OpenAI testa l'accesso a terze parti con l’account ChatGPT

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HDblog.it May 28, 2025 · 2 mins read
OpenAI testa l'accesso a terze parti con l’account ChatGPT
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OpenAI potrebbe presto permettere agli utenti di accedere ad app di terze parti utilizzando direttamente il proprio account ChatGPT, in linea con quanto già da tempo fanno colossi tecnologici come Google, Apple o Microsoft. La novità è emersa da una pagina pubblicata martedì sul sito dell’azienda, che ha iniziato a raccogliere manifestazioni di interesse da parte degli sviluppatori disposti a integrare questa opzione nelle proprie applicazioni. L’idea è semplice e collaudata: offrire una modalità di accesso comoda e centralizzata.

Con circa 600 milioni di utenti attivi mensili, ChatGPT è diventata una delle applicazioni consumer più diffuse al mondo, pertanto OpenAI sembra ora decisa a sfruttare questa popolarità per ampliare il proprio raggio d’azione ben oltre il campo dell’AI generativa. L’introduzione di un’opzione come “Accedi con ChatGPT” potrebbe rendere il servizio non solo uno strumento di conversazione, ma anche un passpartout digitale per l’autenticazione su altri servizi, da quelli di e-commerce ai social network, fino ad arrivare a dispositivi personali.

Non si tratta però solo di un’idea sul tavolo: un primo esperimento è già stato avviato all’inizio del mese attraverso Codex CLI, lo strumento open source di OpenAI pensato per lo sviluppo da terminale.

Qui, agli sviluppatori è stata data la possibilità di collegare il proprio account ChatGPT — sia gratuito, che in versione Plus o Pro — al profilo API. Per incentivarne l’uso, OpenAI ha offerto 5 euro in crediti API agli utenti Plus e 50 euro a quelli con profilo Pro.

Il modulo che raccoglie le richieste degli sviluppatori è molto dettagliato. Non solo chiede di indicare la dimensione dell’utenza dell’applicazione (con fasce che partono da meno di 1.000 utenti settimanali fino a oltre 100 milioni), ma vuole sapere anche come vengono attualmente fatturati i servizi basati sull’AI e se gli sviluppatori sono già clienti dell’API OpenAI. Questo suggerisce che l’azienda mira a coinvolgere una gamma molto ampia di partner, dai piccoli progetti alle piattaforme digitali di massa.

L’interesse verso un sistema di autenticazione era stato già anticipato nel 2023 dal CEO Sam Altman, che aveva accennato alla possibilità di sviluppare un’opzione “accedi con OpenAI” nel corso del 2024. Ma solo adesso, nel 2025, il progetto sembra entrare in una fase più concreta e operativa. Non è ancora chiaro quando la funzione verrà effettivamente resa disponibile al grande pubblico, né quante aziende abbiano già aderito all’iniziativa. OpenAI, contattata da TechCrunch, non ha per il momento fornito ulteriori dichiarazioni, ma ne riparleremo nel caso dovessero emergere ulteriori dettagli.