Orione si tinge di rosso: la spettacolare foto astronomica

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HDblog.it Jun 25, 2025 · 2 mins read
Orione si tinge di rosso: la spettacolare foto astronomica
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Una visione insolita e affascinante della costellazione di Orione sta facendo il giro del web, mostrando il celebre cacciatore celeste avvolto in un intenso bagliore rossastro. L'immagine, catturata dal fotografo professionista e divulgatore scientifico Miguel Claro, svela dettagli del nostro cielo notturno spesso invisibili all'occhio umano, offrendo una prospettiva del tutto nuova su una delle regioni celesti più familiari.

Lo scatto, realizzato dalla Riserva Dark Sky Alqueva in Portogallo, uno dei luoghi con il minor inquinamento luminoso al mondo, non è frutto del caso, ma di un meticoloso lavoro durato mesi. La particolare tonalità rossa che domina la fotografia è dovuta all'emissione dell'idrogeno alfa, un tipo di luce emessa dagli atomi di idrogeno presenti in abbondanza in quella regione di cosmo. Per immortalarla, Claro ha utilizzato filtri specifici e una fotocamera raffreddata ad alta sensibilità, la Poseidon C Pro, abbinata a un obiettivo Samyang da 35mm. Ecco la versione integrale.

Il protagonista indiscusso dell'immagine è l'Anello di Barnard (noto anche come Sh2-276), un gigantesco semicerchio di gas che sembra abbracciare le tre stelle della cintura di Orione. Questa intricata struttura, che si estende per circa 300 anni luce, si trova a una distanza di 1.600 anni luce da noi. Non è un oggetto isolato, ma la parte più vistosa del Complesso della Nube Molecolare di Orione, una vastissima e turbolenta regione di gas, polvere ed elio considerata una delle "culle stellari" più attive e vicine alla Terra. È proprio qui che nascono nuove stelle e sistemi planetari, in un continuo processo di creazione cosmica che include meraviglie come la famosa Nebulosa di Orione (M42) e la Nebulosa Testa di Cavallo.

Catturare questa profonda visione del cielo non è stato semplice. Lo stesso fotografo ha raccontato le sfide affrontate: a causa del meteo spesso avverso e della posizione della costellazione, che tra febbraio e marzo del 2025 tramontava presto sull'orizzonte occidentale, ha avuto a disposizione solo 40 minuti per notte serena.

Sono state necessarie numerose sessioni per raccogliere le sette ore totali di dati che compongono l'immagine finale, un'impresa che, come sottolinea l'autore, sarebbe stata completata in una sola notte se tentata all'inizio dell'inverno. Il risultato è un tributo alla pazienza e alla passione, un invito a guardare oltre le apparenze luminose delle stelle per scoprire l'universo nascosto che le circonda.