Oura Health Oy, l'azienda finlandese che ha ideato l'anello Oura dedicato al monitoraggio della salute e del fitness, si avvicina a una valutazione di circa 11 miliardi di dollari. La società ha venduto circa 3 milioni di anelli nell'ultimo anno e sta chiudendo un nuovo round di finanziamento da 875 milioni di dollari, una Serie E che la valorizza intorno ai 10,9 miliardi di dollari. L'operazione, che potrebbe superare i 900 milioni di dollari, dovrebbe concludersi entro fine mese e rappresenterebbe un raddoppio della valutazione rispetto ai 5 miliardi registrati con la Serie D di novembre 2024.
Parallelamente, Oura ha ottenuto una linea di credito revolving da 250 milioni di dollari grazie a un consorzio di banche che comprende Bank of America, Wells Fargo, JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Citigroup e Barclays. Le risorse raccolte serviranno a incrementare la capacità produttiva, sostenere lo sviluppo e accelerare l'espansione internazionale.
Secondo il CEO, Tom Hale, che non ha voluto commentare direttamente il processo di raccolta fondi, Oura sta crescendo “come un razzo” e ha registrato “il trimestre più forte” nei suoi oltre trent'anni di carriera. L'azienda ha ora raggiunto complessivamente 5,5 milioni di anelli venduti, in forte aumento rispetto ai 2,5 milioni di metà 2024.
Per il 2025, Oura prevede di superare 1 miliardo di dollari di fatturato, raddoppiando i 500 milioni del 2024, mentre per il 2026 l'obiettivo è oltre 1,5 miliardi. Una parte consistente della recente crescita arriva da nuovi segmenti di consumatori, in particolare donne, dall'aumento delle vendite al dettaglio, dall'utilizzo di fondi sanitari per l'acquisto e dalle aperture su mercati internazionali come Giappone e Germania. Attualmente i prodotti Oura sono distribuiti in 4.000 negozi.
Il principale cliente business resta l'esercito statunitense, che utilizza decine di migliaia di anelli per monitoraggio della fatica e attività di ricerca, pur trattandosi di un contributo limitato rispetto al totale dei ricavi.
Hale ha indicato che i margini si sono ampliati negli ultimi trimestri, senza però fornire dati sulla redditività. Il manager ha sottolineato l'importanza del modello misto che combina hardware e sottoscrizioni: oggi circa il 20% del fatturato proviene dai servizi in abbonamento.
Sull'eventuale quotazione in Borsa, Hale ha parlato di “vantaggi reali nell'essere una società privata”, citando esempi come SpaceX e Stripe. “Non voglio dire che non andremo mai pubblici, ma non sto nemmeno dicendo che abbiamo deciso di quotarci”, ha aggiunto.
Oura ha lanciato l'Oura Ring 4 nell'ottobre 2024 e intende mantenere un ciclo di aggiornamenti annuali per l'hardware. Recentemente ha avviato una collaborazione con Dexcom per integrare i dati glicemici nell'app Oura. L'azienda sta inoltre valutando nuove soluzioni di prodotto, pur confermando che l'anello resterà al centro della sua strategia, definito da Hale ideale per “vestibilità, moda e precisione”.
Il mercato dei fitness ring è ancora agli inizi e rappresenta una quota ridotta dell'intero settore wearable, dove spesso gli utenti combinano orologi intelligenti di giorno e anelli smart per monitoraggio del sonno o dell'attività fisica.
Oura è oggi il leader della categoria, ma la concorrenza cresce: Samsung ha presentato nel 2024 il Galaxy Ring, accolto con scarso entusiasmo, mentre startup come Amazfit, Velia e Ultrahuman stanno tentando di ritagliarsi spazio. Anche Apple avrebbe valutato in passato dispositivi indossabili in formato anello, segnale di un settore che potrebbe guadagnare ulteriore attenzione.