Lo standard PCIe 8.0 ha raggiunto negli scorsi giorni un traguardo molto importante: il draft delle sue specifiche tecniche è arrivato alla versione 0.3 e quindi, come da tradizione, è stato reso disponibile per la prima volta a tutte le aziende membre del PCI SIG, il consorzio che si occupa dello sviluppo del protocollo di comunicazione dei componenti dei computer ad altissima velocità. Come sempre, lo standard punta a raddoppiare la velocità di trasferimento rispetto alla versione precedente, e ciò significa che, in una configurazione x16, si raggiungerà per la prima volta la velocità di ben 1 TB/s. Sono più o meno 500 film Netflix - in un solo secondo!
Ci vorranno ancora diversi anni prima che arrivino concretamente sul mercato dispositivi compatibili con questo protocollo, e come è facile immaginare per il settore consumer probabilmente non sarà rilevante per molto tempo di più, a meno di un colossale cambio di paradigma tale da rendere pressoché irriconoscibili i computer come li intendiamo oggi (che, per carità, è pure possibile, per quanto improbabile). Possiamo dire che in questo periodo siamo in una fase intermedia tra PCIe 4.0 e la 5.0, nel senso che le schede madri, gli SSD e le schede grafiche più recenti sono già 5.0, ma la maggior parte delle configurazioni usano ancora almeno qualcosa basato sulla versione 4.0. Ma anche chi ha tutto 5.0 non ha alcun vantaggio pratico e concreto.
Sia i benchmark nelle app di produttività come nei giochi, sia i test di uso reale per quanto riguarda gli SSD dimostrano che non è passando a sistemi PCIe 5.0 che, per esempio, Windows si avvia più velocemente, o un software di montaggio video gestisce meglio le timeline, o un gioco gira più fluido. È proprio una questione di ordine di grandezze: il massimo throughput teorico del bus è talmente tanto più alto rispetto a quello che effettivamente serve al software che nella maggior parte dei casi perfino un sistema PCIe 3.0 garantisce ancora le stesse prestazioni.
Naturalmente nel mondo di server e datacenter le cose sono radicalmente diverse. In effetti con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, notoriamente molto ingorda di dati, si può argomentare che la capacità di trasferire quantità enormi di dati a velocità inimmaginabili è sempre più richiesta e perseguita tra i grandi nomi del settore. Come dicevamo, però, lo standard ha ancora anni e anni di sviluppo da affrontare: la previsione è che la versione 1.0 della specifica sarà pronta nel 2028, ed è facile ipotizzare che i primi dispositivi saranno venduti non prima del 2030. Per quel periodo, si prevede che nel mercato consumer starà iniziando a prendere piede il PCIe 6.0...