Secondo la ricostruzione di Kuo, la produzione del vetro Ultra-Thin Glass (UTG) per l'iPad pieghevole rappresenta una sfida significativa. Il processo di lavorazione, che include il taglio, il trattamento dei bordi e il controllo qualità, è estremamente complesso a causa della delicatezza del materiale, che è molto sensibile alle micro-crepe.
Queste difficoltà, unite al fatto che un iPad richiede una superficie di UTG più ampia, potrebbero far lievitare i costi di produzione fino a 2-4 volte rispetto a un tradizionale vetro per smartphone. L'elevato prezzo finale del dispositivo, unito a una domanda di tablet già poco dinamica, porta Kuo a stimare una spedizione di appena 500.000-1 milione di unità nel 2028, rendendo l'intera operazione commercialmente poco attraente per Apple.
In questo contesto, l'impatto sul mercato di un iPhone pieghevole appare invece molto più promettente. Si stima che il primo melafonino foldable possa generare spedizioni tra gli 8 e i 10 milioni di unità dopo il suo debutto. Questo rende l'iPhone pieghevole una priorità molto più sensata e redditizia per l'azienda. E se Apple non dovesse trovare il modo di ridurre i costi di produzione dell'iPad pieghevole, potrebbe persino decidere di far slittare ulteriormente il lancio, oppure congelare il progetto.
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