Per una PACE ADULTA: contro le BALLE, contro i SUPERBONUS, per il 5%

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Rick DuFer Jul 01, 2025 · 3 mins read
Per una PACE ADULTA: contro le BALLE, contro i SUPERBONUS, per il 5%
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Dalla puntata del Podcast Daily Cogito del 1 luglio 2025.

Sul nuovo piano di difesa europeo sottoscritto in accordo con la NATO c'è molta confusione, molta disinformazione, molte idee storte portate avanti per lo più dalla solita retorica spicciola, pacifista e perbenista che induce i cittadini alla miopia su questioni delicatissime da cui dipende concretamente il nostro futuro.

E allora proviamo a raddrizzarne un paio nel Daily Cogito di oggi!

Punti chiave del Post di oggi:

1. La crisi della sicurezza europea e il nuovo piano di difesa

  • L’accordo tra UE e NATO rappresenta un primo passo fondamentale per rafforzare l’autonomia militare europea.

  • Dai rischi di una guerra mondiale alle minacce attuali, è necessario agire con lucidità e strategia.

2. Il mito della pace come entità sovrannaturale

  • La pace non è un dato scontato, ma il risultato di un equilibrio di forze e di una deterrenza efficace.

  • Bisognerebbe tornare ad una dottrina che mostra quanto la deterrenza, e non il pacifismo ingenuo, sia la vera garanzia di sicurezza.

3. La responsabilità di gestione della difesa

  • L’Italia ha speso miliardi in progetti sbagliati, come il superbonus, senza investire adeguatamente nella propria difesa.

  • La difesa non è un costo, ma un investimento per la sopravvivenza di un paese nel contesto internazionale.

4. La vulnerabilità attuale dell’Europa

  • L’Italia e gli altri paesi sono sguarniti di sistemi antimissilistici adeguati, e i rischi di attacchi sono crescenti.

  • La deterrenza moderna si basa sulla capacità di rispondere e di mantenere l’equilibrio tra potenze.

  • La pace si mantiene con il contributo attivo di tutti, con visione lungimirante e responsabilità collettiva.

5. La necessità di essere “custodi” e non spettatori

  • La storia recente insegna che abbandonarsi all’illusione di pace eterna può essere disastroso.

  • La responsabilità di proteggere il territorio, la sovranità e il benessere delle generazioni future spetta a noi.

  • La generazione attuale ha abbandonato il ruolo di custode, lasciando il peso di questa responsabilità alla propria dipendenza dagli Stati Uniti.

6. La speranza in un primo passo: il Vertice all’Aia

  • L’accordo rappresenta un primo importante passo, ma serve più determinazione e responsabilità per un futuro sicuro.

  • Solo così si può evitare che l’incertezza diventi violenza e si possa lasciare un mondo più stabile alle nuove generazioni.

IL DAILY COGITO DI OGGI:

Salve a tutti e bentornati qui su Daily Cogito: oggi abbiamo un'altra puntata dedicata al riarmo europeo, piano di difesa europea per avere in futuro un esercito europeo che ora è nei suoi primi passi: passi fondamentali per il futuro mio, vostro e dei nostri figli. E mentre lo straccio quotidiano "Potere al Popolo" e altre entità poco affidabili in Italia sbraitano sulla terza guerra mondiale, sul fatto che la NATO ci sta trascinando verso il baratro e altre fregnacce simili, il Vertice, tenutosi pochi giorni fa all'Aia, è stato indubbiamente un grande passo avanti nel tentativo di rafforzare la deterrenza militare europea in vista di future crisi.

Future crisi che in realtà sono già presenti, perché vi ricordo che la guerra di Putin in Ucraina è una crisi europea, anche se ad alcuni questa roba sfugge dopo tre anni e mezzo quasi.

Come traduciamo questa frase?

Un successo nel rendere meno sicura una guerra mondiale.

Un successo nel rendere più sicura una risoluzione pacifica anche dagli attuali conflitti, in primis quelli in Ucraina, perché, in un'epoca di grande ignoranza strategica e militare, sembra che la pace sia un dato di fatto che viene messo in crisi dall'esistenza di armi, eserciti e deterrente militare; ma è l'esatto opposto! La pace non è uno stato naturale delle cose, l'abbiamo detto tante volte, lo ribadiamo, leggetevi Hobbes, leggete tutti quanti i grandi filosofi ma non soltanto: anche gli strateghi militari e non solo.