Hanno tenuto uno in catena di imballaggio fino a un’ora improponibile il sabato, e un altro a consegnare la domenica mattina un pacco che comunque non solo non era consegnabile fino al 3 giugno, ma non era nemmeno urgente. E tutti quelli nel magazzino che rimettono sullo scaffale i pacchi non consegnati. Poteva benissimo essere imballato il 3 giugno e consegnato il 4 giugno. Che senso ha pagare qualcuno la domenica (con uno stipendio più alto del normale, giusto?) per fare andirivieni con un pacco?
Questa mania che la spedizione deve essere sempre gratuita anche se si tratta di una penna BIC da 50 cent consegnata a mano ad Anacapri in una casa remota raggiungibile solo a piedi facendo 500 scalini in salita. I siti terzi per offrirla “gratuita” (cioè: comunque la pagano includendola nel prezzo) si devono rivolgere al loro principale concorrente per consegnare gli ordini perché altrimenti su 18 euro non c’è margine.