Con Mario Kart World, che ha accompagnato Switch 2 al lancio il 5 giugno (avete letto la nostra recensione della console?), Nintendo ha rinnovato la collaudata formula della serie rompendo i confini dei tracciati singoli per creare un mondo aperto e interconnesso. Tutto bello, intendiamoci, almeno finché si resta in single player, dove la modalità free-roaming offre missioni e sfide da completare e soprattutto consente di studiare le piste e impratichirsi coi numerosi trick (molto tecnici) introdotti dal gioco che aprono la strada a scorciatoie pazzesche e solleticano la fantasia dei giocatori più skillati.
Il problema, però, sorge quando questa formula viene trasposta nei Gran Premi e poi di rifleeso multiplayer online. In sostanza, i vari trofei ora non prevedono più di affrontare 4 circuiti di cui percorrere 3 giri ciascuno. No: si fa un giro su un circuito, poi si percorre la strada che porta al secondo tracciato, e lì si fa un altro giro per concludere una delle tre sezioni della gara.
È più complicato a dirsi che a farsi, ma chi ci ha giocato sa bene di cosa stiamo parlando. Il problema, comunque, non sta tanto nella formula in sé, quanto nelle cosiddette intermissions, ovvero quelle porzioni di gara in cui si transita da una pista all'altra. E che hanno un layout elementare, prevalentemente rettilineo.
Ecco: prima della patch 1.1.2 rilasciata in settimana, c'era un trucchetto per giocare in modo classico. Vi siete chiesti perché online tanti giocatori sceglievano l'opzione "Random" nella schermata di selezione del circuito? Non era un'epidemia di indecisione, ma un modo per aggirare le intermissions: i circuiti scelti con "Random", infatti, si sarebbero sempre presentarti in modalità classica, e cioè chiedendo ai giocatori di completare i cari, vecchi tre giri. Con l'aggiornamento Nintendo è intervenuta per correggere proprio questo espediente, quasi per dispetto: ora anche selezionando "Random" potrà essere selezionato un circuito con intermission annessa.
TIRARE DRITTI"Hai voluto l'open world con i circuiti collegati tra di loro? E ora pedala. Dritto.": sembra questo, più o meno, il messaggio inviato da Nintendo con la patch. Peccato che l'open world, e di conseguenza le tanto criticate intermissions, non siano una richiesta degli utenti, ma una scelta di design fatta dal colosso di Kyoto, che peraltro non necessariamente deve essere trasposta nel multiplayer in questo modo, considerando poi che per valorizzare le intermissions c'è sempre l'inedita modalità Sopravvivenza.
Una scelta che, ad essere sinceri, i giocatori hanno velocemente rigettato per quanto riguarda la componente online: tantissimi preferiscono correre in maniera classica, scegliendo un tracciato su cui fare tre giri. E non trascorrendo gran parte della gara su un lungo rettilineo che approda poi alla pista vera e propria, sì, ma solo per un giro.
In tanti speravano che Nintendo intervenisse con un aggiornamento per introdurre una modalità "classica", in modo da non dover ricorrere all'escamotage controintuitivo e fastidioso della scelta "Random" nella selezione dei circuiti che precede la partita (rinunciando così oltretutto ad esprimere la propria preferenza per un'opzione specifica). E la grande N invece che fa? L'esatto contrario: toglie ai giocatori anche quell'unico strumento per giocare il gioco come preferivano, costringendoli a sposare una visione che non convince molti.
Se l'idea era di consentire a tutti didivertirsi, il risultato è potenzialmente fallimentare. Così facendo si impedisce attivamente a tanti di divertirsi: tutti quelli che un po' sanno giocare, e vorrebbero farlo.
La competizione, infatti, diventa ancora di più legata agli oggetti che si usano nell'ultima sezione, rendendo irrilevante quello che accade prima, dato che quasi non serve "guidare": basta andare dritti. Anzi, meglio se si perde tempo, se si resta tra gli ultimi (o proprio ultimi) fino a poche curve dal traguardo, in modo da raccogliere monete con calma e soprattutto ricevere gli oggetti più forti, da scatenare poi nel rush finale: una tecnica che in gergo viene chiamata bagging, e che in questo scenario diventa praticamente l'atteggiamento più competitivo che si può assumere, per paradosso, come dimostrato dalle centinaia di video online sul tema.
Se da una parte gli appassionati di Mario Kart World, tra pro-player e giocatori più casual, avevano manifestato curiosità e perfino entusiasmo per tutte le nuove meccaniche di guida e gli splendidi e stratificati circuiti disegnati da Nintendo, dall'altra ora formano un fronte compatto nell'esprimere dissenso verso la patch, e la rimozione dell'unico modo per poter accedere ad un'esperienza più classica. A Kyoto cambieranno idea, o viceversa come mostrato dall'aggiornamento continueranno dritti per la loro strada, quasi volendo imporre una visione che la community ha dimostrato di rifiutare? Nell'attesa e nella speranza di una svolta, toccherà andare dritti anche a noi, rettilineo dopo rettilineo.
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