Perché la BOMBA dell'IRAN non si può fare? La Mutual Assured Destruction per i Martiri

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Rick DuFer Jun 24, 2025 · 5 mins read
Perché la BOMBA dell'IRAN non si può fare? La Mutual Assured Destruction per i Martiri
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Attenzione: la trascrizione è in parte gestita da IA e, per esigenze di adattamento, potrebbe non corrispondere completamente alla puntata relativa.
Dalla puntata del 24 giugno 2025.

Oggi riflettiamo sulla complessa e delicata questione del nucleare Iraniano, analizzando perché l’Iran, a differenza di altre nazioni come Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Israele, Pakistan e Nord Corea, non possa sviluppare una bomba atomica - questo secondo, di fatto, l’intera comunità internazionale.

Attraverso il concetto di MAD (Mutual Assured Destruction) e le idee politico-filosofiche di Hobbes, cerchiamo di capire come l’equilibrio delle forze in gioco e la deterrenza reciproca siano fattori che influenzano i rapporti di potere tra le nazioni fin dai tempi più antichi, soffermandoci su esempi eclatanti come quelli di Russia e America durante la guerra Fredda.

L’urgenza, ora come ora, è massima: riflettere con lucidità e responsabilità sui vari - e delicatissimi - fattori in gioco in questo nuovo e disarmante scenario profilatosi in Medio Oriente.

Proprio perché, insomma, gli scenari futuri appaiono sempre più imprevedibili e allarmanti, dobbiamo provare a districare la matassa del nostro presente a mente lucida.

Punti chiave del Substack di oggi:

1. Perché l’Iran potrebbe avere la bomba atomica

  • L’Iran ha già un arricchimento dell’uranio oltre il 60%, di gran lunga superiore agli scopi civili.

  • Mente e ostacola le ispezioni dell’AIEA, nascondendo dispositivi e strutture.

2. La strategia di deterrenza MAD

  • La deterrenza basata sul reciproco timore di distruggersi è stata efficace nella Guerra Fredda.

  • La strategia MAD richiede che tutte le parti abbiano capacità di distruggersi reciprocamente, senza rischiare l’autodistruzione.

3. Perché gli Stati, anche nemici, non lascerebbero mai arrivare l’Iran alla bomba

  • La deterrenza funziona perché i governanti, anche se corrotti, vogliono sopravvivere, senza perdere patrimonio e potere.

  • L’Iran, invece, è guidato da ayatollah che insegnano e fomentano un culto del martirio, senza rispetto per la vita umana.

4. Il motivo dell’opposizione internazionale

  • Per questi motivi la bomba iraniana, a differenza di altre, rischierebbe di essere usata grazie alla mentalità martirica, e quindi non soggetta al MAD.

  • La proliferazione e l’assenza di un regime secolarizzato e responsabile aumentano i rischi di questa minaccia.

6. La pericolosità dell’Iran e la realtà delle fonti

  • Documenti, analisi di esperti, e dichiarazioni ufficiali evidenziano che l’Iran potrebbe essere molto vicino al possesso dell’arma nucleare.

  • La fine di regime repressivi e il passaggio a un sistema più moderato sono necessari per garantire la non proliferazione del nucleare.

7. La postura internazionale e il rischio di escalation

  • La comunità internazionale, anche quella alleata dell’Iran, tende a frenare la corsa nucleare per paura di un disastro mondiale.

  • La proliferazione nucleare iraniana rappresenta una delle più gravi minacce del XXI secolo, con potenziali effetti di contaminazione e destabilizzazione globale.

IL DAILY COGITO DI OGGI:

Perché gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna, Israele, persino il Pakistan e la Nord Corea possono avere la bomba atomica, ma l’Iran non può averla?

La risposta risiede nel concetto di MAD (Mutual Assured Destruction), ovvero reciproca distruzione assicurata, e con Thomas Hobbes.

Ne parliamo, come sempre, su Daily Cogito!

Bentrovati qui su Daily Cogito: con il video di quest’oggi iniziamo a ragionare sulla questione del conflitto fra Iran, Israele, Stati Uniti e Occidente.

La parola "iniziamo" è importantissima: qui non c’è pretesa di esaustività né di verità assoluta. Io lo dico all’inizio: tutto quello che dirò è parte di una mia analisi informata delle cose, con tante fonti in descrizione, ma non c’è nessuna verità assoluta, è la mia prospettiva. Non ripeterò durante il video un sacco di volte secondo me: tenetelo presente come se lo dicessi sempre, perché non ho verità assolute.

La questione infatti è molto complessa e merita molti approfondimenti che spero portino elementi che normalmente non sentite discutere in altri luoghi del web o delle informazioni in generale, e tenteremo in questo modo di schivare il rumore imperante e l’emotività informativa.

Quindi, fatta questa doverosa premessa, iniziamo a ragionare su questi fatti.

Sulla base di un rapporto dell’AIEA, ovvero l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, in cui si affermavano le seguenti tre cose, fra le altre:

  1. L’Iran ha da tempo avviato un processo di arricchimento dell’uranio che valica di 15 volte almeno gli scopi civili. Se per l’uranio, per scopi civili (energia nucleare, insomma), basta il 3-4% di arricchimento, l’Iran andava già ben oltre il 60% per quello che era dato sapere ai commissari dell’Agenzia, e arrivare al 90% era una questione di pochi mesi.

  2. L’Iran da anni conduce operazioni nascoste ai commissari, mente e inganna sulla sua reale operatività nucleare. E questo è scritto: cioè, l’Iran impedisce ai commissari di andare a fare le ispezioni e questo lo sappiamo perché ormai sono 15 anni che lo fanno.

  3. Questo lo si legge fra le righe, poi lo argomento un po’: non si può escludere che l’Iran stia conducendo un’operazione che gli permetta, nell’arco di un tempo abbastanza breve, di avere un ordigno atomico. L’Agenzia dice: “Non abbiamo trovato prove che l’Iran stia costruendo la bomba atomica”. Ma questo va interpretato bene: in primo luogo l’assenza della prova non è la prova dell’assenza, e mi sembra molto importante da dire questo, altrimenti cadiamo nelle fallacie logiche; due: l’Iran mente sul suo programma nucleare da almeno 15 anni e non fa andare i commissari e questa cosa è chiara alla luce del sole, nascondendo dispositivi, centrifughe e strutture sotto le montagne; tre: ricordiamoci che l’AIEA è un’associazione di civili che non vuole la responsabilità di una guerra e quando loro ti dicono “non ci sono prove di questo”, non significa che allora l’Iran non è esente da responsabilità, ma ci mancherebbe! La cosa più eclatante però è l’arricchimento dell’uranio, perché in quel caso c’è solo uno scopo, uno, ed è quello di arrivare all’ordigno atomico.