Kim Kardashian continua a sorprendere con le sue audaci iniziative nel mondo della moda intima. Il suo brand Skims ha introdotto un perizoma che riproduce il pelo pubico in fibre sintetiche, disponibile in 12 diverse tonalità. Nonostante le critiche ricevute, il prodotto ha riscosso un successo immediato, andando sold out poche ore dopo il lancio.
Kim Kardashian bionda sembra un cattivo dei filmIl perizoma peloso di Skims: quando il marketing supera il buon senso
12 tonalità di pelo finto, per tutte le personalità
Il prodotto in questione si chiama Faux Hair Micro String Thong ed è realizzato in fibre sintetiche (poliammide ed elastan). Disponibile in dodici tonalità, che vanno dai colori naturali come nero e biondo a un originale rosso fuoco, il perizoma presenta una silhouette minimalista con fianchetti e stringa posteriore sottilissimi, progettati per fondersi con la pelle e dare l'illusione di non indossare nulla.
La reazione del web: "You can grow your bush at home"
Il lancio del Faux Hair Micro String Thong ha suscitato reazioni contrastanti online. Molti utenti hanno ironizzato sul fatto che, invece di acquistare un prodotto del genere, le donne potrebbero semplicemente "far crescere il loro cespuglio a casa", sottolineando l'assurdità di dover comprare un pelo finto quando il naturale è facilmente accessibile e gratuito.
Dal Face Wrap al perizoma con il pelo
Prima del Faux Hair Micro String Thong Kim Kardashian aveva lanciato anche il Seamless Sculpt Face Wrap, ossia l’ennesima trovata che dimostra quanto l’industria della bellezza possa spingersi oltre l’assurdo pur di monetizzare sulle insicurezze femminili. Questo prodotto serviva a “modellare” zigomi e mascella durante la notte con una fascia compressiva da 62 euro, promettendo risultati miracolosi che la scienza dermatologica nega categoricamente. In pratica, si vende l’illusione che basti avvolgersi il viso per diventare perfette, trasformando il riposo notturno in un rituale estetico surreale. È la logica del “non ne avevamo bisogno, ma compralo lo stesso”, dove il marketing fa leva sulle ossessioni estetiche e sulla pressione costante a conformarsi a standard irrealistici.
Il brain-wash sulle donne e i loro peli naturali
La cultura della depilazione come norma di bellezza
Per decenni, l'industria della bellezza ha promosso l'idea che i peli naturali delle donne siano inaccettabili. Pubblicità, influencer e media hanno instillato il concetto che la pelle liscia sia sinonimo di pulizia e femminilità, mentre il pelo naturale è stato demonizzato come trascuratezza. Questo "lavaggio del cervello" ha spinto milioni di donne a sottoporsi a costosi trattamenti di depilazione, creando un mercato miliardario basato sull'insicurezza ma anche sul conformismo.