PFAS, colpo di scena: il tribunale di Vicenza li riconosce come causa di morte

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HDblog.it May 17, 2025 · 1 min read
PFAS, colpo di scena: il tribunale di Vicenza li riconosce come causa di morte
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I composti PFAS, un vastissimo gruppo di sostanze chimiche di sintesi, sono al centro di crescenti preoccupazioni sanitarie e ambientali. Sebbene solo una piccola parte di essi sia stata analizzata in modo approfondito, tra quelli maggiormente studiati figurano il PFOA (acido perfluoroottanoico), classificato come cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, e il PFOS (acido perfluoroottansulfonico), considerato un possibile cancerogeno.

Diversi studi hanno messo in luce i rischi associati all’esposizione a queste sostanze: si va da disfunzioni endocrine e metaboliche, come problemi tiroidei e diabete, a patologie epatiche, compromissione del sistema immunitario, tumori a rene e testicoli, fino a effetti negativi sulla fertilità e sullo sviluppo fetale. In particolare, preoccupano le evidenze più recenti che indicano una possibile correlazione tra l’esposizione prenatale ai PFAS e l’insorgenza di forme tumorali.

La diffusione nell’ambiente di queste sostanze, utilizzate in molti settori industriali e persino in ambito agricolo, è amplificata dall’assenza, in molti casi, di una regolamentazione stringente. I PFAS, infatti, si accumulano facilmente nel suolo e nelle falde acquifere, contribuendo a una contaminazione sempre più estesa.

In risposta all’allarme lanciato da un’indagine condotta da Greenpeace Italia, pubblicata lo scorso gennaio con il titolo “Acque senza veleni”, il Consiglio dei Ministri ha adottato il 13 marzo un decreto-legge urgente, ora all’esame del Parlamento. Il provvedimento mira a stabilire nuovi limiti per la presenza di PFAS nelle acque potabili e introduce per la prima volta un tetto anche per il TFA (acido trifluoroacetico), la forma di PFAS più diffusa a livello globale e finora non regolamentata.