Oltre alla pena detentiva e alla multa di 10.000€, il provvedimento include anche il rimborso di 1.800€ per le spese processuali. Si tratta, secondo i media locali, del primo caso in Grecia in cui un’azione penale relativa a BitTorrent sfocia in una condanna così severa, tanto è vero che, al termine dell’udienza, tre agenti hanno ammanettato l’imputato e lo hanno trasferito direttamente in carcere.
Fondato agli inizi del 2011, P2Planet.net aveva rapidamente raggiunto oltre 44.300 utenti iscritti e ospitato circa 14.000 torrent, prevalentemente film, serie TV e musica. Il tracker utilizzava PHP BitTorrent e il forum TorrentStrike, entrambi vittima di attacchi DDoS e truffe informatiche che ne compromisero la stabilità. Nel giugno 2014 una breve nota sui social annunciava la chiusura del sito.
Il primo controllo delle forze dell’ordine, guarda caso, risale allo stesso giugno 2014, quando la Direzione per la lotta contro il crimine informatico avviò le indagini e acquisì un hard disk per verificare la condotta dell’indagato. Tra arresto domiciliare e lungaggini giudiziarie, la vicenda si è trascinata fino al 2025, richiamando l’attenzione su quanto possa richiedere tempo un procedimento simile, specie in assenza di figure di spicco come Kim Dotcom o altri grandi nomi delle piattaforme pirata.