MESSINAREGGIOCALABRIA – Dopo qualche mese di silenzio, che aveva fatto sperare(1) che il progetto fosse stato abbandonato, proprio in queste ore è stata diffusa la notizia del raggiungimento di un accordo che consentirà di avviare i primi cantieri del Ponte entro l’estate.
La svolta (dopo i numerosissimi rinvii, i rilievi del Quirinale per i timori di infiltrazioni mafiose, la difficoltà nel reperire le risorse necessarie), di fronte a quella che sembrava un’impasse insuperabile, è arrivata grazie alla geniale intuizione dell’Ing. Fabio Millecani: “Facciamolo già crollato per dimezzare i tempi!“
L’idea di Millecani consentirà un significativo risparmio sia in termini di tempo – dato che non bisognerà più attendere anni prima che il ponte crolli – sia in termini economici: “Abbiamo scoperto che acquistare macerie è molto più economico rispetto all’approvvigionamento dei normali materiali. Abbiamo già ordinato 600 tonnellate di conglomerati sbriciolati dall’Ucraina e, se tutto va bene, presto si sbloccherà anche un grosso quantitativo di materiale sbriciolati da Damasco. Purtroppo l’embargo di Israele ha invece impedito l’acquisto di rovine da Gaza, ma ci stiamo lavorando”.
E che fine ha fatto il made in Italy? Non c’è da preoccuparsi: “Sappiamo quanto è importante l’impiego di materie prime italiane, che utilizzeremo per le finiture di pregio e le decorazioni architettoniche: oltre ad alcuni residui di ponti che non hanno resistito all’usura, impiegheremo i calcinacci di decine di scuole evacuate, ma anche tutti i sogni in frantumi delle future generazioni”.
L’inizio dei lavori è previsto per il mese di agosto, quando i turisti potranno ammirare, direttamente dalla spiaggia, lo spettacolo di tonnellate di pietrisco e ferraglia arrugginita sparsi direttamente sulle acque dello Stretto.
Francesco Conte
P.S. I più attenti lettori avranno notato che in tutto l’articolo non abbiamo mai menzionato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Non c’è di che.
(1) Temere, volevo dire temere.