PornHub si "spegne" e scatta la corsa alla VPN. È accaduto nelle scorse ore in Francia, dove il celebre portale per adulti - insieme agli altri del gruppo Aylo, come YouPorn o RedTube - si è auto oscurato in segno di protesta contro la legge sulla verifica dell'età, considerata lesiva della privacy degli utenti.
I fruitori francesi del portale a luci rosse non si sono persi d'animo, e sono letteralmente corsi a fare una VPN per geolocalizzarsi lontani da Parigi e dintorni così da aggirare il paletto e accedere comunque ai video della piattaforma. Lo ha evidenziato con un post su X Proton VPN: il grafico pubblicato dal servizio è emblematico, il +1.000% di abbonamenti a mezz'ora dalla decisione di PornHub dà la dimensione perfetta del fenomeno.
Matthaus AlveneePer intenderci - si legge nel post di Proton VPN - è [un picco] maggiore di quello che si è registrato negli USA al blocco di TikTok.
Per assurdo uno apre Instagram e può trovare contenuti quasi allo stesso livello senza alcuna censura.
Hanno ragione da vendere, guardare un video (nel rispetto delle regole) non fa male a nessuno, i problemi sono altri e se ne aggiungeranno ancora continuando in questa assurda crociata del proibizionismo.
Abbiamo stigmatizzato le droghe leggere e la prostituzione regolamentata, con il risultato che oggi le sostanze spopolano e le prostitute idem ma senza tutela alcuna, arricchendo le casse della criminalità anziché quelle dello stato.
Nel frattempo c'è tutta una fetta di popolazione, costantemente in crescita, che non ha accesso a una minima vita relazionale di base: invece di negare a questi individui una valvola di sfogo forse li si potrebbe tenere un attimo in considerazione, anche perché cercando di ascoltarli magari si potrebbero intercettare e "correggere" tutte quelle sacche di rabbia repressa dove si formano i veri criminali di domani.
Ma capisco che un discorso del genere è più complicato rispetto a trovarsi davanti i fatti e dire eh beh, era destino.