Possibile pianeta gigante scoperto nel sistema di Alpha Centauri

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HDblog.it Aug 10, 2025 · 2 mins read
Possibile pianeta gigante scoperto nel sistema di Alpha Centauri
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Gli astronomi hanno individuato segnali molto convincenti dell’esistenza di un pianeta gigante in orbita attorno ad Alpha Centauri A, una delle stelle più vicine al nostro Sistema solare. La scoperta è arrivata grazie al telescopio spaziale James Webb della NASA, che con il suo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument) è riuscito a osservare qualcosa che finora era sfuggito a tutti i tentativi precedenti.

Il sistema di Alpha Centauri, distante appena 4 anni luce, è composto da tre stelle: le due simili al Sole, Alpha Centauri A e B, e la più piccola e fredda Proxima Centauri, già nota per ospitare tre pianeti confermati. Trovare corpi celesti attorno alle due stelle principali, invece, si è sempre rivelato complesso a causa della loro luminosità e della vicinanza reciproca.

Nell’agosto 2024, Webb ha puntato il suo MIRI su Alpha Centauri A, utilizzando una maschera coronografica per oscurare la luce intensa della stella. L’operazione ha richiesto una pianificazione meticolosa e l’uso di una sequenza di osservazione personalizzata, ideata proprio per aggirare le difficoltà dovute al bagliore stellare e al rapido movimento del sistema nel cielo. Una volta sottratta la luce residua sia di Alpha Centauri A sia della compagna B, è apparso un oggetto oltre 10.000 volte più debole della stella principale, situato a circa il doppio della distanza Sole–Terra.

I modelli elaborati dal team di ricerca suggeriscono che si tratti con grande probabilità di un pianeta gigante gassoso, troppo massiccio e privo di superficie solida per ospitare vita simile alla nostra, ma comunque situato in quella che sarebbe la zona abitabile di una stella di tipo solare.

La notizia è stata accolta con entusiasmo, soprattutto perché un pianeta del genere, così vicino e attorno a una stella simile al Sole, rappresenterebbe un bersaglio privilegiato per studi futuri. Come ha spiegato Charles Beichman del NASA Exoplanet Science Institute, anche il più potente telescopio spaziale mai costruito è stato messo alla prova: l’impresa ha richiesto un lavoro di squadra tra ingegneri e scienziati per sfruttare al massimo le capacità di Webb, originariamente progettato per sondare galassie lontanissime e non stelle brillanti del vicinato cosmico.

Tuttavia, il mistero si è infittito nei mesi successivi. Quando Webb ha ripetuto le osservazioni nel febbraio e nell’aprile 2025, l’oggetto non è stato più rilevato. Per capire se si trattasse di un pianeta reale o di un fenomeno temporaneo, i ricercatori hanno simulato milioni di possibili orbite, combinando i dati di quando il corpo celeste è stato osservato con quelli in cui non è apparso. Questa “sparizione” potrebbe dipendere da un’orbita molto eccentrica o da un movimento tale da rendere l’oggetto invisibile nelle finestre osservative più recenti.

Se le osservazioni future confermeranno la sua esistenza, si tratterebbe del pianeta più vicino alla Terra mai individuato in orbita attorno a una stella simile al Sole. In caso contrario, resterà comunque un esperimento tecnico di grande valore, che ha dimostrato come strumenti nati per indagare il cosmo primordiale possano rivelare sorprese anche nel nostro cortile galattico.