Poste in Tim, arriva il via libera dall'Agcom: ora si attende solo l'Antitrust

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HDblog.it Sep 03, 2025 · 1 min read
Poste in Tim, arriva il via libera dall'Agcom: ora si attende solo l'Antitrust
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L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stabilito che l'acquisizione da parte di Poste Italiane di un ulteriore 15% di Tim non richiede l'apertura di un'istruttoria formale. La decisione, presa a fine luglio ma resa nota solo in questi giorni, spiana la strada all'operazione che porterà Poste a diventare il primo azionista della telco con una quota del 24,81%.

Secondo l'Agcom, l'operazione "non risulta [...] rilevante nel determinare l'instaurarsi di effetti distorsivi o comunque lesivi del pluralismo". Tuttavia, l'Autorità ha precisato che eserciterà un'attenta azione di monitoraggio per vigilare sulle future condizioni di mercato.

Con il parere favorevole dell'Agcom, manca ora solo il via libera dell'Antitrust, atteso a breve, per dare il via alla ridefinizione della governance di Tim, che vedrà probabilmente l'ingresso dell'amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, nel consiglio di amministrazione.

Nonostante l'iter si avvii alla conclusione, alcuni operatori concorrenti, come Iliad, avevano sollevato preoccupazioni. Il timore non riguarda tanto l'offerta di connettività, quanto la possibilità che Tim possa sfruttare la capillare rete di 13.000 uffici postali per creare sinergie nei servizi ancillari.

Su questo fronte, sebbene i vertici delle due aziende non si siano ancora espressi esplicitamente, gli analisti della banca d'investimento Intermonte vedono concrete opportunità. Si parla di possibili sinergie nel segmento Consumer, sfruttando la rete di Poste per la vendita di nuovi prodotti, e in quello Enterprise, con un focus su soluzioni Cloud e ICT.

Secondo le loro stime preliminari, queste sinergie potrebbero avere un valore attuale netto di 1,8 miliardi di euro, basandosi su un risparmio annuo di circa 180 milioni di euro. A questi si aggiungerebbero i 200 milioni annui, già previsti dal piano di Tim, derivanti dalla migrazione del contratto di operatore mobile virtuale di PostePay dalla rete Vodafone a quella di Tim.

I dettagli di questa nuova alleanza strategica e delle sinergie operative verranno delineati più approfonditamente nei prossimi mesi, probabilmente all'interno di un nuovo piano industriale congiunto.