PosteMobile, passaggio alla rete TIM nel 2026: migrazione per 4,9 milioni di clienti

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HDblog.it Jul 23, 2025 · 4 mins read
PosteMobile, passaggio alla rete TIM nel 2026: migrazione per 4,9 milioni di clienti
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Poste Italiane ha confermato nei risultati finanziari del secondo trimestre 2025 che il passaggio dell'operatore virtuale PosteMobile alla rete mobile di TIM avverrà nel corso del 2026, e non più a partire dal 1° gennaio come inizialmente previsto. Si tratterà di una migrazione graduale, a scaglioni, sia per i clienti esistenti che per le nuove attivazioni, con una tempistica simile a quella adottata nel 2021 per il ritorno su rete Vodafone. L'obiettivo è garantire continuità di servizio e transizione ordinata per l'attuale base utenti, che al 30 giugno 2025 ha raggiunto 4,914 milioni di utenze tra mobile e fisso.

Il passaggio all'infrastruttura TIM è stato definito con il Memorandum of Understanding firmato il 7 maggio 2025 da TIM e PostePay, la controllata del Gruppo Poste Italiane che gestisce il brand PosteMobile. Come ricordato nei documenti ufficiali, PosteMobile è attualmente un operatore Full MVNO su rete Vodafone Italia, con accesso alle tecnologie 2G, 4G, 4G+ e 5G tramite opzione dedicata, e offre connettività fino a 300 Mbps in download e 50 Mbps in upload in 4G+, che diventano 2 Gbps e 200 Mbps in 5G. La natura di Full MVNO consente al servizio di mantenere il proprio ICCID e quindi di evitare la sostituzione delle SIM durante la migrazione.

LE TAPPE FINANZIARIE E STRATEGICHE DELL'OPERAZIONE

Il progetto di transizione alla rete TIM si inserisce in un contesto più ampio di rafforzamento dei legami tra il Gruppo Poste Italiane e TIM, sia sul piano societario che industriale. Il 15 febbraio 2025 Poste ha acquisito da Cassa Depositi e Prestiti una quota del 9,81% di TIM, cedendo in cambio la propria partecipazione del 3,78% in Nexi. Il 29 marzo 2025 è stato poi annunciato un ulteriore accordo con Vivendi per l'acquisizione di un altro 15% di azioni TIM. La transazione è stata completata il 23 maggio 2025, dopo il via libera dell'Antitrust, portando la partecipazione complessiva di Poste Italiane al 24,81% del capitale ordinario di TIM (pari al 17,81% del capitale sociale complessivo), rendendola il primo azionista della società.

Secondo quanto dichiarato dall'Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, l'ingresso in TIM ha una valenza strategica, finalizzata a generare “azioni di efficientamento reciproco” e a cogliere sinergie di lungo periodo. Il passaggio di rete per PosteMobile è "il primo passo visibile di un processo di avvicinamento industriale", che potrebbe includere collaborazioni nei settori ICT, media, energia, pagamenti e servizi finanziari e assicurativi.

Il passaggio di PosteMobile alla rete TIM rappresenterà il quarto cambio di infrastruttura per l'operatore virtuale, dopo essere nato su rete Vodafone come ESP MVNO, poi migrato su WINDTRE, e infine tornato su Vodafone nel 2021. Anche in questa occasione, come già avvenuto quattro anni fa, i clienti non dovranno sostituire la SIM né compiere azioni manuali: la transizione avverrà lato rete, in modo trasparente per l'utente finale.

POSTEMOBILE: RICAVI IN CRESCITA E BASE CLIENTI STABILE

Nel dettaglio dei risultati finanziari, Poste Italiane ha evidenziato per il secondo trimestre del 2025 ricavi complessivi della business unit “Servizi PostePay” pari a 404 milioni di euro (+5,7% su base annua), e 802 milioni di euro nei primi sei mesi dell'anno (+5,4% su base annua). L'EBIT adjusted della stessa divisione si attesta a 144 milioni di euro nel trimestre (+9,1%) e 276 milioni di euro nel semestre (+10,9%).

Per quanto riguarda specificamente il segmento Telco, i ricavi di PosteMobile nel secondo trimestre 2025 sono stati pari a 82 milioni di euro, con una crescita dello 0,2% rispetto al medesimo periodo del 2024. Nel semestre, il totale ha raggiunto i 165 milioni di euro, segnando un +1% anno su anno. La base clienti continua a mostrare stabilità e crescita: dai 4,880 milioni di utenze registrate a marzo 2025 si è passati a 4,914 milioni a fine giugno, con un incremento anche rispetto ai 4,811 milioni del primo semestre 2024. L'ARPU (ricavo medio mensile per utente) si attesta invece a 4,2 euro per SIM, in lieve calo rispetto ai 4,5 euro dell'anno precedente.

I RISULTATI DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

A livello consolidato, i primi sei mesi del 2025 si sono chiusi per Poste Italiane con ricavi record pari a 6,5 miliardi di euro (+5% su base annua), un EBIT adjusted di 1,7 miliardi di euro (+12%) e un utile netto di 1,2 miliardi di euro (+14%). I servizi finanziari hanno generato ricavi per 2,8 miliardi di euro (+6%), quelli assicurativi per 0,9 miliardi, mentre l'area pacchi e corrispondenza ha raggiunto 1,9 miliardi grazie alla crescita del settore e-commerce.

Nel commentare i risultati, Del Fante ha sottolineato la solidità della strategia di diversificazione e l'impegno verso una creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder. Alla luce della performance positiva, il Gruppo ha rivisto al rialzo le guidance per l'intero esercizio 2025, portando l'obiettivo di EBIT adjusted a 3,2 miliardi e quello sull'utile netto a 2,2 miliardi, con maggiore remunerazione per gli azionisti.