La Cina, che già sta guidando la rivoluzione dell'eolico e delle rinnovabili in generale, ha compiuto un passo significativo nel settore energetico presentando la sua prima turbina a gas pesante da 110 megawatt interamente sviluppata in patria. Si tratta del modello AGT-110, noto anche come Taihang 110, costruito dall’Aero Engine Corporation of China (AECC). L’annuncio della consegna del primo esemplare segna non solo un traguardo industriale, ma anche un avanzamento tecnologico che rafforza l’autonomia del Paese in un settore dominato da pochi produttori a livello globale.
La nuova turbina è stata progettata per coniugare efficienza e flessibilità operativa. È in grado di funzionare con diversi combustibili – dal gas naturale al petrolio fino a gas con basso potere calorifico – e può essere utilizzata in centrali a ciclo combinato, in impianti di cogenerazione e in centrali di picco. Questa versatilità la rende particolarmente adatta a integrarsi con fonti rinnovabili come vento, sole e idroelettrico, in un’ottica di stabilizzazione della rete nazionale.
Dal punto di vista delle prestazioni, i dati forniti da AECC parlano di oltre 150.000 kilowattora prodotti ogni ora in modalità ciclo combinato, una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di 10.000–15.000 famiglie. Tradotto su base annuale, significa circa 3,6 milioni di abitazioni servite. Inoltre, rispetto a unità termiche di pari capacità, l’AGT-110 può abbattere più di un milione di tonnellate di emissioni di CO₂ all’anno, un risultato che si inserisce nel percorso della Cina verso gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Il progetto ha richiesto un ampio sforzo collettivo che ha coinvolto competenze provenienti dall’aerospazio, dalla meccanica e dal settore petrolifero. Sono stati registrati 102 brevetti, con progressi nel design delle turbine, nei materiali avanzati e nei processi di test e messa in servizio. La compagnia sottolinea come questi risultati abbiano permesso di costruire piattaforme di ricerca e sviluppo autonome, utili per progettazioni future.
Oltre all’impiego immediato della turbina AGT-110, AECC guarda anche a un futuro a basse emissioni grazie alla ricerca sulle turbine alimentate a idrogeno. Secondo Lu Jibin, a capo della divisione gas turbine, sono stati raggiunti progressi chiave nella miscelazione rapida idrogeno-aria, nella combustione stabile e a basse emissioni, e nel controllo del processo. Sebbene non siano stati annunciati tempi precisi, la direzione è chiara: adattare queste macchine alla crescente disponibilità di idrogeno verde.
Per comprendere il funzionamento di una turbina a gas, basta pensare a un motore a combustione interna su scala industriale: l’aria viene compressa, mescolata con il combustibile e accesa. I gas caldi in espansione mettono in movimento le pale della turbina, generando energia meccanica che a sua volta aziona un generatore elettrico. Questa tecnologia è apprezzata per l’efficienza, la rapidità di avvio e la possibilità di supportare diverse applicazioni, dall’aviazione alla produzione di elettricità.