Un team di ricercatori della Seoul National University ha sviluppato un dispositivo indossabile capace di monitorare la pressione arteriosa in tempo reale, con precisione paragonabile a quella degli strumenti ospedalieri. Strumenti simili potrebbero fare davvero la differenza, se pensiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre 1,3 miliardi di persone soffrano di ipertensione, ma solo una su cinque riesca a gestirla in modo efficace. La malattia, soprannominata “killer silenzioso”, aumenta il rischio di ictus e infarti, e il monitoraggio regolare è fondamentale per prevenirne le conseguenze.
A differenza dei classici misuratori a bracciale, ingombranti e destinati a letture sporadiche, il nuovo patch si applica direttamente sulla pelle, aderendo come un cerotto. Funziona rilevando il tempo che intercorre tra il segnale elettrico del cuore, percepito al polso quasi istantaneamente, e l’arrivo dell’onda di pressione meccanica, che giunge frazioni di secondo più tardi. Quando la pressione sanguigna aumenta, il ritardo si accorcia; quando diminuisce, si allunga.
Per ottenere una sensibilità così elevata, i ricercatori guidati dal professor Seung Hwan Ko hanno utilizzato metallo liquido, un materiale che resta fluido a temperatura ambiente, è ottimo conduttore e possiede un’elasticità simile a quella della pelle. Il problema della sua elevata tensione superficiale, che rende difficile la realizzazione di circuiti precisi, è stato superato con una tecnica chiamata “laser sintering”, in cui un fascio laser fonde microgocce di metallo per formare circuiti sottili e flessibili, senza l’uso di agenti chimici.
Il risultato è un sensore che può estendersi fino a sette volte la sua lunghezza originale e resistere a oltre 10.000 cicli di stiramento senza perdita di prestazioni. Nei test, il patch ha misurato variazioni rapide della pressione prima e dopo l’esercizio fisico con maggiore precisione rispetto a un misuratore a bracciale standard.
Secondo Ko, questo tipo di tecnologia potrebbe superare l’idea che la pressione vada controllata solo una volta al giorno in clinica. Potrebbe trovare impiego nel monitoraggio intensivo in terapia intensiva, nella sicurezza sul lavoro e nel benessere personale. Per i pazienti ipertesi significherebbe poter tenere sotto controllo la propria condizione in qualsiasi momento della giornata, senza ingombri.
Il dispositivo potrebbe interessare anche atleti e appassionati di fitness, permettendo di osservare in tempo reale come l’allenamento influisca sulla pressione arteriosa. I primi autori dello studio, Jung Jae Park e Sangwoo Hong, stanno già lavorando per integrare materiali più avanzati, connettività wireless e analisi supportate da AI, così da rendere il sistema più pratico e accessibile al grande pubblico.
La speranza è che questo studio possa rappresentare un passo verso un modello di sanità “intelligente”, in cui la prevenzione e il monitoraggio diventeranno parte della vita quotidiana, non solo momenti sporadici in ambulatorio.