Nelle scorse ore Vladimir Putin si è scagliato contro le aziende occidentali che hanno abbandonato il mercato russo in seguito all’invasione dell’Ucraina ma che sono ancora presenti in qualche modo. Pensiamo per esempio Microsoft e Zoom, i cui prodotti software vengono utilizzati ancora oggi da alcune aziende russe, ma anche McDonald’s. Ha dichiarato il numero uno del Cremlino:
Li abbiamo accolti, abbiamo offerto condizioni favorevoli, ma hanno scelto di strangolarci. Non dobbiamo tollerare piattaforme che minacciano la nostra sovranità. Dobbiamo strangolarle. Sono pienamente d'accordo, e lo dico senza esitazione. Dobbiamo strozzarli. Sono pienamente d'accordo. Lo dico senza alcun imbarazzo, perché stanno cercando di strangolarci. Dobbiamo ricambiare.
Concentrandosi soprattutto sul settore tecnologico, Putin ha ribadito l’importanza di sviluppare proprie alternative ai prodotti, hardware e software, tipici delle aziende occidentali. Per esempio c’è MyOffice, che è una suite paragonabile a Microsoft Office, con word processor, foglio di calcolo, calendario, client di posta e molto altro, ed è di proprietà prevalentemente di Kaspersky, il produttore dell’omonimo antivirus che è stato vietato negli USA.
Come abbiamo già riportato in tempi recenti, la Russia ha anche provato a produrre le proprie console per videogiochi, ma come è facile immaginare sono molto, molto distanti da ciò che riescono a proporre i migliori sistemi al mondo, come PlayStation e Xbox. La Russia aveva addirittura valutato di disconnettersi dall’internet globale, in favore di una propria rete.