Di fatto l'esperimento è riuscito nominalmente, ma non nella pratica: la console infatti riesce a fare il boot di iOS, e l'impresa richiede peraltro ben venti minuti, ma poi una volta avviata risulta inservibile, con ogni operazione che conduce invariabilmente al crash del kernel o al timeout delle applicazioni.
Insomma, quella di PatRyk era semplicemente una sfida, un divertissement, che ha superato impiegando due giorni interi nel tentativo di trovare il modo giusto per eseguire una build completa di iOS all'interno di QEMU, un emulatore e virtualizzatore di macchine open-source in grado di simulare architetture hardware completamente diverse tramite software.