Cresce ulteriormente la familiarità degli italiani con i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Secondo una nuova rilevazione dell’“Osservatorio RAEE” di Ipsos per Erion WEEE, il 58% della popolazione dichiara di aver già sentito parlare di RAEE: si tratta di un dato positivo, visto che torna al picco registrato a marzo 2024, dopo il calo generale al 53% registrato in media l’anno scorso.
Ancor più incoraggiante è il dato sulla comprensione del termine: il 45% degli intervistati sa esattamente cosa sono i RAEE, con un incremento di 5 punti percentuali rispetto al 2024, segno che le campagne informative stanno consolidando conoscenza e consapevolezza. Parallelamente, i conferimenti errati (ad esempio, RAEE gettati nella plastica o nell’indifferenziata) si riducono al minimo storico del 10%.
Un segnale di allarme arriva invece dai giovani tra i 18 e i 26 anni: solo il 40% conosce i RAEE (18 punti in meno rispetto alla media nazionale) e il livello di comprensione del termine resta fermo al 27%. Inoltre, il 16% di questa fascia d’età continua a conferire i RAEE in modo scorretto.
A tal proposito Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, commenta:
I risultati della settima wave del nostro monitoraggio sono estremamente incoraggianti e confermano l'efficacia delle strategie di comunicazione del Consorzio. Il raggiungimento di nuovi massimi storici sia nella conoscenza dell'acronimo RAEE, sia nella comprensione del suo significato, dimostra che gli italiani stanno diventando sempre più consapevoli dell'importanza di una corretta gestione di questi rifiuti. Particolarmente positivi i risultati del Centro e Sud Italia, che testimoniano come azioni mirate possano portare a risultati concreti. Tuttavia, la stagnazione registrata tra i giovani ci impone una riflessione urgente. È fondamentale intercettare gli adulti di domani sui loro canali preferiti e con linguaggi a loro familiari, perché senza il loro coinvolgimento attivo rischiamo di non raggiungere l’obiettivo di una sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il monitoraggio evidenzia infine l’importanza di far emergere il valore strategico dei RAEE, ancora percepiti da meno del 50% degli italiani come fonte di materie prime recuperabili. Nonostante la crescita della consapevolezza, il 26% ha fatto ricorso a svuota cantine non autorizzati e il 29% è stato avvicinato da operatori non autorizzati presso i centri di raccolta, segnali di attività illecite che richiedono un’ulteriore azione di controllo e informazione.