Ragazzo di Parma parla con la erre moscia e Macron lo nomina primo ministro

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Andrea Michielotto Oct 16, 2025 · 1 min read
Ragazzo di Parma parla con la erre moscia e Macron lo nomina primo ministro
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Prrrrrr (PR) – Non accenna a risolversi la crisi politica in Francia. Il presidente Emmanuel Macron sta cercando in tutti i modi di scongiurare il rischio di elezioni anticipate: dopo aver rinominato primo ministro il dimissionario Sébastien Lecornu, sta valutando anche strategie meno ortodosse, come l’introduzione di un incarico mensile.

L’inquilino dell’Eliseo non vuol farsi cogliere impreparato e sta mettendo a punto un piano di emergenza nel caso che Lecornu si dimetta per la seconda volta: la prima opzione è affidare l’incarico a Lecornu per la terza volta (“Jamais deux sans trois”), ma se questa non dovesse funzionare servirebbero altri candidati premier. Il problema principale però è che il posto da primo ministro è già stato offerto praticamente a tutti i cittadini francesi, quindi Macron ha bisogno di individuare facce nuove.

Sembra che il presidente francese abbia trovato un candidato in questi giorni, mentre si trovava a Sharm el-Sheikh per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza. Si tratterebbe però di un cittadino italiano, Emiliano Mazziato, originario di Parma. Macron l’avrebbe scambiato per un francese a causa della sua erre moscia e, non risultando nel lunghissimo elenco delle persone già contattate, gli avrebbe offerto il posto di premier.

Mazziato è un rappresentante di Parmigiano Reggiano, che si trova in Egitto per rifornire alcuni ristoranti italiani. Macron l’ha incrociato mentre, alla testa della delegazione francese, stava transitando davanti a un locale. Il ragazzo stava parlando col proprietario e il presidente, nell’udire quella erre moscia così marcata, si era convinto di aver trovato il suo candidato ideale.

Mazziato (o meglio Mazziatò, NdR), che parla un buon francese – frutto del lungo corteggiamento di una ragazza parigina sulla spiaggia della riviera romagnola per tre estati consecutive – ha interloquito per alcuni minuti con Macron e si è dichiarato onorato e lusingato dell’offerta. Si è detto disposto ad accettare l’incarico, ma ha posto una condizione irrinunciabile: nella residenza ufficiale del primo ministro a Parigi – nell’Hôtel de Matignon, al numero 57 di rue de Varenne, nel VII arrondissement – dovrà essere installato un bidet in tutti i bagni.

Andrea Michielotto