Razzi cinesi a catena di montaggio: il piano per sfidare SpaceX

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HDblog.it Oct 02, 2025 · 2 mins read
Razzi cinesi a catena di montaggio: il piano per sfidare SpaceX
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La Cina ha deciso di spingere sull’acceleratore della sua industria spaziale, e lo fa importando un metodo produttivo che ha trasformato il mondo delle automobili. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, Pechino ha avviato una riforma strutturale che mira a costruire razzi e satelliti con la stessa efficienza con cui Toyota produce automobili. Un passo che potrebbe cambiare radicalmente il settore aerospaziale e ridefinire la competizione con gli Stati Uniti.

Nel 2024, gli USA hanno effettuato 158 lanci orbitali, gran parte dei quali targati SpaceX. La Cina, invece, si è fermata a 68. Un divario che pesa, soprattutto in un momento storico in cui il mercato dei servizi spaziali è in piena espansione: entro il 2045, secondo le stime, i carichi trasportati in orbita raggiungeranno le 170.000 tonnellate l’anno. Per questo, Pechino ha deciso di innovare i processi produttivi passando dal tradizionale sistema “push”, in cui i componenti vengono realizzati in anticipo in base a previsioni di lancio, a un modello “pull”, mutuato dall’esperienza delle fabbriche automobilistiche giapponesi.

Il principio è semplice: i pezzi entrano nella catena di montaggio solo quando l’assemblaggio finale li richiede. Così si riducono sprechi, accumuli di magazzino e colli di bottiglia. Toyota introdusse questa filosofia nel secolo scorso e la rese un pilastro del lean manufacturing. Ora la stessa logica si applica ai lanci spaziali, con la promessa di ridurre tempi e costi senza sacrificare la qualità.

In realtà si tratta di un vero e proprio piano nazionale che coinvolge enti statali, centri di ricerca e fornitori privati. La China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) ha descritto il nuovo modello come una “trasformazione sistemica e dirompente”, capace di rendere flessibile ogni fase della catena produttiva. Non più linee rigide e predeterminate, ma moduli riconfigurabili con l’aiuto di AI e robotica.

Al centro del progetto c’è una piattaforma digitale che collega laboratori, fabbriche e fornitori in tempo reale, anche su reti classificate. Un “cruscotto virtuale” che mostra lo stato dell’intera catena di approvvigionamento e permette ai responsabili di intervenire subito in caso di rallentamenti. L’obiettivo è creare un ecosistema integrato e agile, capace di rispondere rapidamente alla domanda crescente di satelliti e vettori.

Non si tratta solo di un’innovazione industriale: la posta in gioco è il dominio nello spazio. I mega-progetti satellitari come Guowang, Qianfan e Hongtu-3 sono pensati per sfidare direttamente le costellazioni di Elon Musk, garantendo a Pechino capacità di comunicazione e monitoraggio senza precedenti. Se la nuova strategia funzionerà, la distanza tra Cina e Stati Uniti potrebbe accorciarsi molto più rapidamente del previsto.