Recensione Acer Predator Helios Neo 16S AI, meno di 2 cm ma si gioca alla grande!

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HDblog.it Jun 28, 2025 · 16 mins read
Recensione Acer Predator Helios Neo 16S AI, meno di 2 cm ma si gioca alla grande!
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Nel panorama attuale dei laptop da gaming, la sfida si gioca su un sottile equilibrio tra performance brute e portabilità. Da un lato troviamo macchine ingombranti e vistose, dall’altro dispositivi più sobri e sottili che strizzano l’occhio al design con la stessa attenzione che altri mettono nella ricerca della prestazione, spesso sacrificando qualcosa in termini di potenza e dissipazione. Acer, con il Predator Helios Neo 16S AI, tenta di percorrere una via di mezzo: un laptop che non rinuncia all'efficacia del hardware e alla sostanza, anche grazie ad una GPU NVIDIA GeForce RTX5070Ti, ma che riesce comunque a mantenere un profilo relativamente snello. Vi ho un pochino incuriosito? Allora continuate a leggere che vi racconto come è andata la prova di questo notebook.

INDICEDESIGN E COSTRUZIONE

Con il nuovo Predator Helios Neo 16S AI, Acer non cerca scorciatoie stilistiche né soluzioni estetiche di tendenza. Parliamo di un notebook che si presenta con un look più sobrio dei classici notebook gaming, pur lasciando intendere da subito che si tratta di una macchina pensata per chi predilige la funzionalità e le prestazioni alla forma. Niente LED RGB invadenti o finiture vistose: il telaio è in metallo nero nella parte bassa della scocca e in plastica rigida per il poggiapolsi e il piano tastiera. È solido e con una costruzione che trasmette robustezza al primo tocco. La finitura nera opaca è sicuramente elegante ma fate attenzione alle impronte, il rivestimento è infatti tutt'altro che repellente queste stesse. L’unico elemento decorativo è il logo Predator retroilluminato sulla cover, discreto ma riconoscibile, in linea con un design che comunica chiaramente la propria identità gaming senza però cadere nell’eccesso.

Le dimensioni restano importanti, ma sono comunque inferiori rispetto a buona parte dei concorrenti, specie per lo spessore. Parliamo infatti di solo 18,9 mm nel punto più spesso, che donano a questo Helios Neo 16S un profilo piuttosto snello sui bordi. Tuttavia, la parte posteriore della scocca sporge oltre le cerniere: una scelta ormai piuttosto comune tra i laptop da gaming, utile per migliorare la gestione termica e ottimizzare lo spazio interno. Non è una soluzione che tutti apprezzeranno dal punto di vista estetico, ma dal lato pratico funziona, e anche bene. L’effetto visivo è quello di un laptop compatto sul piano orizzontale ma con un’estensione tridimensionale che lo rende più “presente” sulla scrivania.

Il peso complessivo è di circa 2,3 kg: non leggerissimo, ma coerente con le prestazioni che promette. In spalla si fa sentire, ma resta comunque entro limiti accettabili per chi è abituato a portarsi dietro una macchina da lavoro o da gioco di fascia alta. Tanto per fare un paragone un MacBook Pro da 16 pollici pesa 2,14 Kg, non tanto di meno di questo Predator.

Uno degli aspetti meglio riusciti è senz’altro la gestione delle porte. Acer ha distribuito con intelligenza la connettività fisica, con un occhio di riguardo nei confronti di praticità e versatilità. Le porte più ingombranti, come l’HDMI o l’alimentazione, sono state spostate sul retro, così da liberare i fianchi del laptop e mantenere ordinata la scrivania quando si collega il dispositivo a monitor esterni o periferiche fisse. Ai lati troviamo invece spazio per l’Ethernet, tre USB-A, l’ingresso jack da 3,5 mm e persino un lettore di schede microSD, dettaglio sempre più raro ma utilissimo per chi lavora con foto o video in mobilità. La presenza di due porte USB-C, di cui una compatibile con ricarica e l’altra con output video, chiude il cerchio su una dotazione completa e posizionata in maniera intelligente.

Sotto la scocca, le griglie per il raffreddamento sono ampie, numerose e ben distribuite, mentre i piedini in gomma rialzano leggermente la base per favorire il flusso d’aria. In fase di utilizzo intenso, l’aria calda viene espulsa con decisione, soprattutto sul retro, senza impattare sulle mani o sulla superficie di appoggio, un dettaglio che fa la differenza durante lunghe sessioni di gioco. Non sto dicendo che non si sente, specialmente la mano che muove il mouse riceverà una brezza costante, ma la buona notizia è che non è mai eccessivamente calda.

TASTIERA E TRACKPAD

Aprendo il coperchio del Predator Helios Neo 16S AI, ci si trova davanti a una tastiera full-size che, almeno sulla carta, promette tutto ciò che ci si può aspettare da una macchina pensata per il gaming. La disposizione dei tasti è classica, con layout completo e presenza del tastierino numerico sulla destra, una scelta che può dividere: utile per chi lavora con numeri o fogli di calcolo, un po’ meno per chi preferisce una tastiera centrata, magari con tasti più ampi o spaziature più generose. Acer, in questo caso, ha deciso di rivolgersi a un pubblico ibrido, fatto di gamer ma anche di utenti che usano il portatile per studio, lavoro o content creation.

La qualità costruttiva della tastiera è buona, con una superficie leggermente incavata sui keycap e un feedback preciso, seppur non particolarmente profondo. La corsa dei tasti è sufficiente, più vicina a quella di un ultrabook che a una meccanica, ma risulta comunque soddisfacente anche durante sessioni di scrittura. C'è la retroilluminazione RGB a 4 zone, gestite separatamente, e l’effetto finale è elegante, mai pacchiano. La personalizzazione è gestita tramite il software PredatorSense, che consente di modificare colori, pattern e intensità con facilità, anche se ovviamente non raggiunge la stessa profondità delle configurazioni con personalizzazione per-key.

Discreto invece il trackpad, che si presenta di dimensioni solo sufficienti. Il materiale utilizzato ha una texture plastica di buona qualità, che fa scorrere bene le dita ma che sicuramente lascia una sensazione meno premium rispetto ai trackpad in vetro di fascia alta, ormai piuttosto diffusi anche in ambito gaming. Il click fisico è leggermente gommoso, mentre la precisione nei gesti multitouch è buona. In ogni caso, si tratta di un aspetto secondario per un laptop da gioco: chiunque lo acquisti con finalità gaming finirà inevitabilmente per affiancare un mouse esterno.

DISPLAY

Una delle vere sorprese del Predator Helios Neo 16S AI è senza dubbio il pannello. Acer ha scelto di dotare questo modello di uno schermo OLED da 16 pollici con risoluzione 2560x1600, rapporto d’aspetto 16:10 e refresh rate a 240 Hz. E il risultato, a conti fatti, è di livello assoluto. La scelta di un pannello OLED in questa fascia di prezzo è già di per sé degna di nota. Ancora oggi, molti concorrenti diretti in ambito gaming, anche con configurazioni hardware simili, si fermano a soluzioni IPS, con compromessi evidenti in termini di contrasto e profondità cromatica. Certo ci sono anche delle soluzioni MiniLED con una luminanza massima che supera i 1000 nit, ma se non dovete giocare in ambienti molto illuminati l'OLED rimane per me imbattibile. Qui abbiamo neri perfetti, contrasto praticamente infinito e una resa cromatica che spinge anche sul piano professionale, rendendo questo laptop potenzialmente interessante non solo per i gamer, ma anche per chi lavora con immagini, video e contenuti multimediali.

Il refresh rate a 240 Hz si combina con un tempo di risposta rapidissimo, caratteristico della tecnologia OLED, garantendo un’esperienza visiva fluida e reattiva, ideale per gli FPS competitivi ma anche per titoli cinematografici ad alta intensità grafica. La risoluzione 2.5K è il giusto compromesso: permette di godere di un ottimo dettaglio senza appesantire eccessivamente la GPU, mantenendo frame rate elevati anche nei giochi più recenti.

La luminosità di picco si attesta intorno ai 500 nit, e non per nulla il pannello è certificato Display HDR500, un valore buono per un utilizzo in ambienti discretamente illuminati, anche se – come spesso accade con i pannelli OLED – la superficie del display è piuttosto riflettente. Questo è forse l’unico aspetto che può penalizzare leggermente l’esperienza in condizioni di luce diretta, soprattutto all’aperto o sotto luci potenti. La copertura dello spazio colore è pressoché totale: sRGB al 100%, DCI-P3 al 100%, AdobeRGB oltre il 95%. Questi numeri si traducono in una resa fedele e accesa dei colori, ideale anche per chi lavora con software come Photoshop, DaVinci Resolve o Lightroom. Per un portatile pensato primariamente per il gaming, si tratta di un upgrade non scontato, che amplia notevolmente la versatilità del dispositivo.

Non manca il supporto HDR, anche se – come spesso accade sui portatili – l’effetto è più evidente nei contenuti video che nei giochi, complice un limite fisiologico nella luminosità. Tuttavia, nei film in streaming e nei contenuti HDR10, il pannello si comporta molto bene, valorizzando ogni scena con una profondità visiva che si nota e fa sicuramente la differenza rispetto a prodotti che non supportano queste tecnologie.

HARDWARE E PRESTAZIONI

Il cuore di questo Predator Helios Neo 16S AI è una combinazione hardware che mette subito in chiaro le intenzioni di Acer: offrire un'esperienza da gaming di alto livello, con margini di utilizzo che vanno ben oltre il semplice intrattenimento. La configurazione che abbiamo testato, ad eccezione del quantitativo di RAM, è quella di fascia alta, con una scheda grafica Nvidia GeForce RTX 5070 Ti Laptop affiancata da un processore Intel Core Ultra 9 275HK. Parliamo di una piattaforma hardware di ultima generazione, capace non solo di spingere a dovere i titoli AAA più recenti, ma anche di sostenere attività complesse come l’editing video, il rendering 3D e il multitasking spinto.

La GPU è senza dubbio il componente che fa più rumore, in senso figurato ma anche letterale, come vedremo più avanti. La RTX 5070 Ti si posiziona a metà dell’attuale gamma mobile di Nvidia serie 50, rappresentando un ottimo compromesso tra potenza, efficienza e costo. Rispetto alla variante standard, questa versione Ti dispone di un quantitativo di VRAM superiore, utile per gestire texture ad alta risoluzione, scenari complessi e giochi ottimizzati per il ray tracing. Le performance sono molto vicine a quelle di una RTX 4080 mobile della generazione precedente, anzi, spesso sono anche maggiori, e soprattutto sono ottenute con consumi più contenuti e temperature più gestibili.

Il processore Intel Core Ultra 9 integra una struttura a core ibridi ottimizzata per carichi di lavoro misti. In parole semplici: i core ad alta efficienza gestiscono le attività quotidiane, mentre quelli ad alte prestazioni entrano in gioco quando serve potenza bruta. In abbinata con i 32 GB di RAM DDR5, una quantità più che sufficiente, il sistema risulta reattivo anche sotto stress, con tempi di caricamento ridotti e zero colli di bottiglia in ambito gaming o creativo.

Una nota interessante riguarda il software integrato. PredatorSense, la suite proprietaria di Acer, è ben fatta e offre un’interfaccia intuitiva per monitorare in tempo reale temperature, utilizzo di CPU e GPU, velocità delle ventole e impostazioni RGB. Si possono anche gestire i profili energetici, attivare la modalità Turbo e personalizzare i comportamenti termici in base al tipo di utilizzo. Non è raro trovare software simili nei laptop gaming, ma spesso sono complessi o mal localizzati. Qui invece Acer ha fatto un lavoro molto più pulito e accessibile, davvero complimenti all'azienda.

PRESTAZIONI GPU

Ma ovviamente Predator Helios Neo 16S AI è una macchina nata per giocare, e questo si nota sin da subito anche solo guardando ai risultati dei benchmark sintetici. La combinazione tra una RTX 5070 Ti e l'Intel Core Ultra 9 permette al sistema di gestire senza problemi anche i titoli più esigenti, con un'ottima qualità grafica, frame rate alti, stabilità e reattività al top, anche e soprattutto grazie alla possibilità di sfruttare tecnologie di ultima generazione come il DLSS, la frame generation e il ray tracing.

Devo ammetterlo, con questo Helios Neo 16S ho passato un bel po' di tempo sul nuovo Doom: The Dark Ages, titolo noto per la sua freneticità, l'alta richiesta di frame e una grafica che ha raggiungo un buon livello; ebbene, il laptop si è comportato egregiamente. Con risoluzione nativa 2560x1600 e impostazioni grafiche al massimo (Ultra Incubo), il framerate si è stabilizzato intorno ai 70 fps con DLSS su Bilanciato. Attivando la Frame Generation 2X, il frame rate è salito rapidamente a 110 fps, arrivando poi a 150 fps con il moltiplicatore 3X, e toccando i 180 fps con il 4X. Si tratta di numeri che vanno ben oltre la soglia della fluidità, regalando un’esperienza visiva che definire “burrosa” non è affatto un’esagerazione. E soprattutto che ci permettono di sfruttare in parte l'alta frequenza di aggiornamento del pannello; capite che in questo caso i 165Hz dei pannelli più comuni avrebbe fatto da collo di bottiglia.

E uscendo dal caso Doom? Beh anche con altri titoli recenti o comunque graficamente impegnativi come Cyberpunk 2077, AC Shadows, Horizon Forbidden West e simili, le performance con DLSS e Frame Generation attivi sono più che buone. Si parla in tutti i casi di oltre 100 fps. I puristi e i più scettici avranno da obiettare sul fato che queste tecnologie abbassano la qualità grafica ma vi dirò: è vero, inutile nascondersi dietro un filo d'erba, renderizzati nativamente a risoluzione massima questi titoli hanno una resa ancora migliore, ma vi posso allo stesso modo assicurare che le differenze non sono così tanto evidenti, soprattutto grazie al nuovo Transformer Model. Diciamo quindi che se vi fermate a spulciare i dettagli in side by side qualche differenza la noterete ma, nelle fasi concitate di gioco restano quasi impercettibili ai più.

Ovviamente, questo tipo di prestazioni si ottengono solo con l’alimentazione collegata. Come la stragrande maggioranza dei laptop gaming, anche l’Helios Neo 16S AI taglia le performance quando è scollegato dalla rete elettrica, limitandosi ai profili Eco o Bilanciato e abbassando drasticamente le frequenze operative. Non si tratta di una sorpresa, ma è bene sottolinearlo: le prestazioni in mobilità non possono essere quelle descritte sopra, tenetene sempre conto.

Sul fronte termico, Acer ha fatto poi un buonissimo lavoro. Le temperature della GPU rimangono sotto controllo anche durante le sessioni più spinte, segno che il sistema di dissipazione a doppia ventola con heatpipe e prese d’aria posteriori lavora bene. La CPU tende a spingersi verso i 90°C sotto carico costante, qualche volta li sfora anche, ma la buona notizia è che non ci sono fenomeni di throttling evidenti, e questo è un buon risultato considerando lo spessore relativamente contenuto del dispositivo.

Il rovescio della medaglia, però, è il rumore delle ventole, decisamente elevato in modalità Turbo. Non si tratta solo di una percezione soggettiva: le ventole salgono di giri in modo molto marcato e la rumorosità diventa importante, tanto da rendere necessario l’uso di cuffie durante le sessioni di gioco. In modalità Bilanciata o Eco la situazione migliora, ma ovviamente a discapito delle prestazioni. È un compromesso classico per questa categoria di prodotto, ma posso dirvi che a fronte di questa rumorosità l’Helios Neo 16S AI è una delle soluzioni più performanti della sua fascia di prezzo.

E qui c'è da dire che PredatorSense torna utile anche in questo contesto, permettendo di regolare in modo preciso il comportamento delle ventole o di creare profili personalizzati per gestire il rapporto tra rumore, prestazioni e temperatura. In tal senso, chi vuole ottimizzare il sistema per giochi meno esigenti o per un uso misto può farlo senza troppe complicazioni.

AUTONOMIA

Se c’è un aspetto in cui il Predator Helios Neo 16S AI resta su un livello standard, è quello della durata della batteria. Come prevedibile, e in linea con praticamente tutti i laptop da gaming con hardware di questo genere, l’autonomia è poco più che funzionale. Acer equipaggia questo prodotto con una batteria da 90 Wh, una capacità discreta sulla carta, ma rapidamente messa sotto pressione dai consumi della CPU Intel di fascia alta e soprattutto della GPU RTX.

In un utilizzo quotidiano misto, con profilo energetico bilanciato, luminosità al 60% e navigazione web alternata a produttività leggera (Word, mail, streaming video), si riescono a ottenere circa 3 ore di autonomia reale. In modalità Eco, abbassando la luminosità e disattivando la GPU discreta, ci si può spingere verso le 3 ore e mezza o anche 4, ma con prestazioni che non vi permettono certo di giocare.

Quando si passa al gaming, il discorso cambia radicalmente. Il laptop impone da subito delle limitazioni drastiche: la modalità Turbo non è disponibile a batteria, e l’accesso alla potenza della GPU è un pochino limitato. Di conseguenza, le prestazioni in gioco crollano, e la durata si riduce a circa un’ora. Se volete giocare, quindi, considerate di doverlo fare sempre vicino ad una presa di corrente. L'alimentatore in confezione eroga una potenza massima di 330W, ha un connettore proprietario e grazie a questa potenza è in grado di caricare il notebook anche quando questo è impegnato in attività onerose. Le dimensioni non sono contenute ma, comunque, sono molto inferiori a quelle che sarebbero state di un alimentatore di pari potenza di solo un paio di anni fa.

CONSIDERAZIONI

Il Predator Helios Neo 16S AI rappresenta una proposta solida e centrata nel panorama attuale dei portatili da gaming. Acer ha scelto di non inseguire le mode dei laptop ultra-sottili o dei design iper-aggressivi, puntando invece, anche per un prodotto definito "Slim" su un equilibrio tra prestazioni elevate, costruzione robusta e un prezzo tutto sommato corretto e spesso inferiore alla concorrenza. I punti di forza sono evidenti: lo schermo OLED da 16” è uno dei migliori in questa fascia, la combinazione tra RTX 5070 Ti e Intel Ultra 9 garantisce prestazioni molto buone, e la dotazione di porte è tra le più complete che si possano desiderare. Anche il software PredatorSense fa un lavoro onesto nel permettere il controllo di ogni parametro rilevante.

Certo, non mancano i compromessi. La rumorosità sotto carico è importante, il trackpad è forse un po' piccolino e l’autonomia non fa gridare al miracolo. Ma se l’obiettivo è avere una macchina potente, pronta per il gaming serio, senza svenarsi, questo Helios Neo 16S AI ha parecchio da dire. Il prezzo per la configurazione da noi provata, ovvero quella con Core i9 275HK, RTX 5070Ti Laptop, 32 GB di RAM e 2 TB di storage su SSD è di 2599 euro. Non son pochi eh, sia chiaro, ma considerate le cifre che girano tra la concorrenza e quello che è il mercato attuale non siamo su livelli folli. In altre parole, se avete questa disponibilità e volete una soluzione affidabile lui c'è. Se poi pensate di aver bisogno di ancora più RAM sappiate che sul sito Acer trovate la versione da 64 GB che al momento è anche in offerta.

PRO E CONTRO Ottime prestazioni in gioco Supporto a tutte le più recenti tecnologie NVIDIA Display da top di gamma Costruzione solida Molto rumoroso a pieno carico Autonomia da Trackpad da ingrandire qualche millimetro VIDEO