A grandissimissima richiesta (…di ben 1 persona), quasi urgeva una recensione dell’albergo dove sono stata per poco più di metà della settimana scorsa… utile a non si sa chi o cosa, data la solita mia necessaria precauzionale omissione di dettagli altrimenti fondamentali, ma il piacere della storiella (o, come dice il caro Piero Angela, il piacere della scop..ta) è sempre altamente importante e necessario a non sprofondare ogni giorno sempre di più in quello stato dell’essere che ci (mi) vede... vabbè, scusate, basta cazzate. 🙁
Vediamo prima le cose strane, così togliamo il dente bizzarro e via il dolore causato dalla morbosa curiosità. A parte il non proprio spassoso incidente dell’ultima sera, che fa testo a sé, di cose curiose ce n’erano un bel po’ in questo hotel; queste altre, per fortuna, non avvilenti. La cosa che forse più colpiva, complessivamente e continuamente, è che… proprio all’ingresso, affianco alla reception, aveva un bar… che operava da normale bar, essendo in centro. In 4 giorni non ho visto nessuno andarci, però oh: per chi ha interesse, ci sta il bar. Anzi, ci sono due bar: c’era una sala interrata, che fungeva da sala colazione (e solo colazione, il resto del tempo era chiusa), e aveva un altro bancone/postazione bar. Addirittura, le pareti di questa erano affrescate con un tema apposta per l’hotel… ma non ho fotine mie ora, quindi ops. 👻
Passando alla camera… Altre cose strane sono che il rubinetto del lavandino si chiamava Cristina (e si, le marche delle robe idrauliche sono sempre stranamente assurde, ma Cristina non l’avevo mai vista)… mentre, la marca dell’area lavandino proprio, è un altro nome mai sentito, TECHNOVA, ma la cosa che mi ha lasciata confusa è che il font sembra uscito tipo da un anime… queste lettere un po’ rotonde con la O che è una stellina, insomma… E poi ancora, nell’armadio appendiabiti (non in bagno ovviamente), c’era il quadro elettrico della stanza, con un cartello che diceva tipo di non aprire se non autorizzati… ma la porticina di plastica era di suo mezza aperta, quindi il cartello nel contesto sembra una presa in giro. Boh, roba proprio strana si trova, mi sa, andando in giro con l’occhio clinico ben aperto. 👁️
Temo di non essere proprio bbona a fare le recensioni dei posti, però, perché i tratti positivi di forte impatto che riesco a dire solo solo 2… però oh, son roba tosta. Come già detto, con la stanza solo per me le faville sono state sensibili: anzitutto perché il letto era a due posti, ma c’ero appunto soltanto io, quindi ho dormito alla grande, senza sentire i rumori molesti dei miei genitori — altrimenti succede puntualmente che loro fanno il roleplay della Russia (russano e invadono il mio sonno) e io quindi dell’Ucraina (sigh) — e perdendomi ampiamente in questo letto, gigante per i miei standard (0.5 posti più grande del mio solito, wow), stabilendo insomma per bene anche in trasferta il mio stato da principessa femcel marcia… ma poi, perché avevo il bagno solo per me… 😈
E il bagno, anche se era più piccolo di quello dei miei genitori — che, al contrario, avevano la parte principale della stanza più piccola di me, ops — era stellare… da gaming, oserei dire. E il gaming è infatti avvenuto alla grande, la sera che avevo un po’ di tempo (si, proprio quella dell’incidente) e ho quindi deciso di provare la doccia che c’era. Il design era molto strano a prima vista, e certamente mi aspettavo qualcosa di insolito nel suo uso… ma non immaginavo che avesse letteralmente i LED blu (primo colore del gaming!!!) e dei display numerici per indicare la temperatura corrente dell’acqua e il tempo trascorso con essa accesa!!! In confronto alla roba normalissima che posso permettermi io a casa, questa doccia è stata super premium… tanto che, trasportata dal gaming, ho deciso di farmi anche lo shampoo, nonostante inizialmente volessi solo sciacquarmi. (Poi vabbè, lo shampoo ha causato altri problemi, ma quella è una condanna mia personale.) 😻
Ecco, del bagno in realtà non mi è assolutamente piaciuto che il sapone per le mani fosse in un dispenser automatico (non solo da me, anche dai miei era così)… A parte che si mimetizzava col muro, quindi inizialmente non lo notavo e mi chiedevo dove straminchia fosse il sapone per le mani, non essendoci saponette in giro, ma solo il flaconcino per la doccia… è semplicemente terribile il fatto che si attivi con un sensore di prossimità: se si appoggia qualcosa lì sotto per sbaglio, ecco che questa verrà sburrata immediatamente dal macchinario, senza se e senza ma… e anche banalmente per prendere il sapone, è scomodo, non si capisce mai come bisogna mettere e togliere la mano, e quindi ogni tanto va a cadere, sporcando la superficie attorno al lavandino. 😭
Però… in un certo senso, questo contrasto tra elementi di lusso e oggetti che vanno bene solo in un bagno pubblico ha una sua personalità… E quindi, comunque, tutto sommato, nice albergo da 3 stelle in provincia di Roma; non costato troppissimissimo, considerato che il totale con le due stanze è stato 800€ per 4 notti. Ci sarebbero ora foto da salvare riguardo il viaggio, ma, tra questo blog, il sito delle foto, Pixelfed, la BBS, ora anche Sharkey, oltre pure al semplice Pignio, non so manco dove mettere cosa, e allora zzz, circolare, non c’è null’altro da vedere qui… 🥴