Recensione DJI Osmo 360: la ripresa sferica che cambia le regole del gioco

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HDblog.it Jul 31, 2025 · 11 mins read
Recensione DJI Osmo 360: la ripresa sferica che cambia le regole del gioco
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Quando un colosso come DJI, azienda ampiamente nota nel settore dei droni e delle tecnologie per l'imaging creativo, decide di entrare in un nuovo segmento di mercato, l'attenzione del settore è massima. Dopo il recente DJI Mavic 4 Pro, che abbiamo avuto il piacere di provare, anche l'annuncio della DJI Osmo 360 non è stata un'eccezione.

L'azienda ha così svelato la sua prima fotocamera a 360 gradi, un dispositivo che sulla carta non vuole limitarsi a competere con Insta360 X5 e gli altri modelli esistenti, ma mira a elevare gli standard qualitativi e funzionali della categoria. Ne sarà in grado? DJI non è nuova a mosse così audaci, ma l'esperienza maturata con la sua serie di action cam è un buon biglietto da visita. Con la nuova Osmo 360, DJI introduce alcune innovazioni sostanziali che promettono di aiutare creator, videomaker e appassionati, a realizzare contenuti immersivi, il tutto con un unico dispositivo.

Ve lo diciamo sin da subito, si tratta di un modelllo che arriva sul mercato già maturo, naturalmente in relazione al mercato consumer e alla fascia di prezzo che copre. Come vedrete a breve, l'Osmo 360 si presenta come una soluzione completa, pensata per chi desidera uno strumento versatile, potente e senza dubbio "performante".

SENSORI DA 1 POLLICE E VIDEO 8K NATIVI

Lo sappiamo, il fulcro di ogni fotocamera è il suo sensore, e DJI ha deciso di fare le cose per bene. L'Osmo 360 è equipaggiata con due sensori da 1 pollice, una dimensione adeguata per una cam del genere, che permette di catturare una buona quantità di luce in molte condizioni d'uso. Ma la vera peculiarità è la loro forma: DJI ha sviluppato un sensore d'immagine HDR quadrato, una primizia assoluta nel settore.

Questa scelta progettuale non è un vezzo stilistico, ma una soluzione ingegneristica molto intelligente. In una fotocamera a 360 gradi, che cattura un'immagine sferica unendo i flussi video di due lenti opposte, un sensore rettangolare tradizionale presenta delle aree laterali che rimangono inutilizzate. Il sensore quadrato, invece, permette di sfruttare il 25% in più della sua superficie, massimizzando l'efficienza. Il processo di "stitching", ovvero l'unione dei due flussi video per creare l'immagine sferica, è gestito dall'applicazione DJI Studio con algoritmi intelligenti che garantiscono una cucitura precisa, ma a onore del vero non del tutto invisibile.

A conti fatti, le nostre catture a 360 gradi non presentano veri e propri angoli morti, ma solo delle aree di giunzione dei flussi, che in fase di editing non potremo sfruttare al massimo poiché la deformazione sarà lievemente maggiore. Un aspetto abbastanza comune in dispositivi simili, che non creerà particolari problemi viste le tante possibilità offerte dall'ampiezza del girato.

Tuttavia, grazie a questa architettura del sensore la Osmo 360 consente la registrazione di video a 360 gradi in risoluzione 8K (7680 x 3840 pixel) nativa. Non si tratta di un "upscaling" software, ma di una cattura reale a una definizione quattro volte superiore al 4K. La fotocamera può spingersi fino a 50 fotogrammi al secondo in 8K, offrendo una fluidità eccezionale, soprattutto se si prediligono le riprese più "cinematografiche". Ma è nella modalità 8K a 30fps che si dimostra più versatile, poiché a giovarne è l'autonomia. Ma di questo ne parleremo meglio dopo.

Naturalmente, a qualità non è solo una questione di risoluzione e vale la pena dire che I pixel del sensore misurano 2,4 micrometri (μm). Pixel più grandi significano una maggiore capacità di catturare la luce, con benefici tangibili come una maggiore riduzione del rumore digitale, migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e una gamma dinamica più ampia. Quest'ultima, attestata a ben 13,5 stop, combinata con un'apertura del diaframma molto luminosa (f/1.9), consente all'Osmo 360 di gestire molto bene scene ad alto contrasto, come un'alba o un tramonto, preservando i dettagli sia nelle zone più luminose che in quelle più scure.

Il risultato sono filmati vividi, nitidi e ricchi di sfumature, che restituiscono un'esperienza visiva decisamente appagante. Le riprese in condizioni di scarsa illuminazione non sono esenti da un maggiore rumore digitale, ma come vedrete nel video, si ottengono sempre filmati di buona qualità. Abbiamo testato l'Osmo 360 all'interno della Grotta d'Antro in Friuli Venezia Giulia, un luogo decisamente poco illuminato, che ha messo in risalto le qualità del sensore.

UN ARSENALE DI FUNZIONI CREATIVE

Se finora abbiamo parlato delle caratteristiche hardware, queste non servirebbero a molto senza vicino una buon ecosistema software e specifiche funzionalità creative. Da questo punto di vista DJI ha integrato nella Osmo 360 una ricca suite di strumenti pensati per semplificare la creazione di contenuti. Diciamo sin da subito che, se siamo abituati a utilizzare altri prodotti dell'ecosistema DJI, come Action 5 o Osmo Pocket 3, ci sentiremo immediatamente a casa. L'interfaccia grafica ricalca quanto visto con gli altri modelli, offrendo naturalmente uan serie di opzioni dedicate per una cam a 360 gradi.

Il "Manico telescopico invisibile" è forse una delle caratteristiche più iconiche, ma stavolta l'aspetto interessante è che razie a un'elaborazione software l'asta scompare automaticamente dal filmato finale, creando l'illusione di una telecamera che fluttua a mezz'aria. Qualcosa di già visto obiettterete voi, ma rispetto ad altri modelli qui avviene senza necessità di editing. Il risultato finale sono prospettive in terza persona dinamiche e coinvolgenti, simili a quelle catturate da un drone o da un operatore dedicato, ma con la semplicità di un selfie stick.

Per gli amanti dell'azione, la Osmo 360 offre la possibilità di girare video a 360 gradi in 4K fino a 100fps, perfetti per creare slow motion fluidi e catturare ogni frazione di secondo. Sebbene non sia la sua caratteristica peculiare, anche sul fronte fotografico le prestazioni sono di buon livello. Con la Osmo 360 riusciremo a scattare fotografie sferiche da 120 megapixel, ma nulla ci vieterà di utilizzare un singolo sensore, modificare l'ampiezza visiva e realizzzare scatti standard.

Una nota di merito va data a DJI per aver introdotto anche in questo prodotto la possibilità di registrare le nostre catture in D-Log M. Parliamo di un profilo colore flat, che consente di catturare la miglior gamma dinamica possibile e il maggior numero di dettagli, davvero utile per massimizzare il risultato finale in fase di editing. Non solo, ciò rende molto più facile il montaggio dei video da più fonti che hanno utilizzato lo stesso profilo colore.

Oltre all'interazione classica con l'interfaccia touch della fotocamera, anche qui troviamo il Controllo Vocale e quello tramite gesti. Con un semplice comando vocale o un gesto della mano, è possibile avviare o interrompere la registrazione, una comodità che può risultare impagabile quando si è nel mezzo dell'azione o la fotocamera è montata in una posizione difficile da raggiungere.

La stabilizzazione è un altro fiore all'occhiello di questo modello. Potremo scegliere tra più livelli o disattivarla del tutto, inoltre se decideremo di attivare l'HorizonSteady, l'orizzonte rimane perfettamente livellato, indipendentemente da come si inclina o si ruota la fotocamera.

Ma la maggior parte del lavoro lo faremo in fase di editing con l'app DJI Mimo o con l'equivalente per PC. Qui potremo accedere a tutte le funzioni di "reframing", cioè la possibilità di estrarre un video tradizionale in 16:9 da una ripresa a 360 gradi. Con GyroFrame, ad esempio, potremo letteralmente "pilotare" la visuale muovendo lo smartphone, come se si stesse usando una telecamera virtuale, mentre grazie al Tracciamento Intelligente saremo in grado di agganciare un soggetto e mantenerlo sempre al centro dell'inquadratura, automatizzando complesse carrellate e movimenti di camera.

Tuttavia, già durante le riprese potremo selezionare la tipologia di rirpesa, e di possibilità ce ne sono tantissime. Se volessimo concentrarci sull'uso di un solo obiettivo, magari per il vlogging, potremo passare con un semplice tocco dalla lente anteriore a quella posteriore (e viceversa) senza interrompere la registrazione, una funzione perfetta per alternare riprese di sé stessi e del panorama in un'unica, fluida sequenza, già pronta per la condivisione social.

In modalità a obiettivo singolo, l'Osmo 360 può registrare video "piatti" (non sferici) con una risoluzione di 5K a 60fps e un angolo di campo ultra-grandangolare di 155 gradi. Attivando la modalità Boost Video, il campo visivo si allarga ulteriormente fino a 170 gradi, mentre la risoluzione passa a 4K a 120fps, ideale per slow motion molto più versatili.

In questa modalità, entra addirittura in gioco la stabilizzazione RockSteady 3.0, che smorza efficacemente ogni vibrazione e scossone, restituendo una prospettiva in prima persona stabile e immersiva, che nulla ha da invidiare alle migliori action cam consumer presenti sul mercato.

AUTONOMIA, CONNETTIVITÀ E ACCESSORI

Trattandosi di una action cam pensata principalmente per i creator sempre in movimento, si è lavorato molto per elevare la portabilità. Nonostante integri due grandi moduli ottici, il corpo macchina pesa circa 183 grammi. Un valore non propriamente contenuto se paragonato alla action cam standard, ma decisamente adeguato in relazione al potenziale.

Dispone di ben 105 GB di memoria integrata, una capacità generosa che permette di registrare a lungo senza doversi preoccupare di schede di memoria esterne.

La robustezza è un altro punto di forza e la fotocamera è progettata per operare in condizioni climatiche estreme. Innanzitutto può essere portata in acqua senza troppe remore, poiché DJI fa sapere che è impermeabile fino a 10 mt di profondità. Il grado di protezione è IP68, pertanto sarebbe bene non esagerare con immersioni superiori ai 30 minuti. Secondo DJI , questa cam può garantire oltre 90 minuti di registrazione anche a temperature di -20 °C, ma di questo dettaglio dovremo fidarci, perché non abbiamo avuto modo di testarlo. Noi possiamo dirvi che la batteria Extreme Plus inclusa offre oltre 90 minuti di autonomia in 8K/30fps. Non male davvero, ma per essere sicuri di avere tanta energia a disposizione per giornate di shooting più intense dovremo accapararci qualche altra batteria. La buona notizia è che ne viene fornita una acquistando il manico telescopico opzionale. Per quanto riguarda la velocità di ricarica, è molto rapida e consente di raggiungere il 50% di carica in soli 12 minuti. Non male.

Anche Osmo 360 si caratterizza per il design a sgancio rapido magnetico, compatibile con l'ecosistema di accessori della serie Osmo Action, e da un foro filettato standard da 1/4" per il montaggio su treppiedi e supporti tradizionali. Una caratteristica particolarmente interessante è la connessione diretta con il sistema microfonico DJI OsmoAudio, che consente di collegare due trasmettitori wireless direttamente alla fotocamera senza bisogno del ricevitore, catturando un audio di qualità professionale. Per quanto riguarda i microfoni interni, possiamo dire che fanno il loro lavoro egregiamente, restituendo un audio pulito e chiaro. Se il risultato non fosse di nostro gradimento, magari perché abbiamo effettuato le riprese in una zona rumorosa, tramite DJI Mimo è possibile ripulire l'audio dai rumori ambientali. Il risultato è decisamente buono.

PREZZO, BUNDLE E VERDETTO FINALE

In conclusione, la DJI Osmo 360 è quel nuovo prodotto che mancava nel catalogo DJI, l'alternativa alla Insta360 X5 che non può che far bene al mercato delle action cam a 360 gradi. Il doppio sensore da 1 pollice e la risoluzione 8K nativa offrono un buon compromesso qualitativo. Non fa urlare al miracolo, sia chiaro, ma per arricchire l'arsenale di un creator o per essere utilizzata come mezzo di cattura unico per le riprese delle nostre vacanze, Osmo 360 si rivela decisamente perfetta.

Tra i difetti segnaliamo che scalda un po', ma questa è in realtà una caratteristica che accomuna un po' tutte le action cam, pertanto non può andare a pesare troppo sulla valutazione finale. La grande versatilità è proprio la sua caratteristica distintiva, poiché consente di accantonare le altre action cam e minimizzare l'ingombro.

DJI Osmo 360 è disponibile in due configurazioni principali. La Combo Standard, al prezzo di 479 euro, include l'essenziale per iniziare: fotocamera, batteria, custodia protettiva, cavo e protezioni per le lenti. Per chi vuole fare sul serio fin da subito, La Combo Adventure, a 629 euro, aggiunge accessori fondamentali come il manico telescopico invisibile da 1,2 metri, una custodia multifunzione per la ricarica di più batterie e il supporto adattatore a sgancio rapido. È inoltre disponibile una vasta gamma di accessori acquistabili separatamente per espandere ulteriormente le possibilità creative.

Buona durata della batteria Versatile in modalità 360 Può essere usata come una action cam standard Scalda un po' Soffre con poca luce Conviene la Combo Adventure, ma non costa poco VIDEO