La recensione dell'iPhone 17 si potrebbe esaurire in un paio di righe. Le uniche, vere critiche mosse ad iPhone 16 erano due:
- il display con refresh rate a 60Hz e
- lo storage base ancora da 128GB per quasi 1000 euro.
Certo, lo stesso si poteva dire per i competitor, ma se avessimo dovuto scommettere su chi avrebbe eliminato per primo i 128GB, avremmo puntato su Samsung. E invece no. Google con il Pixel 10 Pro XL, e solo con lui, ha sì tolto la versione da 128GB, ma senza abbassare il prezzo di quella da 256GB. Apple, al contrario, non solo ha eliminato dal catalogo la 128GB, ma ha applicato il suo prezzo alla nuova variante da 256GB, che l'anno scorso costava 1109 euro.
71.5 x 149.6 x 7.95 mm6.3 pollici - 2622x1206 px 71.6 x 147.6 x 7.8 mm
6.1 pollici - 2556x1179 px
Questo significa che acquistare un iPhone 17 non solo permette di avere un display ProMotion (1-120Hz), un'ultra-grandangolare migliorata, un pannello OLED più grande, una batteria leggermente più capiente, una selfie camera rivoluzionata e un processore più potente, ma di fatto fa anche risparmiare oltre 200 euro rispetto al valore dell'anno precedente.
Android 09 Set
Android 07 Feb
Apple 28 Set
Anche se nel titolo scrivo "difficile pensare a uno smartphone migliore", non è vero che l'iPhone 17 non sia migliorabile. Certo, si potrebbero inserire sensori più grandi, un teleobiettivo o una porta USB-C più veloce. Ma, a quel punto, avremmo appena descritto l'iPhone 17 Pro, uno smartphone che costa 1339 euro.
Quest'anno Apple ha potuto finalmente permettersi di aggiungere funzioni come il display ProMotion al modello base, perché ora i modelli Pro hanno feature ancora più esclusive e un design rinnovato che "si vende da solo", (possiamo essere straniti da ciò, ma la colorazione arancione è sempre più virale). Con l'Air a fare da cuscinetto, la lineup è finalmente ben definita.
Non ha senso, quindi, pensare che l'iPhone 17 potesse essere diverso. Sarebbe come desiderare un Galaxy S26 base con le funzioni dell'Ultra, ma al prezzo del base. Apple ha imposto una gerarchia chiara, e vedremo un teleobiettivo su un iPhone standard solo quando i Pro avranno quattro fotocamere o una tecnologia ancora più avanzata, permettendo a quella attuale di "scendere" di categoria.
71.9 x 150 x 8.75 mm6.3 pollici - 2622x1206 px 71.5 x 149.6 x 7.95 mm
6.3 pollici - 2622x1206 px 70.5 x 146.9 x 7.2 mm
6.2 pollici - 2340x1080 px 72 x 152.8 x 8.6 mm
6.3 pollici - 2424x1080 px 71.2 x 152.3 x 8.08 mm
6.36 pollici - 2670x1200 px
Se rientrate in quel target di persone che desidera specifiche super complete e non è disposto a spendere quasi 1000 euro per uno smartphone senza certe feature, l'unica alternativa sono gli smartphone cinesi come lo Xiaomi 15, al netto del grande compromesso software che state accettando.
L'altra strada è quella percorsa da Google con i Pixel 10: abbassare drasticamente la qualità della fotocamera principale e dell'ultra-grandangolare per far spazio a un teleobiettivo che, comunque, non è di alto livello.
Personalmente, non rinuncerei mai alla qualità delle foto attuale di iPhone 17, che sono quasi al livello del modello Pro, soltanto per avere un teleobiettivo opzionale.
INDICEESTETICA E DESIGN: SEMBRA UN IPHONE 16Il detto "squadra che vince non si cambia" vale anche per gli smartphone. I Samsung Galaxy S sono ormai identici da due anni, i Google Pixel idem, e anche gli iPhone base, di solito, cambiano estetica ogni due anni. L'iPhone 16 era stato un processo di maturazione del design, con linee morbide e materiali ben lavorati.
L'iPhone 17 rimane praticamente identico: cambiano leggermente i colori, ora più tenui ed eleganti, e frontalmente si nota la novità più importante. Il display ora ha meno cornici, simili a quelle dell'iPhone 16 Pro dello scorso anno. Di conseguenza, lievitano leggermente le dimensioni e il peso, come dimostra il grafico qui sotto.
iPhone 17 vs iPhone 16: Confronto Dimensioni e Peso
iPhone 17
17 Altezza 149.6 mm Larghezza 71.5 mm Spessore 8.0 mm Peso 177 giPhone 16
16 Altezza 147.6 mm Larghezza 71.6 mm Spessore 7.8 mm Peso 170 gQuesti piccoli cambiamenti esterni sono stati necessari per integrare le novità interne: la nuova e più grande selfie camera "Center Stage" con OIS, il nuovo chipset N1 per la connettività e una batteria leggermente più capiente. Ciononostante, rimane un iPhone molto piacevole da usare, con dimensioni perfette: non troppo compatto, ma decisamente tascabile.
I test di resistenza, come quelli di JerryRigEverything, hanno dimostrato che l'iPhone 17 ha probabilmente la miglior resistenza alle "torture" dopo l'iPhone Air, la vera sorpresa di questa generazione con la sua scocca in titanio.
Se negli anni precedenti un iPhone base sembrava sempre una "rinuncia" estetica, ormai questo discorso non è più valido. Per molti, l'iPhone 17, con i suoi colori originali, potrebbe risultare persino più gradevole dei modelli Pro o Air. Non mancano poi tutte le feature essenziali: certificazione IP68, magneti MagSafe, il nuovo tasto Camera Control, il tasto Azione e la porta USB-C 2.0.
Apple 26 Set
IL SOLITO OTTIMO SBLOCCO CON IL VOLTO 3D CON LA NUOVA SELFIE CAM
Per sbloccare l'iPhone 17 possiamo sfruttare l'ottimo sblocco con il volto 3D, che con la nuova selfie camera da 18 megapixel, dotata di stabilizzazione ottica (OIS), risulta ancora più affidabile in ogni angolazione e condizione di luce.
Parlando proprio di questa nuova fotocamera frontale, abbiamo un output a 18 megapixel e un'apertura f/1.9. Il sensore è un Sony IMX914 e la sua superficie è quasi doppia rispetto a quella del 12 megapixel della generazione precedente.
Andando a osservarlo da vicino, però, scopriamo che non è un sensore quadrato, ma ottagonale. Presenta infatti quattro "tagli" sui lati, così da avere un formato 4:3 (verticale) e 3:4 (orizzontale) con la stessa identica qualità. Questo significa che non c'è più bisogno di ruotare lo smartphone per scattare selfie di gruppo o girare vlog in orizzontale.
Si può anche scattare "a pieno formato", utilizzando l'intera superficie del sensore ottagonale, ma non ha molto senso: si otterrebbe una foto da 13.5 megapixel con delle vistose aree nere ai lati.
Per quanto riguarda i video, si arriva fino al 4K a 60fps in HDR e, come accennato, la stabilizzazione ottica (OIS) è un valore aggiunto enorme, specialmente per chi registra vlog camminando. L'apertura focale di f/1.9, infine, garantisce ottimi risultati anche con poca luce.
La cosa favolosa di questa nuova selfie camera "Center Stage" è che, a pochi giorni dal lancio, la troviamo già perfettamente integrata nelle applicazioni di terze parti. Su WhatsApp, ad esempio, ora il nostro volto viene automaticamente mantenuto al centro dell'inquadratura, grazie all'ampiezza del nuovo sensore.
Ancora una volta, il grande vantaggio di un iPhone risiede proprio in questo: la capacità di integrare le nuove funzioni sin da subito nelle app che usiamo tutti i giorni. Questo accade perché gli sviluppatori sono i primi a essere invogliati a supportare la piattaforma e, molto probabilmente, loro stessi usano un iPhone e vogliono goderne appieno.
Dalle impostazioni possiamo chiaramente disattivare le funzioni automatiche come il tracciamento del soggetto o la rotazione del formato. Quest'ultima, in particolare, si attiva quando il telefono rileva un gruppo numeroso disposto in orizzontale, e passa da solo dal formato verticale a quello orizzontale.
Abbiamo provato queste funzioni in ogni condizione di luce e si sono dimostrate molto reattive. Occhio, però, in luoghi molto affollati: basta che qualcuno vi passi molto vicino per innescare involontariamente lo "zoom automatico"dell'inquadratura.
Al momento, questo è l'unico, vero "contro" che abbiamo riscontrato sulla nuova selfie camera.
LE DUE FOTOCAMERE POSTERIORISe la fotocamera frontale è stata stravolta, lo stesso non si può dire per gli altri due sensori posteriori: la fotocamera principale e l'ultra-grandangolare non cambiano in modo sostanziale.
Come già accaduto nel passaggio da iPhone 15 Pro a 16 Pro, i megapixel dell'ultra-grandangolare sono 48MP, ma il sensore rimane delle stesse dimensioni (1/2.55"). Questo significa che, scattando a piena risoluzione, si possono avere dei vantaggi di giorno, ma appena la luce cala, si ottengono scatti paradossalmente peggiori e più rumorosi a causa dei pixel più piccoli.
Più megapixel non significa per forza più qualità, e lo abbiamo già visto con i 200MP dell'S25 Edge, che in notturna fa peggio dei "soli" 48MP dell'iPhone Air, pur avendo un sensore più grande.
La fotocamera principale è basata sempre su un sensore da 48 megapixel, il nuovo Sony IMX904, con dimensioni di 1/1.56". L'apertura focale è di f/1.6, mentre la lunghezza focale è di 26mm, risultando quindi leggermente più "stretta" rispetto ai 24mm dell'iPhone 17 Pro.
La vera, grande differenza tra i modelli base/Air e i Pro, però, è che i primi hanno una distanza minima di messa a fuoco quasi dimezzata. Questo significa che con un iPhone 17 base potete avvicinarvi molto di più a un soggetto senza attivare il fastidioso passaggio automatico all'ultra-grandangolare per l'"effetto macro".
Sui modelli Pro, questo passaggio forzato, specialmente con poca luce, si traduce in un'anteprima di scatto molto più rumorosa, priva di profondità di campo naturale e con una leggera distorsione dei soggetti.
Una cosa importante da segnalare è che la fotocamera principale dell'iPhone rimane stabilizzata direttamente sul sensore (Sensor-shift), a differenza di molti competitor che stabilizzano le lenti. Questo garantisce una stabilità di base più affidabile e, infatti, quando si registra camminando e parlando, iPhone è da sempre il telefono di riferimento.
A contribuire a questa eccellente qualità video c'è anche l'autofocus Dual Pixel PDAF, che non perde un colpo. Sebbene sulla carta smartphone come il Pixel 10 Pro abbiano sistemi di messa a fuoco più complessi, nell'uso pratico ci si rende conto di come l'iPhone sia molto più affidabile, sia con le persone che, soprattutto, con gli oggetti.
Dopo aver testato per anni decine di smartphone, posso dire che l'unico competitor che si avvicina, e per quanto mi riguarda persino supera la qualità video di iPhone, è Vivo con i suoi recenti X200 Pro e X200 Ultra. Samsung è a un ottimo livello, ma un gradino sotto a questi due.
L'ultra-grandangolare, ora da 48 megapixel, è basata su un sensore Sony IMX972 da 1/2.55", con apertura f/2.2 e lunghezza focale di 13mm. Anche qui, però, manca la stabilizzazione ottica (OIS); al momento, l'unico top di gamma a offrirla su questo sensore è il Vivo X200 Ultra.
In ogni caso, a differenza di molti competitor, l'ultra-grandangolare di Apple non ha limitazioni software: può registrare video in 4K a 60fps HDR, proprio come la principale. E, cosa bizzarra, qui troviamo la modalità Cinema in 4K/30fps, che invece sull'iPhone Air è assente.
Ho sentito dire che la giustificazione sia la presenza di una sola fotocamera posteriore sull'Air. Beh, questa scusa non sta in piedi, dal momento che la modalità Cinema è disponibile anche sulla fotocamera frontale, che è la stessa identica per entrambi i modelli. Insomma, su questo iPhone 17 avete una funzione importante in più rispetto al più costoso iPhone Air.
Nel complesso, è impossibile non valutare le foto e i video di questo iPhone 17 come di altissimo livello, adatti al 90% delle persone, che probabilmente non avrebbero altro da chiedere a uno smartphone. Essendo io abituato da sempre ai top di gamma, però, posso notare come l'assenza di un teleobiettivo sia, per me, piuttosto impattante.
È vero che lo zoom digitale 2X, ottenuto con un ritaglio del sensore, aiuta a mantenere un buon livello di dettaglio, ma non sarà mai come un vero zoom ottico. Puoi ritagliare il sensore, sì, ma le lenti rimangono sempre le stesse, con le loro proprietà fisiche.
L'unico modo per avere un vero zoom ottico è, e sarà sempre, avere una terza fotocamera dedicata.
L'ultra-grandangolare, se sapete usarla, è un valore aggiunto che sull'iPhone Air manca. E qui non stiamo neanche a citare l'integrazione con le applicazioni di terze parti e la loro incredibile ricchezza. App come Moment, Pearla, Leica LUX, Halide, Blackmagic Camera, FiLMiC Pro... e potremmo continuare all'infinito.
Io, ad esempio, con Moment registro video in formato LOG, applico una LUT direttamente in fase di registrazione e monitoro i canali audio in tempo reale con le AirPods. Il tutto con un solo click, in un'esperienza "seamless". Per i creator, è difficile, se non impossibile, trovare la stessa immediatezza su Android.
Certo, su Samsung c'è l'ottima modalità "Video Pro", ma è un ago nel pagliaio rispetto alla vastità e alla qualità dell'ecosistema che offre Apple.
IL DISPLAY AMOLEDCome per la selfie camera, Apple ha deciso che anche il display non deve più essere un fattore discriminante. E quindi, ora tutti gli iPhone (escluso il modello "E" più economico) hanno un display OLED con cornici sottili, luminosità elevatissima e ProMotion, ovvero il refresh rate dinamico da 1 a 120Hz.
In pratica, se state pensando di passare da un iPhone 16 Pro a questo iPhone 17 (e vi chiederei il perché), sappiate che qui trovate lo stesso identico pannello dei modelli Pro da 6.3". Stessa luminosità, stessa risoluzione, stesso trattamento antiriflesso... tutto.
L'unica, sottile differenza? L'iPhone 17 Pro dissipa meglio il calore, quindi dovrebbe ridurre meno la luminosità dopo un uso intenso sotto il sole. Detto ciò, questo iPhone 17 si comporta già leggermente meglio di un iPhone 16 Pro, il cui "thermal dimming" era accettabile solo smanettando con le impostazioni di accessibilità.
In ogni caso, trovarsi su un iPhone 17 lo stesso display dei modelli Pro è un vantaggio non da poco. A dirla tutta, è persino migliore di quello del 16 Pro, poiché qui troviamo a protezione il nuovo e più resistente Ceramic Shield 2.
Se invece siete indecisi tra iPhone 17 e iPhone Air, al di là dei 0.2" di differenza, considerate la gestione della luminosità di picco. L'iPhone 17 raggiunge i 1700-1800 nit e riesce a mantenerli per più tempo rispetto all'Air, che invece modula la luminosità più spesso per evitare surriscaldamenti.
Rimangono chiaramente il TrueTone, la risoluzione di 2622x1206 pixel, il formato 19.5:9 e la Dynamic Island, che non ha cambiato dimensioni.
PRESTAZIONI E AUTONOMIAL'Apple A19 è il cuore pulsante del nuovo iPhone 17. Cosa cambia dalla variante Pro? Qui, come sull'Air, abbiamo una GPU a 5 core anziché 6. La struttura della CPU è la stessa (2 core performance + 4 efficiency), ma sul chip Pro la cache L2 raddoppia e la RAM è di 12GB anziché 8GB.
Nella vita reale, tuttavia, è davvero difficile notare una differenza tra un iPhone 17 e un 17 Pro. Per la stragrande maggioranza delle app che usiamo ogni giorno, questi downgrade sono quasi impossibili da percepire.
L'unica situazione in cui l'A19 Pro mostra i muscoli in modo tangibile è nel gaming. Se scaricate titoli graficamente impegnativi da Apple Arcade, quel core in più della GPU fa la differenza. Sulla carta, parliamo di circa 2070 Gigaflopscontro i 2490 Gigaflops della versione Pro.
In conclusione, anche in ambito prestazioni, la differenza tra un iPhone base e un Pro è minima, a meno che non siate videogiocatori incalliti. Una menzione d'onore, però, va al sistema di dissipazione avanzato degli iPhone 17 Pro, con la sua camera di vapore, che è assente sul modello base. Questo non solo migliora le performance sotto stress, ma riduce il calore percepito nell'uso generico, a tutto vantaggio della longevità dei componenti.
Dai nostri test, infatti, emerge che l'iPhone 17 standard è il modello della nuova gamma che scalda di più, persino del sottilissimo iPhone Air, che però è anche quello più "limitato" dal software.
Per fare un esempio banale: ieri sera, tenendo attivo il tracking di un ordine su Glovo, ho raggiunto temperature tali da rendere lo smartphone quasi sgradevole da tenere in mano senza cover. Ripetendo l'operazione con l'iPhone Air, non ho avuto la stessa sensazione. Entrambi, comunque, hanno subito un consumo anomalo della batteria (circa il 20% per due ordini da 30 minuti): il "GlovoBenchmarkTest" è una realtà.
La batteria da 3692mAh è leggermente più capiente di quella della generazione precedente, quanto basta per alimentare le nuove funzioni senza sacrificare l'autonomia. Ci sono infatti diversi nuovi fattori di consumo da considerare: l'Always-On Display a 1Hz, i 120Hz del ProMotion, il pannello più grande e persino l'elaborazione delle foto a 48 megapixel.
In questa situazione, riuscire ad avere la stessa autonomia del modello precedente, se non addirittura qualcosina in più, non è affatto male!
Nelle giornate davvero impegnative, come quelle di una vacanza — con tante foto, video, mappe e display a massima luminosità sotto il sole — una piccola ricarica del 20-30% a metà pomeriggio potrebbe essere necessaria per arrivare a sera in tutta tranquillità.
Come potete vedere dagli screenshot del mio viaggio di ritorno dalle Hawaii, ho sempre avuto bisogno di quel 20-22% di ricarica extra per completare un'intensissima giornata di 18-20 ore di utilizzo.
Fortunatamente, ci sono buone notizie sul fronte della ricarica. Arriva il supporto al nuovo standard "AVS", affiancato da un caricatore dedicato (per ora disponibile solo in America). Con un buon alimentatore di terze parti, siamo comunque riusciti a ottenere il 60% di carica in circa 30 minuti e un ciclo completo in poco meno di 1 ora e 20 minuti.
Migliora nettamente anche il MagSafe che, grazie all'adozione dello standard Qi2, ora permette di ricaricare in modalità wireless fino a 25W.
SCHEDA TECNICA-
Colori: Lavanda, Azzurro Nebbia, Nero, Bianco, Salvia
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Design: Scocca in alluminio, parte frontale in Ceramic Shield 2, vetro posteriore a infusione di colore
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Memoria interna: 256 GB o 512 GB
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Dimensioni e peso: 149,6 × 71,5 × 7,95 mm, 177 g
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Display: Super Retina XDR OLED all-screen da 6,3" (2622 × 1206, 460 ppi), Dynamic Island, Always-on, ProMotion fino a 120 Hz, luminosità massima tipica 1000 nit, HDR 1600, outdoor 3000 nit), contrasto 2.000.000:1
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Resistenza: Rating IP68 (profondità massima di 6 m per 30 min)
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Apple Intelligence: Integrata nelle app e nelle interazioni per una maggiore facilità d'uso, con funzioni avanzate di tutela della privacy.
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Chip: Apple A19 (CPU 6-core con 2 performance e 4 efficiency core; GPU 5-core con acceleratori neurali; Neural Engine 16-core; ray tracing hardware)
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Fotocamere posteriori (sistema a doppia fotocamera Fusion da 48 MP):
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Principale Fusion da 48 MP: (26 mm, ƒ/1.6, OIS su sensore, 100% Focus Pixels, scatti a 24/48 MP)
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Teleobiettivo 2x ottico da 12 MP: (52 mm, ƒ/1.6, OIS su sensore, 100% Focus Pixels)
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Ultra-grandangolo Fusion da 48 MP: (13 mm, ƒ/2.2, 120°, Hybrid Focus Pixels, scatti a 24/48 MP)
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Zoom ottico: 2x in, 2x out, estensione totale 4x
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Zoom digitale: fino a 10x
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Altre funzioni: Photonic Engine, Deep Fusion, Smart HDR 5, ritratti di nuova generazione, foto spaziali, foto macro 48 MP, ecc.
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Registrazione video: Fino a 4K 60 fps in Dolby Vision, Modalità Cinema fino a 4K 30 fps, video spaziali (1080p 30 fps), slow-motion (1080p) a 120/240 fps, ecc.
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Fotocamera frontale: Center Stage da 18 MP (ƒ/1.9, autofocus, Focus Pixels), video 4K Dolby Vision fino a 60 fps, video in slow-motion (1080p) a 120 fps, ecc.
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Batteria e alimentazione:
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Riproduzione video: Fino a 30 ore (streaming fino a 27 ore)
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Ricarica rapida: Fino al 50% in 20 min (con alimentatore da 40W+ USB-C) o 30 min (con alimentatore da 30W+ e MagSafe)
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Ricarica wireless: MagSafe e Qi2 fino a 25W
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Face ID: Riconoscimento del volto tramite la tecnologia TrueDepth; Apple Pay: pagamenti sicuri con Face ID
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Funzioni di sicurezza: SOS emergenze via satellite, rilevamento incidenti,
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Connettività: 5G (sub-6 GHz), Gigabit LTE, Wi-Fi 7 (802.11be), Bluetooth 6, chip Ultra Wideband di 2ª generazione
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Geolocalizzazione: GPS di precisione a doppia frequenza, bussola digitale, Wi-Fi, reti cellulari
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Connettori: USB-C (ricarica, DisplayPort, USB 2)
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Sensori: Face ID, barometro, giroscopio, accelerometro, sensore di prossimità, sensori di luce ambientale
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Scheda SIM: Dual SIM (nano-SIM + eSIM), compatibile con Dual eSIM
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Riproduzione: Audio spaziale, HDR con Dolby Vision/HDR10+/HLG
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Siri più naturale e utile grazie a Apple Intelligence; FaceTime video (anche HD 1080p su 5G/Wi-Fi), FaceTime audio, audio spaziale
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Sistema operativo: iOS 26
iOS 26 è uno dei più grandi cambiamenti affrontati da Apple negli ultimi anni. La grafica è stata totalmente stravolta e nulla è stato lasciato al caso: animazioni, icone, trasparenze, effetti di luce e persino CarPlay seguono ora lo stesso dettame stilistico.
Abbiamo già dibattuto sulle qualità di questo update, nel bene e nel male. Quello che resta, ad oggi, è un'esperienza utente ancora conflittuale. Ci sono animazioni, come quelle in Mappe, che "laggano" (non è lo smartphone, ma proprio il movimento della scheda con trasparenza). Alcuni toggle sono ancora affetti da bug, come quello nel menù batteria.
A volte anche l'IA Visiva, attivata tenendo premuto il tasto "Camera Control", va in crisi: la schermata rimane nera, con le icone dell'interfaccia che "flickerano".
Alcune animazioni in Apple Mappe vanno a scatti sporadicamente, dopo un po' di navigazione.
Continuo a sostenere che questo update sia stato rilasciato in fretta. Forse perché lo sviluppo dell'IA è in una fase di stallo (in attesa che Siri venga "sbloccata") e serviva qualcosa che spostasse l'attenzione. Non a caso, durante l'ultimo keynote si è parlato quasi solo di hardware, lasciando il software ai margini.
iOS 26 è stato l'aggiornamento più discusso di sempre, ma questa volta le critiche sono fondate: l'effetto di trasparenza cambia continuamente e non è coerente tra le varie app e i sottomenù. E i bug, come quelli che vi ho citato, ci sono e possono essere frustranti.
Quando si tira giù la tendina delle notifiche, ad esempio, si nota un cambio di sfondo "brutale", con un'animazione "fading vecchia scuola" che stona con il resto. È un peccato, perché questi difetti rovinano l'ottimo lavoro fatto su altri dettagli, come la trasparenza dei tasti multimediali che si adatta al contenuto in riproduzione. Anche la nuova app Fotocamera, pur essendo minimalista ed eccezionale, soffre di animazioni a bassi fps quando si passa da una modalità all'altra.
Certo, iOS continua ad avere tutti i suoi vantaggi, come i biglietti aerei che compaiono automaticamente in aeroporto, Mappe che impara le nostre abitudini o l'auto che viene parcheggiata in automatico. Apple One Family rimane un abbonamento dal valore inestimabile.
Ma ora più che mai, Apple deve lavorare duramente sulla stabilità di iOS 26, perché a oggi, troppo spesso, si ha ancora la percezione di trovarsi dentro una versione beta.
Lato intelligenza artificiale, ad oggi sull'iPhone non c'è molto, ma, almeno in Europa, non c'è neanche molto meno di quanto offra un Google Pixel. Se l'IA on-device di Apple non convince, si possono tranquillamente usare l'app di Gemini (con Gemini Live) o Perplexity. Le funzioni di fotoritocco AI? Basta usare Google Foto. Insomma, è vero che Apple Intelligence aggiunge poco, ma è anche vero che le funzioni generiche di IA di Android sono facilmente replicabili qui tramite app.
Senza una "Siri 2.0", non ci saranno veri cambiamenti da qui al 2026. Se cercate qualcosa di più, forse è meglio attendere i futuri Galaxy S26, con la loro "IA Dinamica" che promette di essere più "agentica" e di funzionare maggiormente in locale, proprio come voleva fare Apple.
Tutti i top di gamma Android del 2026, ve lo anticipiamo, sfrutteranno l'IA per potenziare lo zoom fino a 100X, come visto sui Pixel 10. Avere una funzione offline così utile e concreta anche su iPhone sarebbe comodo e aiuterebbe a spostare l'attenzione dalle attuali mancanze di Siri a qualcosa di semplice ma efficace.
RICEZIONE, CONNETTIVITA' E VIBRAZIONEDegli speaker stereo abbiamo accennato la loro ottima qualità, ma non possiamo non fare lo stesso per il chip N1 proprietario che qui affianca il modem di Qualcomm per offrire una ottima connettività. WiFi e Bluetooth 6.0 sono diventati uno standard per i nuovi iPhone. Lo stesso possiamo dire per i microfoni e la vibrazione che non hanno alcuna discriminante dai modelli top e garantiscono il meglio del meglio della qualità. Come telefono insomma parliamo di un ottimo telefono.
CONCLUSIONI E PREZZOArrivando alle conclusioni, possiamo affermare con certezza che questo è "l'iPhone da comprare, per tutti", come si dice dal giorno della presentazione. Escludendo i capricci personali, come il volere il design del Pro o l'esclusività dell'Air, l'iPhone 17 base offre quasi le stesse cose a un prezzo nettamente inferiore.
Certo, a scavare a fondo, ma neanche troppo, si notano le rinunce: la porta USB-C 2.0, una GPU leggermente meno potente, una peggiore dissipazione del calore, l'assenza del teleobiettivo e una ricarica un po' più lenta. Ma sono differenze davvero importanti?
Se non siete dei "creator", probabilmente no. Molto probabilmente, trasferirete i file con AirDrop, non userete lo smartphone per sessioni di gaming estremo e non sentirete la mancanza di un teleobiettivo. Per la stragrande maggioranza degli utenti, questo iPhone 17 ha tutto ciò che serve, e lo fa magnificamente.
Il software però va chiaramente migliorato ed ottimizzato.
Le mancanze rispetto al modello Pro non sono funzioni inutili, ma probabilmente superflue per la maggior parte degli utenti, che non le sfrutterebbero. Per chi ha quelle necessità, d'altronde, esiste l'iPhone 17 Pro, ma per avere quei "plus" bisogna spendere quasi 400 euro in più.
Grazie al taglio di memoria da 256GB al prezzo del vecchio 128GB, a un display da Pro, a un SoC potentissimo e a una selfie camera identica agli altri, questo iPhone 17 è, a tutti gli effetti, "l'iPhone base più Pro di sempre".
E attenzione ai futuri cali di prezzo. I precedenti iPhone base si sono spesso avvicinati ai 600 euro dopo qualche mese. Pensare a questo iPhone 17 a un prezzo simile significa che la concorrenza Android dovrà stare davvero molto attenta. Un eventuale Xiaomi 17 a 1000 euro, quando questo iPhone sarà già a 700 nel 2026, faticherà a trovare un suo mercato. Lo stesso vale per un futuro S26 base, se non verrà migliorato in modo significativo.
Il primo rivale che l'iPhone 17 si trova sulla sua strada è il Google Pixel 10, ma ad oggi non c'è quasi partita. Il Pixel costa quasi quanto l'iPhone, ma per integrare il teleobiettivo ha fotocamere principali e ultra-grandangolari nettamente peggiori. Anche su prestazioni, vetro e in parte display, materiali e velocità di ricarica, l'iPhone 17 è superiore. E per quanto riguarda l'IA, almeno in Europa, le funzioni del Pixel sono replicabili tramite app su iPhone, quindi non c'è un vero vincitore.
Come è successo con i MacBook, che oggi sono i portatili con il miglior rapporto qualità/prezzo, anche gli iPhone stanno entrando nel loro "prime": quella fase in cui il loro valore è più che onesto. Certo, quasi 1000 euro non sono pochi, ma le alternative Android sono diventate così costose che i prezzi si sono allineati, se non addirittura superati, facendo sembrare l'iPhone quasi la scelta più economica, almeno a listino.
Chiaramente, qui non troverete coupon, bundle o supervalutazioni dell'usato. Apple non ne ha bisogno e vuole mantenere il suo status "elitario". Sono gli unici in grado di vendere "a prescindere", e le nostre statistiche di vendita lo confermano ogni mese.
Android 01 Ott
DISPLAY MIGLIORATO E CON 120HZ DI REFRESH RATE VETRO ANCORA PIU' RESISTENTE CHIP N1 PROPRIETARIO PER LA CONNETTIVITA' FOTOCAMERE LEGGERMENTE MIGLIORATE AUTONOMIA SIMILE O POCO MIGLIORE 256GB AL PREZZO DEI 128GB DI IPHONE 16 SPEAKER STEREO OTTIMI OTTIMA ERGONOMIA E PESO NON ECCESSIVO APPLE A19 CONSUMA POCO MA POTENTE QUASI COME UN PRO ANCORA TYPE-C 2.0 MANCA UN TELEOBIETTIVO ZOOM IO26 NECESSITA DI OTTIMIZZAZIONE APPLE INTELLIGENCE POCO IMPATTANTE VIDEO