Recensione Legion Go S, una handheld promettente, ma Windows resta inadatto!

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HDblog.it May 17, 2025 · 12 mins read
Recensione Legion Go S, una handheld promettente, ma Windows resta inadatto!
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Con Legion Go S, Lenovo tenta di consolidare la propria presenza nel competitivo mercato delle handheld da gaming, proponendo una versione compatta e più accessibile della sua prima Legion Go. Presentata al CES 2025, questa nuova console portatile mira a un pubblico ampio, ma conserva ambizioni da prodotto premium. Disponibile sia in configurazione Windows 11 che, prossimamente, SteamOS, è chiaro fin da subito che il sistema operativo sarà il vero ago della bilancia. Vediamo però con più calma quali sono i suoi punti di forza e cosa invece si può e si deve migliorare.

DESIGN E COSTRUZIONE

Con Legion Go S, Lenovo compie un passo indietro – e lo fa volutamente. Dopo l’esperimento con la Legion Go originale, dotata di controller staccabili in stile Nintendo Switch, l’azienda opta qui per una soluzione più tradizionale e collaudata: un corpo unico, compatto, robusto. Da qui anche la desinenza "S", che indica un prodotto più compatto e leggero rispetto al modello precedente e top di gamma.

Il risultato è un dispositivo più vicino, esteticamente e concettualmente, a ROG Ally e Steam Deck. La scocca, interamente in plastica ma con una finitura di ottima qualità, restituisce una sensazione di solidità e precisione costruttiva che sorprende per un prodotto che si posiziona nella fascia media di questo mercato (almeno nelle intenzioni).

Le dimensioni – 299 x 127,6 x 22,6 mm – e il peso – 730 grammi – non fanno gridare al miracolo in termini di portabilità. Alcuni competitor diretti come proprio Steam Deck OLED e ROG Ally sono infatti un pochino più leggeri, ma rispetto a Legion Go siamo su un livello di portabilità ed ergonomia molto superiore. Oltre a questo, Lenovo ha lavorato molto bene sull’equilibrio dei pesi e la distribuzione delle masse, creando un dispositivo che, pur non essendo leggerissimo, si impugna bene e affatica pochissimo anche dopo lunghe sessioni. Sembra una considerazione banale ma per un prodotto pensato per essere utilizzato in mobilità, quando non sempre si possono alleggerire le braccia appoggiandole, questa caratteristica è assolutamente fondamentale.

Il lavoro sull’ergonomia è evidente: gli angoli arrotondati, le superfici curve e i grilletti regolabili rendono l’esperienza di gioco più customizzabile, specialmente nei titoli che richiedono reattività. Le due leve meccaniche sul retro per modificare la corsa di L2 e R2 sono una chicca mutuata dai controller pro, e anche i due tasti extra posteriori possono essere utili nei giochi competitivi o nei giochi in cui risultano mappabili.

L'unico elemento che stona in termini di ergonomia, è il touchpad: posizionato sotto l’analogico destro, è troppo piccolo nelle dimensioni per poter essere utilizzato agilmente. Funziona eh, non fraintendiamoci, ma sembra essere più un contentino che uno strumento realmente utile, soprattutto in un contesto in cui il touchscreen da 8" risulta molto più efficace e preciso per navigare l’interfaccia di Windows; che resta comunque touch-fobico, ma di questo parleremo tra poco.

Chiude il comparto estetico la presenza di anelli LED RGB attorno agli stick analogici, disattivabili via software, e le due colorazioni disponibili: Glacier White e la più elegante e particolare Nebula Nocturne, quest’ultima prevista solo per la versione con SteamOS.

DISPLAY AL TOP

Se c’è un’area in cui la Legion Go S riesce a competere senza timori anche con dispositivi più costosi, è quella del display. Lenovo ha scelto per questa handheld un pannello LCD IPS da 8 pollici in formato 16:10, con risoluzione 1920 x 1200 pixel e refresh rate fino a 120 Hz, supportato da VRR (Variable Refresh Rate).

Una scelta tecnica che, pur non puntando sul glamour degli OLED, si rivela estremamente funzionale per il target a cui si rivolge il prodotto. Il pannello offre colori vividi, una buona resa cromatica (copertura del 100% sRGB), angoli di visione stabili e una luminosità massima di 500 nit. Quest’ultimo è un valore molto buono per un display portatile, anche se – va detto – l’usabilità all’aperto sotto luce diretta resta limitata.

Nel confronto con le dirette rivali, la Legion Go S si ritaglia un vantaggio interessante. Rispetto alla Steam Deck OLED, il pannello è più ampio (8” contro 7,4”) e più definito (1920x1200 contro 1280x800), ma perde inevitabilmente in contrasto e profondità dei neri. Mentre nel confronto con ROG Ally, con il suo 7” FHD a 120 Hz, vince in ampiezza e mantiene la stessa fluidità, pur essendo entrambi dei classici LCD.

Il vero punto di forza del display Lenovo è proprio il bilanciamento generale: dimensioni generose, alta risoluzione e frequenza di aggiornamento elevata lavorano insieme per offrire un’esperienza visiva fluida e coinvolgente, tanto nel gaming quanto nella fruizione di contenuti multimediali.

Un dettaglio spesso trascurato, ma che merita attenzione, è come il display si comporta in modalità desktop. L’interfaccia di Windows 11, non ottimizzata per schermi piccoli e input ibridi, diventa più gestibile proprio grazie alla risoluzione e al formato 16:10. La maggiore densità di pixel (circa 283 PPI) rende testi e interfacce ben leggibili, e il touchscreen capacitivo aiuta dove mouse e touchpad non arrivano.

Un’altra funzione degna di nota è la possibilità di cambiare risoluzione al volo dal menu rapido di Legion Space. È possibile scalare il rendering fino a 1280x800 o 1280x720, utile per i giochi più pesanti. Questo scaling è gestito in modo intelligente e contribuisce a mantenere discreti livelli di performance senza compromettere eccessivamente la qualità dell’immagine.

HARDWARE E PRESTAZIONI

La Lenovo Legion Go S è la prima console sul mercato a integrare il nuovo processore AMD Ryzen Z2 Go, un’APU costruita appositamente per il segmento handheld, con un’architettura Zen 3+ a 4 core e 8 thread, abbinata a una GPU integrata Radeon 680M (RDNA2) con 12 Compute Unit attive. In teoria, un setup di tutto rispetto per la fascia media. In pratica? Diciamo che è necessario aver chiari alcuni elementi per potersi gustare un'esperienza soddisfacente.

Specifiche tecniche principali

  • CPU: AMD Ryzen Z2 Go – Zen 3+, 4c/8t, fino a 4,3 GHz
  • GPU: Radeon 680M (RDNA2, 12 CU)
  • RAM: 16 o 32 GB LPDDR5X (a 6400 MHz, più lenta rispetto ad Ally X)
  • Storage: SSD PCIe 512 GB o 1 TB (formato M.2 2230)
  • Batteria: 55,5 Wh
  • Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3, 2x USB4, microSD

La nostra configurazione è quella da 16 GB di RAM ma ovviamente quella da 32 GB di RAM è sicuramente più interessante, anche se la necessità di condividere la memoria con la GPU limita un pochino i vantaggi reali in ambito gaming. L’utente può anche assegnare manualmente più memoria video, rispetto a quella dedicate di default, tramite BIOS (ad esempio 8 GB), ma è un’operazione non alla portata di tutti, e soprattutto non documentata ufficialmente da Lenovo.

Detto ciò quindi come si comporta quando la mettiamo alla prova in quello che dovrebbe essere il suo ambito, ovvero il gaming? Allora, per dare un giudizio corretto e coerente dobbiamo dividerlo in due parti. La prima è quella che riguarda i benchmark sintetici e i titoli AAA più recenti. In questi due scenari d'uso, è inutile girarci intorno, Legion Go S nella versione Windows ha prestazioni che sono risultate inferiori rispetto alla concorrenza.

Per fare un esempio un testo come 3D Mark Time Spy rileva un punteggio di poco meno di 2200 punti, contro gli oltre 2700 di Legion Go e i 3300 di ROG Ally X. Una differenza che è dovuta sicuramente al SoC meno potente e ottimizzato rispetto allo Z1 Extreme, ma anche e soprattutto alla base software su cui gira il tutto, ovvero Windows 11.

Se guardiamo ai giochi la situazione è leggermente migliore ma, come anticipato, rimane un dispositivo che con i titoli più recenti fatica a dare il meglio di se. Cyberpunk 2077 gira in 720p con FSR su Prestazioni a circa 40 fps, Indiana Jones non tocca quasi mai i 30 fps, nemmeno con dettagli e risoluzione al minimo, e Horizon Forbidden West gira con prestazioni ancora più basse.

Ma vi dicevo che il giudizio va diviso in due parti perchè se invece parliamo di Indie o retrogaming la situazione cambia in maniera radicale. Con titoli meno recenti e più semplici dal punto di vista della grafica, infatti, Legion Go S permette di avere una fluidità eccellente e di godere a pieno di questi giochi grazie a tutte le caratteristiche di ergonomia e alla qualità del display che ho già commentato sopra. E questo è il motivo per cui vi dicevo che per esser sicuri di non rimanere delusi occorre prima chiarire alcuni paletti. Se volete una handheld che vi permetta di giocare ai titoli AAA vi conviene virare sulla Legion Go o aspettare la nuova Legion Go 2, se invece sapete già che la utilizzerete principalmente per titoli meno complessi questa Legion Go S ha sicuramente le sue carte da giocarsi.

Ma in tutto questo, la colpa è solo dello Z2 Go? No, assolutamente, e anzi, da alcune prove che ho fatto pare che la colpa sia più di Windows 11 che della piattaforma. Installando Bazzite le prestazioni migliorano infatti sensibilmente, al punto che i titoli citati sopra mostrano prestazioni che sono anche il 30% superiori rispetto a quando girano su Windows 11. Sappiamo che il sistema operativo Microsoft sia tutto meno che ottimizzato per i giochi, e in una macchina di questo tipo e con questo hardware i limiti vengono subito al pettine.

AUTONOMIA E GESTIONE TERMICA

Tra le caratteristiche principali di una console portatile non può non esserci una buona autonomia e una gestione termica efficiente. In questo senso, la Legion Go S si presenta con specifiche interessanti, ma i risultati reali rivelano una situazione tutto sommato discreta: eccellente sotto il profilo termico e acustico, ma solo nella media per quanto riguarda l’autonomia.

Lenovo ha infatti dotato Legion Go S di una batteria da 55,5 wattora, la stessa capacità della Legion Go originale. Sulla carta è una batteria generosa per un dispositivo portatile, ma i risultati sono ancora condizionati dalla scarsa efficienza energetica del processore Z2 Go e, soprattutto, dalla scarsa ottimizzazione in relazione al sistema operativo.

Traducendo queste parole in dati concreti si parla di poco più di un'ora e mezza di utilizzo in modalità Prestazioni, e fino a 3,5 ore con in modalità bilanciata con i titoli meno impegnativi. Se poi la utilizziamo per consumare contenuti multimediali in locale facendo attenzione alla luminosità dello schermo, ecco che si può arrivare anche a 5-6 ore di utilizzo.

Un altro lato positivo è la presenza della ricarica rapida a 65W via USB-C. In circa 90 minuti si riesce a riportare la batteria dallo 0 al 100%, rendendo meno problematiche le sessioni spezzettate. Inoltre, la possibilità di caricare la console durante l’uso, collegandola a una dock o a un powerbank potente, offre una certa flessibilità; anche se a questo proposito sarebbe stata gradita una USB-C nella parte inferiore della console.

La gestione delle temperature è uno dei punti di forza della Legion Go S. Anche sotto stress, la console mantiene un comportamento estremamente silenzioso, con la ventola che non raggiunge mai livelli fastidiosi. Questa efficienza è merito di un sistema di raffreddamento ben progettato, supportato da una griglia ampia sul retro e un flusso d’aria efficace. È possibile giocare in ambienti silenziosi senza essere disturbati, il che aumenta notevolmente la qualità percepita della macchina

LEGION SPACE

Per mitigare le difficoltà legate alla presenza di Windows 11, Lenovo ha sviluppato Legion Space, un’app proprietaria che funge da hub centrale per il gaming. Il concetto è simile a quello di Armoury Crate su ROG Ally: raccogliere tutti i giochi e le impostazioni hardware in un’unica interfaccia. Grazie a questa interfaccia proprietaria è possibile accedere più rapidamente ai vari launcher installati, gestire i diversi profili energetici, raggiungere scorciatoie per funzioni come il cambio di risoluzione, e avere informazioni in tempo reale a schermo come le temperature, gli FPS e l'occupazione di CPU e GPU.

Legion Space è, in sintesi, una toppa intelligente su un sistema operativo non pensato per giocare, ma non riesce a mascherare del tutto l’inadeguatezza dell’ambiente Windows su un display da 8” senza mouse o tastiera. Ma tutto cambia nel momento in cui si guarda al futuro: Lenovo ha già annunciato che arriverà una versione di Legion Go S con SteamOS preinstallato, prevista nella seconda metà del 2025. Sarà la prima console non prodotta da Valve a supportare nativamente il sistema operativo di Steam Deck e come già visto grazie a Bazzite, promette prestazioni maggiori conservando tutto il buono che c'è in questa Legion Go S.

CONSIDERAZIONI

La Lenovo Legion Go S è un dispositivo che si muove in equilibrio su un sottile filo sospeso tra ambizione e compromesso. Un prodotto pensato con assoluta cura dal punto di vista hardware, ma reso zoppicante dall’ambiente software in cui si trova costretto a operare. La qualità costruttiva è eccellente, l’ergonomia è tra le migliori mai viste su una handheld, lo schermo è spettacolare per la sua categoria e le opzioni di personalizzazione (come i trigger regolabili e i LED RGB) ne fanno una macchina moderna e attenta ai dettagli. Ma basta accenderla e immergersi in Windows 11 per rendersi conto che l’esperienza complessiva è più vicina a un mini PC complicato che a una console “plug & play”.

Il prezzo è di 629 euro per la configurazione base e 799 euro per quella da 32 GB, cifre che la pongono in diretta competizione con Steam Deck OLED e ROG Ally, con un posizionamento che quindi, se fosse supportato da prestazioni adeguate, sarebbe anche corretto. Allo stato attuale, invece, rende la Legion Go S un da consigliare ad un pubblico ben preciso. Parlo degli appassionati di indie e/o retrogaming che vogliono un prodotto eccellente in termini di ergonomia, display e periferiche, oppure di chi è attratto dalle ottime caratteristiche di costruzione e ha le competenze per installare Steam OS o Bazzite bypassando la principale fonte di problemi di questa console: Windows 11.