Recensione Nothing Ear (3): ora si parla (anche) tramite la custodia con i SuperMic

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HDblog.it Sep 18, 2025 · 8 mins read
Recensione Nothing Ear (3): ora si parla (anche) tramite la custodia con i SuperMic
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Ho passato una settimana in compagnia delle Nothing Ear (3) e posso affermarlo: Nothing è tornata a fare ciò che sa davvero far bene. Le sue cuffie sono sempre state un successo, e sebbene per molti questa possa sembrare la terza generazione, in realtà è la quarta.

L'anno scorso, infatti, erano uscite le "Nothing Ear", dopo le Ear (1) e le Ear (2): l'azienda londinese aveva deciso di abbandonare i numeri, generando non poca confusione e facendo apparire quel modello quasi come una riedizione del primo.

Per fortuna, in questo 2025 si è tornati sui propri passi, proponendo di nuovo una numerazione chiara.

Alta definizione 29 Lug

Accessori 22 Mar

Alta definizione 19 Apr

Android 22 Apr

Le Nothing Ear (3) sono un ritorno sui giusti binari dopo un periodo di scelte discusse, come il confusionario Phone (3), molto divisivo e costoso. Qui si torna a parlare di prodotti adatti a tutti e che puntano ai vertici della categoria, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo.

Rimangono tutti i vantaggi dei modelli precedenti, ma ora migliora la qualità del suono, si aggiunge un sensore a conduzione ossea per chiamate più nitide e l'ANC adattivo è ancora più rapido. Ma soprattutto, cambia il case, che ora è in gran parte composto da alluminio e non più da fragile plastica.

Non solo, perché sul case ora troviamo un pulsante "TALK", un enorme LED verde e ben due microfoni. A cosa servono? Ve lo racconto tra poco.

Il prezzo? 179 euro. Trenta in più della generazione precedente, ma, come vedremo, ampiamente giustificati.

IL CASE ORA ATTIVA I SUPER MICROFONI

Un "limite" degli auricolari true wireless è che i loro case, spesso ingombranti, hanno la sola funzione di trasporto e ricarica. Fine. Nothing cerca di rompere questo stallo, integrando nuove funzioni intelligenti proprio nel case.

Il tasto "TALK", infatti, serve ad attivare i due microfoni presenti sulla custodia, dando vita a una nuova funzione chiamata "Super Mic".

Siete nel traffico urbano durante una chiamata importante e il vostro interlocutore non riesce a sentirvi? Basterà premere il tasto "TALK", avvicinare il case alla bocca e parlare: avrete in pratica un microfono "professionale" esterno, sempre a portata di mano, capace di isolare la vostra voce in modo eccezionale.

QUALCHE LIMITE.. CON ANDROID!

Durante i nostri test abbiamo usato le Nothing Ear (3) e l'app Nothing X sia con un iPhone 16 Pro che con un Pixel 9 Pro. Usando un Nothing Phone di ultima generazione, avremmo avuto una funzione esclusiva: poter inviare note vocali direttamente all'Essential Space, la nuova dashboard AI di Nothing.

Ci siamo però concentrati sul capire quali app supportassero la funzione "Super Mic", e la verità è che su Android l'esperienza, al momento, è molto più casuale e limitata. Con iPhone, invece, siamo riusciti a sfruttarla in quasi ogni app, da Telegram e WhatsApp fino a social come Threads. Persino l'app "Memo Vocali" di sistema permette il cambio di microfono senza alcun problema: un'integrazione già quasi perfetta.

Su Android, purtroppo, è tutto in mano agli sviluppatori di terze parti. Il consiglio è quindi di provare con le vostre app preferite per vedere se i "Super Mic" vengono riconosciuti (o di chiederci nei commenti e testeremo per voi!).

IL SUPERMIC FUNZIONA GIA' NELLE APP TERZE SU IPHONE (ma è migliorabile)

SE IL SUPER MIC FOSSE INTEGRATO NELLE AIRPODS..

Sui social assisteremmo ad una vagonata di influecer che ci parlano impugnando il case dei loro auricolari. La qualità audio, infatti, non è molto distante da quella di un microfono wireless dedicato di Rode o DJI. C'è da dire, però, che il funzionamento è un po' particolare: per ottenere il massimo risultato, viene richiesto che il microfono sia molto vicino alla bocca. Questo rende la voce calda e pulita, ma quando si pronunciano lettere come la "P" o la "T", il risultato può essere leggermente fastidioso, con un leggero effetto "pop".

Sicuramente i futuri aggiornamenti software miglioreranno questo aspetto, ma in ogni caso la cancellazione dei rumori di fondo è a dir poco divina.

Brava Nothing per questa pensata. È una funzione che non fa rinunciare a nulla, consuma un'inezia di batteria in più e, all'occorrenza, può salvarci da tutte quelle chiamate altrimenti impossibili da gestire con i normali microfoni degli auricolari.

DESIGN CHE VINCE NON SI CAMBIA

Per il resto, le Nothing Ear (3) rimangono molto ancorate al design iconico dei modelli precedenti, basato sulla trasparenza. La grande novità, però, è nella struttura principale del case, che ora non è più in plastica ma in alluminio. Su Reddit, infatti, molti utenti avevano criticato la plastica del modello precedente, giudicandola "scadente" e poco resistente alle cadute.

Con l'alluminio ora dovremmo avere una resistenza decisamente migliore. Attenzione però: elementi come il coperchio trasparente rimangono in plastica e, quindi, preparatevi a dover sopportare, con il tempo, molti micrograffi superficiali. Le mie Nothing Ear (2024), dopo un anno di utilizzo, sono un vero e proprio "campo di battaglia".

Il coperchio trasparente e la sua cerniera sono ottimi, come nel modello precedente. I magneti che tengono chiuso il tutto sono solidi, ma non oppongono troppa resistenza. Gli auricolari rimangono parzialmente sollevati all'interno del case, una grande comodità che rende l'estrazione un processo molto semplice, fattibile anche con una sola mano.

Ecco qualche dato tecnico riassuntivo:

  • Peso del case: 61 grammi (ora in alluminio).

  • Peso di un auricolare: 5.2 grammi.

  • Batteria del case: 500mAh.

  • Batteria di un auricolare: 55mAh.

  • Ricarica via cavo (0-100%): 70 minuti.

  • Ricarica wireless (0-100%): 120 minuti.

INDOSSABILITA' E GESTURE

Nothing ha leggermente modernizzato il design degli auricolari, che ora dovrebbero adattarsi meglio a più tipologie di padiglione auricolare. Onestamente, non ho notato grandi differenze, ma per me erano già tra i più comodi in assoluto, anche durante lo sport.

La vera novità è all'interno, dove troviamo una nuova antenna metallica (MIM) super sottile da 0.35 mm. Questa innovazione permette di ottenere:

  • Un TRP (efficienza di trasmissione) aumentato del 15%.

  • Un TIS (capacità di mantenere l'audio pulito) aumentato del 20%.

  • Una resistenza alle interferenze migliorata del 35%, per una connessione più stabile.

Un piccolo tocco di classe: l'antenna all'interno dell'auricolare destro presenta un pallino rosso, mentre quella del sinistro ne ha uno bianco, per renderli immediatamente riconoscibili.

Per le gesture, facciamo sempre affidamento ai "pizzichi" sullo stelo, un sistema ereditato dalla generazione precedente che permette di attivare l'assistente vocale, regolare il volume o controllare la riproduzione musicale.

Tutti i comandi sono totalmente personalizzabili tramite l'app Nothing X, che si conferma anche quest'anno una garanzia di stabilità e ricchezza di funzioni, come approfondiremo tra poco.

MIGLIORIE AUDIO E APPLICAZIONE TOP

Le Nothing Ear (3) migliorano anche l'ascolto, grazie a un nuovo driver da 12 mm con un'area radiante più ampia del 20%. I dati tecnici parlano di un incremento dei bassi di 4-6 dB, alti più brillanti di 4 dB e una distorsione ridotta allo 0.2% (contro lo 0.6% del modello precedente). Il diaframma del driver è stato reso più flessibile ai bordi (per bassi più profondi) e più rigido al centro (per alti più cristallini).

Dati tecnici a parte, il risultato alle orecchie è semplice: sono due auricolari che suonano dannatamente bene. Come sempre, il "trucco" per ottenere il massimo è sfruttare il formidabile equalizzatore avanzato che Nothing mette a disposizione.

E se non siete audiofili, nessun problema: basta andare su Reddit, fare uno screenshot a un preset consigliato, aprirlo dall'app Nothing X e questo verrà importato automaticamente. Geniale.

179 EURO SONO TANTI O POCHI?

Questa è una domanda alla quale solo voi potete rispondere. Se per voi gli auricolari true wireless sono un accessorio importante, se li usate ogni giorno e per voi è essenziale avere dei buoni microfoni, allora la risposta è sì. Se il nuovo "Super Mic" può essere una genialata per le vostre chiamate o un ottimo microfono di backup per i vostri video, e se apprezzate il sistema di condivisione dei preset dell'equalizzatore... in tutti questi casi, ha assolutamente senso spendere 30 euro in più del modello precedente e acquistare le Nothing Ear (3) a 179 euro.

Molti rivali diretti costano di più. L'ANC, pur non essendo il migliore in assoluto, è di ottimo livello e il nuovo sistema adattivo funziona benissimo. La batteria è più che accettabile e il design è unico. Se poi, ad esempio, vi allenate in palestra lasciando il telefono in un angolo, la nuova antenna vi salverà da continue disconnessioni.

Per chi, invece, ne fa un utilizzo più sporadico, ha sempre senso considerare le CMF Buds 2 Pro. Anche loro offrono un case con una funzione extra (la rotellina cliccabile) e un'ottima esperienza generale... ma a circa 50 euro.

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