Recensione One Plus Nord 5, convince anche senza strafare!

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HDblog.it Jul 18, 2025 · 18 mins read
Recensione One Plus Nord 5, convince anche senza strafare!
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Ho provato il nuovo OnePlus Nord 5 per una decina di giorni, dopo aver usato per mesi smartphone ben più costosi, e la sensazione è stata chiara fin da subito: quando parliamo di fascia media è sempre più raro trovarsi di fronte a grosse rinunce o compromessi. Con questo Nord 5, OnePlus riesce di nuovo a dimostrare che si può offrire un’esperienza quasi da top di gamma a un prezzo che resta accessibile, senza rinunciare a prestazioni, autonomia e un design curato. Certo i limiti ci sono, altrimenti non avrebbe davvero più senso acquistare prodotti da 1000 euro e più, ma il confine è sempre più sfumato e la realtà dei fatti è che il tempo passato con Nord 5 non mi ha fatto quasi mai pesare l'assenza di un prodotto di fascia alta. Ora però vi racconto tutto con calma, restate sintonizzati.

INDICEDESIGN E COSTRUZIONE

Chi ha seguito l’evoluzione della linea Nord di OnePlus avrà probabilmente apprezzato la proposta estetica del Nord 4, un dispositivo che si era distinto con un approccio audace, perfino un po’ nostalgico: telaio unibody interamente in metallo con una doppia finitura lucida/opaca molto distintiva, un richiamo agli anni in cui l’hardware era più "tangibile", più industriale. Con il Nord 5, però, OnePlus ha deciso di abbandonare quella via, scegliendo una strada più mainstream, meno rischiosa, comunque elegante, ma anche meno distintiva.

Il nuovo Nord 5 adotta infatti un frame in policarbonato con retro in vetro satinato; una scelta che potrebbe deludere chi cercava materiali più nobili, ma che si rivela sorprendentemente efficace al tatto. La lavorazione del frame è così curata che in mano sembra alluminio, tanto che anche dopo giorni d’uso si fatica a credere che non lo sia. Il peso si attesta sui 211 grammi, che non sono pochi ma sono ben distribuiti lungo un corpo da 8,1 mm di spessore: solido, rassicurante, forse un po’ imponente per chi ha mani più piccole, ma in generale comodo da usare anche per diversi minuti consecutivamente.

77.04 x 163.41 x 8.1 mm
6.83 pollici - 2800x1272 px 76.02 x 163.58 x 8.17 mm
6.77 pollici - 2392x1080 px 75 x 162.6 x 8 mm
6.74 pollici - 2772x1240 px

Un'estetica che non cerca sicuramente l’originalità. Il modulo fotografico ha un layout che ricorda molto da vicino quello del Galaxy S25, le linee laterali sono piatte come su un iPhone: nel complesso il look sembra rifarsi a riferimenti ben noti nel panorama smartphone. OnePlus non si vergogna di ispirarsi ma, al contrario di altri, lo fa bene: il risultato è elegante, pulito, con una cura nei dettagli che conferma la maturità del brand. Le tre colorazioni disponibili puntano a gusti diversi: Dry Ice è un azzurro moderno e fresco, Phantom Grey vira su toni più classici e professionali, mentre Marble Sands è la proposta più originale, con un effetto cangiante che cambia colore a seconda del modo in cui la luce si riflette sulla scocca.

Ma una delle novità più discusse è sicuramente la scomparsa dell’iconico Alert Slider, rimpiazzato dal nuovo Plus Key. Si tratta di un tasto multifunzione che richiama concettualmente l’Action Button introdotto da Apple: di default permette di cambiare rapidamente tra modalità silenziosa, vibrazione e suoneria, ma può anche essere personalizzato per attivare la fotocamera, la torcia o l'AI di Plus Mind. La perdita del cursore fisico si fa sentire, soprattutto per chi, come me, l’ha sempre apprezzato per la sua immediatezza tattile. Ma il Plus Key, anche senza richiamare alla mente nostalgici ricordi, risulta più versatile e meno soggetto a usura meccanica. E, va detto, è posizionato in modo intelligente, abbastanza facile da raggiungere ma non troppo da essere schiacciato involontariamente.

Sicuramente da apprezzare la presenza della tecnologia Acqua Touch, che permette l'utilizzo del display anche in presenza di gocce d'acqua. Un display che integra anche un sensore per il riconoscimento delle impronte molto rapido e preciso. Peccato solo per il posizionamento, a mio modo di vedere un pochino troppo basso, che vi costringerà spesso a cambiare la posizione dell'impugnatura per raggiungerlo con il pollice.

Infine, non manca una gradita certificazione IP65 contro polvere e schizzi, una conferma importante per chi cerca un minimo di resistenza agli imprevisti quotidiani, anche se non si tratta certo di una protezione completa contro immersioni o usi estremi. In definitiva parliamo di un prodotto che, secondo me, fa un piccolo passo indietro in termini di originalità rispetto al suo predecessore, ma compensa con una costruzione impeccabile, una presenza estetica sobria ma di classe e un’ergonomia che convince fin dai primi minuti. È sicuramente meno impattante a prima vista, ma molto più maturo e bilanciato nell’uso quotidiano; lo apprezzerete sempre più con il passare del tempo.

DISPLAY

Il display è senza dubbio uno degli elementi più riusciti di questo OnePlus Nord 5, e non solo perché è tecnicamente superiore a quello del Nord 4. Si tratta di un pannello Swift AMOLED da 6,83 pollici, un nome che OnePlus ha introdotto per evidenziare la velocità del refresh rate, che qui arriva fino a 144Hz; un valore che, fino a poco tempo fa, era prerogativa esclusiva di tablet o smartphone gaming di fascia alta. È lo schermo più grande mai visto su un Nord, e uno dei più fluidi in assoluto nella sua fascia di prezzo.

A colpire non è solo la dimensione, ma anche la qualità della resa visiva. La risoluzione di 2800x1272 pixel (circa 450ppi) garantisce un livello di definizione eccellente in ogni contesto, dalle sessioni di gaming ai contenuti multimediali in streaming. La luminosità di picco in HDR arriva a 1800 nit, con una modalità HBM (High Brightness Mode) che si attiva automaticamente sotto la luce diretta del sole che raggiunge i 1400 nit. Nell’utilizzo quotidiano, ho potuto apprezzare una visibilità superiore rispetto a molti altri smartphone della stessa fascia; anche se va detto che il trattamento oleofobico e anti-riflesso del Gorilla Glass 7i non è tra i più efficaci: in controluce, specie con angolazioni laterali, qualche riflesso di troppo si nota e le impronte sono raccolte con un po' troppa facilità. Dall'altro lato abbiamo una visibilità all'aperto invidiabile, anche sotto il sole diretto di metà giornata non si hanno problemi, caratteristica da non sottovalutare in questa fascia di prezzo.

I colori sono vivaci senza però cadere nell'extra-saturazione: l’impostazione predefinita offre tonalità perfette per i social e la visione di contenuti, ma è possibile intervenire manualmente nel menù per passare a profili più neutri, ideali per editing fotografico o lettura. Il pannello supporta anche la tecnologia ProXDR, che regola dinamicamente luminosità e contrasto all’interno della galleria foto, rendendo le immagini ancora più incisive e dettagliate.

La vera chicca però resta il refresh rate a 144Hz, anche se nell'utilizzo di tutti i giorni non si attiva praticamente mai. Non si tratta di un pannello LTPO, quindi la variazione è limitata a 30/60/90/120 e 144Hz. Durante lo scroll e nell'uso delle app più comuni il refresh rate oscilla principalmente tra 60 e 120Hz. A livello teorico è nel gaming che questa caratteristica dovrebbe dare il meglio, peccato però che, anche in questo contesto siano ancora pochi i giochi ottimizzati per andare oltre i 120Hz, allo stato attuale su 10 giochi provati e teoricamente compatibili con i 144Hz nessuno è mai andato oltre i 120Hz, e anzi, la maggior parte restano bloccati a 60 anche con tutte le opzioni sbloccate e maxate. La buona notizia quindi è che la base hardware è solida, speriamo venga anche sfruttata prima o poi.

Ma già che siamo in tema multimedialità spendiamo due parole anche a proposito di audio. La configurazione di questo OnePlus Nord 5 è stereo, con uno speaker dedicato alla base dello smartphone e la capsula auricolare che funziona come rafforzativo. L'audio è abbastanza bilanciato e offre sicuramente un volume decisamente elevato. Si potrebbe lavorare un pochino di più sulla qualità al volume massimo, ma diciamo che fino al 80/85% anche la riproduzione delle diverse frequenze è corretta e pulita. Bene anche l'audio in chiamata, sia che si tratti di vivavoce che, invece se parliamo di resa della capsula. In tutte e due le situazioni abbiamo anche un buon lavoro da parte dei microfoni che permettono di avere una qualità eccellente anche se parliamo di audio in uscita.

HARDWARE E PRESTAZIONI

Uno degli aspetti più convincenti del OnePlus Nord 5 è dato sicuramente dalla solidità delle sue performance, che portano nella fascia media una fluidità e una reattività che un tempo si trovavano solo nei top di gamma. Il merito va soprattutto alla scelta del SoC: per la prima volta su un Nord, OnePlus ha deciso di integrare un processore della serie Snapdragon 8, nello specifico l’8s Gen 3, che non è forse più una soluzione nuovissima ma resta comunque una scelta di altissimo livello, solo un gradino sotto al top di gamma 8 Elite.

Questa piattaforma è costruita con architettura a 4 nanometri ed è pensata per offrire un equilibrio tra potenza e consumo, pur restando molto vicina alle prestazioni delle CPU di fascia alta. E infatti, nei benchmark sintetici, il Nord 5 supera senza difficoltà concorrenti diretti come il Pixel 9a e il Galaxy A56, e stacca nettamente il precedente Nord 4, garantendo miglioramenti a doppia cifra in termini di prestazioni multi-core e gestione dell’IA.

Ad accompagnare questo SoC ci sono poi 8 /12 GB di RAM LPDDR5X, espandibili "virtualmente" fino a raddoppiarne le dimensioni (non credo sentirete mai questo bisogno), e 256 o 512 GB di storage su memorie UFS 3.1, che non saranno le più recenti 4.0 o 4.1 ma sono comunque abbastanza rapide da garantire le giuste prestazioni in ogni situazione.

Nella pratica quotidiana, tutto questo si traduce in un’esperienza utente semplicemente fluida. L’apertura delle app è istantanea, e i caricamenti sono generalmente ridotti ai minimi termini, anche con le applicazioni più pesanti. L’interfaccia scorre con una naturalezza disarmante, e anche in multitasking un pochino più spinto, con più app aperte in split screen, notifiche in arrivo e una sessione di streaming video in finestra, il sistema non mostra incertezze. Il software contribuisce poi ad ottenere questo risultato con un lavoro di ottimizzazione preciso e continuo. La tecnologia che OnePlus chiama Trinity Engine si occupa infatti di gestire in modo intelligente CPU, GPU e RAM, garantendo sempre la giusta allocazione delle risorse.

Il sistema di raffreddamento è stato migliorato rispetto al passato, con una nuova camera di vapore da 7300mm², la più grande mai vista su un Nord. Anche durante sessioni di gioco prolungate, il calore viene gestito molto bene: il telefono si scalda, sì, ma non raggiunge mai temperature preoccupanti. Ho giocato a Call of Duty Mobile e Genshin Impact per oltre mezz’ora ciascuno, con impostazioni grafiche elevate e refresh rate al massimo: nessun calo di frame, nessun lag, solo un po’ di calore nella zona posteriore, che non diventa però mai rovente al punto da dover abbandonare il gioco.

Anche la connettività è di buon livello, stabile e affidabile, merito del nuovo design a tre antenne ottimizzate per l’uso in verticale e orizzontale, perfette per chi gioca o guarda video in landscape. Anche in zone con copertura debole, il Nord 5 ha saputo mantenere una connessione dati stabile e veloce, spesso superiore a quella di altri smartphone anche più costosi. Manca purtroppo il supporto alle eSIM che ormai vorrei vedere anche in prodotti di questa fascia di prezzo.

FOTOCAMERE

Guardando poi al comparto fotografico, OnePlus Nord 5 sceglie una strada prudente ma efficace, migliorando dove serve senza promettere rivoluzioni. Sul retro troviamo una configurazione a doppio sensore: un’ottica principale da 50 megapixel con apertura f/1.8, stabilizzazione ottica (OIS) e sensore Sony LYT-700 da 1/1.56", affiancata da una ultra-wide da 8 megapixel con campo visivo da 116 gradi. A queste si unisca una discreta fotocamera frontale: ben 50 megapixel, con autofocus e ottimizzazione notturna, una scelta non così comune in questa fascia di prezzo.

Il sensore principale si comporta molto bene in quasi tutte le condizioni di luce. Di giorno, le immagini sono nitide, ben contrastate e con una resa cromatica vivace ma non artificiale. OnePlus continua a puntare su un’elaborazione che valorizza l’impatto visivo delle foto, con un HDR piuttosto aggressivo che rende i cieli di un azzurro molto intenso e le ombre tanto dettagliate; con risultati perfetti per la condivisione sui social. In condizioni di luce più complesse, controluce, interni scarsamente illuminati, il software riesce nella maggior parte dei casi a gestire l’esposizione con equilibrio, anche se non sempre il bilanciamento del bianco è impeccabile.

Le prestazioni in notturna sono una delle piacevoli sorpresa. La dimensione maggiore del sensore rispetto al Nord 4, unita alla buona ottimizzazione software, consente di scattare foto chiare e ben esposte anche in ambienti molto scuri. Il rumore digitale è presente ma controllato, e la modalità notte riesce effettivamente a migliorare la nitidezza dei dettagli, pur mantenendo tempi di scatto accettabili.

Il vero "punto debole" sta nella fotocamera ultra-grandangolare: con soli 8 megapixel, è spesso vittima di distorsioni e perdita di dettaglio, specie ai bordi. Anche la resa cromatica non è sempre coerente con il sensore principale. Sono elementi che, di giorno, in presenze di scene ben illuminate, hanno un peso tutto sommato limitato, con foto che sono comunque di qualità sufficiente per la condivisione social e tramite app di messaggistica istantanea. Di sera invece escono tutti i limiti di un sensore piccolo e di una lente poco luminosa. Cero il software ci mette qualche pezza ma la differenza rispetto alla fotocamera principale è evidente.

Un discorso a parte merita la fotocamera frontale. Il sensore da 50 megapixel è un Samsung JN5 con autofocus ed è, senza mezzi termini, una delle migliori fotocamere selfie presenti ad oggi su un medio gamma. I ritratti sono ricchi di dettaglio, con un buon controllo delle luci e un effetto bokeh naturale. Anche in condizioni di scarsa illuminazione, il risultato sorprende: una parte dello schermo si illumina per fungere da soft flash, e la resa finale è paragonabile a quella di dispositivi ben più costosi. L’unico neo è la gestione della pelle, a volte un po’ “levigata” e troppo ottimizzata, ma è un effetto facilmente correggibile nelle impostazioni.

Il software fotografico è quello classico di OnePlus: intuitivo, rapido, con diverse modalità tra cui Pro, Ritratti, Notte e Ultra Steady per i video. Video che si spingono fino al 4K a 60 fps sia per la fotocamera principale che per quella frontale, con una stabilizzazione ibrida per la fotocamera principale che fa un buon lavoro nella maggior parte dei casi. Non siamo ai livelli dei flagship, ma per la condivisione su Instagram, TikTok o per registrazioni occasionali, la resa è più che sufficiente. 

SOFTWARE

Uno degli elementi distintivi dell’esperienza OnePlus, almeno negli ultimi anni, è l’evoluzione costante della sua interfaccia personalizzata, OxygenOS. Sul Nord 5 troviamo la versione 15, basata su Android 15: un connubio che si presenta pulito, ordinato, estremamente reattivo, e con un approccio all’intelligenza artificiale che, pur senza eccessi, punta ad arricchire realmente la quotidianità d’uso.

Al primo avvio, si nota subito la fluidità generale del sistema. L’organizzazione dei menù è logica, le animazioni sono rapide e coerenti, e la personalizzazione è ampia ma mai invadente. Le opzioni sono tante, ma disposte in modo intelligente: dalla possibilità di modificare il comportamento del pannello delle notifiche, ai temi dinamici, alla modalità always-on, tutto si configura in maniera molto semplice. L’impatto visivo è moderno, quasi minimalista, sicuramente sobrio ma non spoglio.

Quello che distingue OxygenOS 15 è la nuova serie di funzionalità AI, con la sezione "Mind Space" come cuore pulsante dell’offerta. Si tratta di uno spazio virtuale dove vengono archiviate e analizzate le schermate catturate (tramite la pressione del nuovo Plus Key), con lo scopo di fornire riepiloghi automatici, suggerimenti contestuali e possibilità d’interazione smart, come trasformare un invito ricevuto via WhatsApp o tramite Email in un evento nel calendario. L’idea è interessante, ma in questo momento inutilizzabile nel nostro paese per via della lingua italiana che ancora non è supportata. Potete catturare le schermate ma non ci saranno proposte contestuali, e quindi vi troverete sostanzialmente una raccolta di screenshot.

In parallelo abbiamo poi strumenti come AI Summary e AI Speak, che riassumono testi lunghi o li trasformano in podcast, utili per chi ha poco tempo o vuole “leggere con le orecchie”. Alcune di queste funzioni sono ancora acerbe, altre si rivelano più efficaci. come quelle legate all'elaborazione delle immagini, ma in generale non è nulla di nuovo, alla base c'è sempre il pacchetto di funzioni AI di Google, solamente rivisto graficamente e nella proposta. E proprio qui, nel tipo di proposta, sta l'aspetto che più ho apprezzato di questa AI di One Plus. In breve: non viene imposta, non è onnipresente, compare solo quando può effettivamente servire.

OnePlus promette poi quattro anni di aggiornamenti di sistema e sei anni di patch di sicurezza: un impegno concreto che dà fiducia e pone il Nord 5 tra i dispositivi mid-range più longevi. Anche perchè OnePlus è una delle aziende più affidabili in questo senso, con aggiornamenti delle patch che arrivano a mesi alterni, o in alcuni casi anche ogni mese, e major effettivamente erogate con un ritardo minimo rispetto al rilascio della versione stabile di Android.

AUTONOMIA

Nel passaggio dal Nord 4 al Nord 5, a dispetto dell’incremento delle dimensioni fisiche del dispositivo, la capacità della batteria è scesa da 5.500 a 5.200 mAh. Una differenza che, se guardata solo nei numeri, potrebbe far pensare a un peggioramento, ma che in realtà non risulta poi cosi impattante nell’uso quotidiano. Il merito va all’ottima ottimizzazione software e alla maggiore efficienza energetica del processore Snapdragon 8s Gen 3.

Nell’uso reale, il Nord 5 riesce a coprire senza problemi un’intera giornata di utilizzo intenso. In una giornata tipo, tra social, navigazione, qualche foto, streaming musicale e notifiche continue, sono arrivato a sera con circa il 30-40% residuo. Ma con un uso più tranquillo è assolutamente normale arrivare a concludere anche il secondo giorno di utilizzo. Misurato in ore di schermo attivo possiamo dire di essere intorno alle 6 ore e mezza/7 con un utilizzo standard. Un risultato decisamente solido per un dispositivo di questa fascia.

Dove invece il Nord 5 registra un passo indietro più marcato è sulla velocità di ricarica. Se il predecessore vantava la SuperVOOC da 100W, qui si torna a 80W. Resta una ricarica molto veloce, capace di portare il dispositivo da 0 a 100% in meno di un'ora, pur restando sotto ai numeri di alcuni competitor diretti. E ricordatevi che l'alimentatore va acquistato a parte. Nella confezione, infatti, OnePlus non lo include, una scelta che può pesare se non si ha già in casa un caricatore SuperVOOC o un modello compatibile con PPS (33W) o PD(18W).

Interessante invece l’introduzione della funzione di bypass charging, una tecnologia ereditata dagli smartphone gaming che permette di alimentare il telefono senza caricare effettivamente la batteria. È perfetta per chi gioca a lungo: evita cicli di ricarica inutili, riduce il calore e preserva la durata della batteria nel lungo periodo.

CONSIDERAZIONI

OnePlus Nord 5 mi ha lasciato una sensazione chiara e difficilmente fraintendibile: quella di trovarmi di fronte a uno dei migliori smartphone medio gamma oggi disponibili sul mercato. È un dispositivo che non tenta di strafare, ma che in quasi ogni ambito riesce a trovare il giusto equilibrio tra prestazioni, design, autonomia e qualità percepita. Una sintesi che raramente si ottiene in questa fascia di prezzo, e che rende il Nord 5 particolarmente competitivo. Certo, non è uno smartphone perfetto. Il design ha perso l’originalità del suo predecessore per abbracciare linee più convenzionali. L’assenza dell’Alert Slider è una ferita per i fan storici del brand. La fotocamera ultra-wide continua a rappresentare il tallone d’Achille dell’intero comparto fotografico e l'assenza del supporto eSIM nel 2025 comincia a pesare.

Ma quando si mette tutto sul piatto, compreso il display eccezionale, lo Snapdragon 8s Gen 3 con raffreddamento avanzato, la selfie cam da riferimento, la ricarica veloce, il software fluido e aggiornato, ecco che il quadro complessivo diventa molto difficile da criticare davvero. Anche perchè il prezzo è assolutamente allineato alla concorrenza. Parliamo di 459 e 509 euro al lancio per le versioni da 256 e 512 GB, un prezzo a cui va sottratto lo sconto di 20 euro se siete utenti registrati OnePlus e il valore del caricatore SuperVOOC e delle cuffiette OnePlus Buds Nord 3 Pro che vi vengono offerte in bundle (circa 140 euro di valore complessivo). A questo prezzo forse continuerei a consigliarvi il POCO F7, che costa meno ma offre una scheda tecnica molto simile; ma come sempre la regola è quella di attendere qualche mese e il conseguente calo dei prezzi. Questo Nord 5 potrebbe essere tranquillamente un prodotto che si assesterà sui 350 euro, e lì il valore cambia molto.

PRO E CONTRO Display ottimo Ottime prestazioni Selfie camera di livello Autonomia e ricarica rapida Manca la eSIM La ultra-wide è accessoria AI ancora non funzionante in italiano

VOTO: 7.5

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