Dopo una serie di uscite altalenanti nella gamma Nord, OnePlus sembra aver finalmente trovato la quadra, prima con Nord 4 e ora anche con Nord 5, che ho provato nelle scorse settimane e di cui trovate la recensione proprio qui su HDblog. Ma il Nord 5 non è l'unico elemento di questa nuova serie di smartphone e, come accaduto già in passato arriva accompagnato dalla versione Core Edition, semplicemente nota come CE. Ecco quindi OnePlus Nord 5 CE, posizionato un gradino sotto Nord 5 con l'intento di catturare una fascia di mercato ancora più ampia. L'ho usato per alcuni giorni come telefono principale e, pur senza effetti wow, posso dirvi che mi è sembrato un prodotto solido per prestazioni, autonomia e completezza software, una caratteristica che difficilmente si trova a questo prezzo. Certo, non mancano le rinunce, ma nel complesso è uno smartphone che fa tutto, e lo fa tutto sommato bene. Ma la domanda, se mai, è un'altra, era davvero necessario? O bastava un Nord 5 a qualche euro in meno?
INDICEDESIGN, MATERIALI E COSTRUZIONEOnePlus Nord CE 5 non è uno smartphone che punta a colpire con effetti speciali. La sua estetica si inserisce in quella zona neutra del design dove funzionalità e sobrietà vanno a braccetto, senza strappi ma anche senza guizzi. A prima vista, si potrebbe persino confondere con il fratello maggiore Nord 5, tanto è simile nella sagoma e nella disposizione degli elementi. Ma in realtà basta prenderlo in mano per rendersi conto che qualcosa cambia, nei materiali ma anche nella disposizione delle fotocamere, o meglio ancora del flash.
A differenza del Nord 5, che utilizza vetro sia per il fronte che per il retro, qui la costruzione è in plastica anche nella parte posteriore. La scocca posteriore e la cornice sono infatti realizzate in policarbonato, e se da un lato questo consente di contenere il peso (199 grammi) e migliorare la resistenza a cadute accidentali, dall’altro trasmette inevitabilmente una sensazione meno “premium”. Tuttavia, la finitura opaca, soprattutto nella variante “Marble Mist”, quella a nostra disposizione, riesce a donare un tocco di originalità al tutto. Questa finitura riprende infatti le venature del marmo con riflessi cangianti alla luce, evocando una certa eleganza naturale che va oltre la semplice estetica tech. Più classica invece la versione “Black Infinity”, opaca e discreta, pensata per chi preferisce un look sobrio.
76.02 x 163.58 x 8.17 mm6.77 pollici - 2392x1080 px 77.04 x 163.41 x 8.1 mm
6.83 pollici - 2800x1272 px 75.3 x 162.5 x 8.4 mm
6.7 pollici - 2412x1080 px
Dal punto di vista ergonomico, Nord CE 5 si impugna bene. Le linee sono pulite, i bordi piatti ma non taglienti, e lo spessore di circa 8,2 millimetri lo rende comodo da tenere anche per lunghe sessioni. Non ci sono elementi sporgenti fastidiosi, se non il modulo fotocamere a semaforo in alto a sinistra, che ospita due lenti e il flash in posizione separata. Un dettaglio forse trascurabile, ma che distingue il CE 5 dal Nord 5, dove il flash chiudeva la colonna delle ottiche. Non mi fraintendete però, non è un prodotto che si usa con una sola mano, le dimensioni del display, e di conseguenza l'impronta, rimangono importanti.
Una delle novità più apprezzabili rispetto ai predecessori è la certificazione IP65. Parliamo quindi di una protezione concreta contro polvere e spruzzi d’acqua, un’aggiunta che alza l’asticella dell’affidabilità e che finalmente porta la serie “CE” a competere alla pari con molti rivali nella fascia media. Resta però l’assenza di un vetro protettivo "certificato" come un Gorilla Glass o simili: sul fronte troviamo sì un buon pannello AMOLED, ma è consigliabile applicare una pellicola fin da subito per evitare graffi accidentali. Una pellicola che sia diversa da quella pre-applicata, che è bella spessa ma trattiene anche molte impronte.
Niente di particolare da segnalare per quanto riguarda il layout dei pulsanti: volume e accensione si trovano sul lato destro, mentre manca il classico slider di OnePlus per il silenzioso, ormai sempre più un’esclusiva dei modelli flagship. Questo slider era stato sostituito dal Plus button su Nord 5, mentre qui è completamente assente. Presente invece l’IR blaster, un’aggiunta utile ma spesso trascurata, che qui è stato intelligentemente integrato all’interno della sezione del modulo fotocamere.
Insomma, il design del OnePlus Nord CE 5 non reinventa nulla, ma lavora con intelligenza su materiali e dettagli per offrire un equilibrio tra praticità, estetica e durabilità. È un prodotto che non fa sfoggio di sé, ma che dimostra una certa maturità costruttiva, pur con qualche compromesso inevitabile legato alla fascia di prezzo.
DISPLAY E AUDIOSe c’è un ambito in cui OnePlus continua a dimostrare solidità anche nei modelli più accessibili, è senza dubbio quello del display. Sul Nord CE 5 troviamo un pannello AMOLED da 6,77 pollici con risoluzione Full HD+ (2392 x 1080 pixel) e refresh rate a 120Hz, una configurazione che già sulla carta promette molto bene. Ma è nell’uso quotidiano che questo schermo rivela tutta la sua efficacia.
La diagonale generosa rende il device perfetto per contenuti multimediali, navigazione web e gaming, restando in un ingombro sicuramente importante ma a cui ormai siamo abituati. Questo anche grazie a cornici ben ottimizzate (anche se il "mento" resta visibilmente più spesso rispetto agli altri lati). Il refresh rate a 120Hz, ormai quasi uno standard anche nella fascia media, è implementato in modo efficace, garantendo fluidità nell’interfaccia e in tutte le operazioni quotidiane anche senza essere un pannello LTPO. La risposta al tocco è precisa e reattiva, merito anche del sampling rate a 300Hz, mentre il supporto ad Aqua Touch migliora ulteriormente l’interazione in condizioni difficili, come con dita bagnate.
Ma uno degli aspetti più convincenti di questo pannello è senza dubbio la luminosità. In modalità automatica si arriva a picchi di 1100 nit, con valori dichiarati che toccano i 1400 nit in HDR: risultati da fascia medio-alta, che rendono il display perfettamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole. Durante i miei test sotto il sole dei giorni scorsi, non ho mai avuto problemi di visibilità, e questo è un punto tutt’altro che scontato in uno smartphone intorno ai 300 euro.
La qualità visiva è altrettanto apprezzabile. Il supporto alla gamma DCI-P3 al 100% assicura colori saturi e molto vividi, ma per chi cerca una resa più naturale è possibile passare alla modalità Naturale, o personalizzare i parametri con la modalità Pro. La calibrazione di fabbrica è buona, con neri profondi e contrasti marcati, tipici degli AMOLED. Anche l’esperienza video è valorizzata dal supporto a HDR10, compatibile con Netflix, YouTube e altri servizi di streaming: i contenuti si vedono bene, con un buon dettaglio nelle alte luci e nelle ombre. Non manca poi l’always-on display, personalizzabile e utile per mostrare notifiche e informazioni contestuali, né la tecnologia Nature Tone, che adatta il bilanciamento del bianco in base alla luce ambientale, in modo simile al True Tone di Apple.
Parlando invece di audio abbiamo purtroppo una configurazione soltanto mono. Il suono viene infatti riprodotto unicamente dallo speaker posto alla base dello smartphone e, per quanto abbia comunque un volume molto elevato, non può certo produrre la stessa sensazione di uniformità e stereofonicità di una configurazione a due altoparlanti. Peccato, perchè mancava davvero poco per fare molto bene anche sotto questo aspetto. Resta invece di buona qualità l'audio in capsula per le chiamate, sia in entrata che in uscita, e, tutto sommato, anche il vivavoce.
HARDWARE E PRESTAZIONIUno degli aspetti che mi ha colpito fin da subito nel Nord CE 5 è la reattività generale del sistema. L’esperienza d’uso è sempre fluida, coerente e priva di rallentamenti, anche nelle situazioni più impegnative. Il merito va al nuovo SoC scelto da OnePlus: il MediaTek Dimensity 8350 Apex, realizzato con processo produttivo TSMC a 4nm di seconda generazione. Parliamo di una piattaforma che, pur essendo meno nota rispetto agli equivalenti Snapdragon, ha già dimostrato ottime capacità su dispositivi di fascia più alta come l’Oppo Reno 13 Pro e il Motorola Edge 60 Pro, tutti più costosi, almeno al lancio.
Il chip è composto da quattro core Cortex-A715 a 3,35GHz e quattro Cortex-A510 a 2,2GHz, accompagnati da una GPU Mali-G615 a 6 core. A supportare il tutto troviamo 8 GB di RAM LPDDR5X e 128 o 256GB di memoria interna UFS 3.1, espandibile tramite microSD fino a 1TB, una rarità ormai. Nei benchmark sintetici, i risultati sono buoni: la CPU regge bene il confronto con dispositivi di pari livello, mentre sul fronte grafico le alternative con Dimensity 8400 riescono ad essere leggermente superiori.
Ma al di là dei numeri, è nell’uso quotidiano che il Nord CE 5 dà il meglio. L’apertura delle app è rapidissima, il multitasking non mette mai in crisi il sistema, e anche durante l’uso intensivo con molte app in background non ho mai riscontrato rallentamenti. In giochi pesanti come Genshin Impact, Call of Duty Mobile e simili si può tranquillamente giocare con dettagli medio-alti e frame rate stabili, anche grazie all’Adaptive Frame Booster, che ottimizza dinamicamente le prestazioni grafiche. I 120 fps sono supportati nei titoli compatibili, e la risposta ai comandi resta sempre precisa.
OnePlus ha inoltre dotato il dispositivo di un sistema di raffreddamento avanzato CryoVelocity VC, lo stesso di Nord 5, con camera di vapore composita al grafene da oltre 7.000 mm². Una caratteristica che permette a questo Nord CE 5 di rimanere sempre con temperature più che accettabili sia sotto la scocca che all'esterno, dove conta di più. Da notare anche la possibilità di espandere virtualmente la RAM fino a 8GB extra tramite tecnologia DRE, utile se si tende ad aprire molte app o a spingere il multitasking al limite. Una funzione intelligente, che sfrutta la memoria interna come RAM aggiuntiva senza impatti visibili sulle performance.
E parlando di connettività abbiamo invece una defezione che ci lascia un pochino con l'amaro in bocca. Ci sono il WiFi 6, il Bluetooth 5.4, il 5G e l'NFC ma manca purtroppo il supporto alle eSIM. Il DualSIM è comunque disponibile grazie ad un carrellino che supporta l'inserimento di due schede NanoSIM, ma dobbiamo rinunciare alla comodità della SIM virtuale che, nel 2025, è comunque abbastanza diffusa; peccato. Per il resto la ricezione del segnale è buona, con un aggancio rapido e una stabilità ai livelli della concorrenza.
FOTOCAMEREQuando si parla di fotocamere in uno smartphone da meno di 300 euro, ci si aspetta spesso il minimo indispensabile: una buona lente principale e, al massimo, un’ultrawide da usare con parsimonia. OnePlus, con il Nord CE 5, non rivoluziona la formula, ma affina l’esperienza fotografica con una buona calibrazione software, una discreta coerenza tra le due lenti posteriori e alcune chicche prese in prestito dai modelli di fascia superiore.
Il sensore principale è un Sony Lytia LYT-600 da 50 megapixel con apertura f/1.8, PDAF e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS). Non è un sensore enorme – parliamo di 1/1.95" – ma svolge un lavoro egregio in praticamente tutte le condizioni di luce. Di giorno, le immagini sono ricche di dettaglio, con colori ben bilanciati e una gamma dinamica sorprendentemente ampia per la fascia. OnePlus dichiara l’utilizzo dello stesso algoritmo RAW HDR e Real Tone della serie 13, e in effetti l’elaborazione delle alte luci e delle ombre è curata, senza quelle fastidiose sovraesposizioni che spesso affliggono gli scatti su smartphone economici.
Di sera o in condizioni di luce scarsa, la resa è altrettanto convincente, grazie a una combinazione efficace tra sensore, OIS e algoritmo night mode. Le immagini conservano una buona nitidezza, il rumore è contenuto e i colori restano fedeli anche in presenza di luci artificiali. Certo, i limiti si notano nei dettagli più fini o nelle aree d’ombra più profonde, ma nel complesso l’esperienza è superiore alla media della categoria. Assente un sensore teleobiettivo, ma il crop 2x sugli scatti principali è sufficientemente nitido grazie alla risoluzione nativa di 50MP. Oltre questo, però, la qualità degrada rapidamente: lo zoom digitale mostra rumore e perdita di dettaglio evidenti.
Il secondo sensore è un’ultrawide da 8 megapixel con apertura f/2.2 e angolo di campo da 112°. Qui la qualità cala, inevitabilmente, ma meno di quanto si possa pensare. I colori sono ben allineati a quelli della camera principale, il che contribuisce a mantenere una coerenza visiva tra le due ottiche. La nitidezza è inferiore, soprattutto ai bordi, ma le foto sono comunque usabili per social e situazioni dove il campo visivo ampio è prioritario. Di fatto, se guardiamo alla fascia di prezzo, resta comunque una della ultra-wide migliori nel suo segmento.
La fotocamera anteriore è una 16MP f/2.4 inserita in un foro centrale nel display. I selfie sono buoni in condizioni di luce ottimale, con una buona gestione dei toni della pelle. Il portrait mode, invece, ha qualche difficoltà nel separare soggetto e sfondo, con contorni a volte imprecisi e qualche sbavatura nell’edge detection, soprattutto con capelli o occhiali.
La parte video è un altro elemento che convince pur senza picchi di qualità estremi. Il Nord CE 5 registra in 4K a 60 fps con la camera posteriore, e supporta la modalità ultra stabile fino a 1080p a 60 fps. La qualità delle clip è buona, con una buona gestione dell’esposizione e un livello di dettaglio interessante per la fascia di prezzo. È un ambito in cui molti concorrenti, anche più blasonati, si fermano a 4K/30fps o addirittura meno. Presente anche il supporto a slow motion a 1080p/120fps e modalità extra come Dual-View, time-lapse e tilt-shift.
SOFTWARE E AIIl OnePlus Nord CE 5 arriva sul mercato con la OxygenOS 15, basata su Android 15, ed è forse qui che lo smartphone dimostra in modo più evidente il passo in avanti rispetto al passato. È vero: la OxygenOS non è più la UI pulita e minimalista degli esordi. La fusione con alcune parti della ColorOS di Oppo ha introdotto un’estetica più articolata e un numero maggiore di funzioni, ma in questo caso il risultato è convincente, soprattutto per la cura posta nel bilanciare potenza e semplicità d’uso.
A livello estetico, la UI è moderna, ben organizzata, con icone ridisegnate e un linguaggio visivo coerente. Ma è sotto la superficie che si nascondono le novità più interessanti. OnePlus ha integrato una suite di strumenti basati su intelligenza artificiale che rendono davvero più intelligente l’interazione quotidiana, senza forzature o effetti scenici inutili.
Tra questi, uno dei più utili è senza dubbio l’AI Notes, che organizza e sintetizza automaticamente le note salvate sul telefono: utile per chi prende appunti al volo e vuole poi ritrovarli in ordine, magari con i punti chiave evidenziati. Senza dimenticare tutte le fuzioni legate al fotoritocco che si trovano direttamente nel software di editing integrato nell'app Foto. Ma come sappiamo, queste sono tutte funzioni abbastanza comuni e che sfruttano la suite Google; l’integrazione più curiosa è quindi quella di Mind Space, una sorta di archivio “intelligente” che raccoglie screenshot, promemoria vocali e appunti, sintetizzandoli automaticamente e proponendone una visualizzazione organizzata. È molto simile all' “Essential Space” di Nothing, ma qui funziona anche senza un tasto fisico dedicato, restando comunque ben integrata nel sistema. Un'idea molto interessante; unico neo sicuramente non trascurabile? Al momento è praticamente inutilizzabile in Italia perchè ancora non supporta la nostra lingua.
Dal punto di vista della stabilità, comunque, la OxygenOS 15 si comporta in maniera eccellente: fluida, veloce, priva di bug evidenti. Durante l’uso non ho mai riscontrato crash o comportamenti anomali, anche sotto carico. L’unica vera nota stonata è la presenza di alcune app preinstallate, come Facebook, TikTok o LinkedIn, che si possono rimuovere ma per la cui installazione non ci viene richiesta alcun autorizzazione in fase di configurazione. Una scelta poco coerente con l’immagine “snella” che OnePlus ha sempre professato.
Infine, sul fronte aggiornamenti, siamo su livelli importanti per la fascia di prezzo: il Nord CE 5 riceverà infatti quattro major update Android e sei anni di patch di sicurezza. È un impegno che supera diversi concorrenti diretti, e che rende questo smartphone una scelta solida anche in ottica di longevità. Anche perchè OnePlus è una delle aziende che aggiorna più spesso e quindi dovrebbe trattarsi di un vero 4+6.
AUTONOMIASe la solidità è un filo conduttore che attraversa tutte le caratteristiche del OnePlus Nord CE 5, è proprio nella gestione energetica che questo dispositivo raggiunge uno dei suoi punti più alti. A bordo troviamo una batteria da 5.200 mAh, che in alcune varianti distribuite in Asia arriva addirittura a 7.100 mAh, capace di offrire un’autonomia tra le migliori in assoluto nella categoria dei medio gamma.
Durante i miei giorni di test, con utilizzo misto che comprende social, streaming, navigazione, messaggistica, foto, un po’ di gaming e tanto 5G attivo, il Nord CE 5 è riuscito con facilità a superare le 6 ore e mezza di schermo attivo, arrivando a fine giornata con ancora un buon 30-40% di batteria residua. Con un uso meno intenso e prevalente su Wi-Fi, si riesce tranquillamente a coprire due giornate piene senza dover correre al caricatore.
La ricarica è affidata al sistema SUPERVOOC a 80W, che permette di portare la batteria da 0 a 100% in circa un’ora. Da 0 a 50%, bastano invece 25 minuti. L’unica accortezza è quella di abilitare manualmente l’opzione “Fast Charging” nelle impostazioni per ottenere le velocità promesse. In assenza del caricatore ufficiale OnePlus, i watt effettivi possono variare (nel mio caso, usando un caricatore comprato online da 100W, il telefono si fermava intorno ai 50W), ma i tempi restano comunque molto buoni.
È presente anche la funzione Bypass Charging, utile durante le sessioni di gaming: permette di alimentare direttamente il telefono senza passare dalla batteria, riducendo il calore e preservando la salute della cella a lungo termine. L’unica vera assenza, comunque comprensibile in questa fascia, è la ricarica wireless. Non c’è nemmeno una ricarica inversa, ma non è un limite che si fa sentire realmente nell’uso quotidiano, soprattutto considerando la straordinaria autonomia offerta.
CONSIDERAZIONIIl OnePlus Nord CE 5 non è uno smartphone che punta a stupire con design audaci o funzioni esotiche. È, piuttosto, un prodotto estremamente razionale, pensato per chi cerca solidità, autonomia e affidabilità senza dover spendere cifre importanti. Ed è proprio in questo approccio che risiede la sua forza. Nonostante un’estetica che definirei anonima e una costruzione in plastica che non entusiasma al tatto, il Nord CE 5 riesce a distinguersi per la qualità dell’esperienza d’uso che offre. Il display AMOLED da quasi 6,8 pollici è luminosissimo, fluido, ben calibrato e perfetto per l’intrattenimento. Le prestazioni sono più che adeguate grazie al Dimensity 8350 Apex, un chip che si comporta come un vero cavallo da battaglia anche sotto stress. Il software, poi, è una piacevole sorpresa: OxygenOS 15 è stabile, moderna, ricca di funzioni AI davvero utili e supportata da una politica di aggiornamenti degna di un top di gamma.
Certo, qualche compromesso c’è. L’assenza di uno speaker stereo è un passo indietro rispetto al modello precedente, e la mancanza della eSIM è comunque difficile da digerire nel 2025, anche nella fascia media. Tuttavia, quando si guarda all’insieme, il Nord CE 5 riesce nell’impresa di essere più di un semplice “Core Edition”. È uno smartphone completo, concreto, che sa accontentare un pubblico molto vasto. L'unico dubbio rimane quello iniziale: a 309 euro per la versione 128 GB e 349 per quella da 256, se troviamo Nord 5 a 399 ha senso scendere di un ulteriore gradino?
PRO E CONTRO Display ottimo Prestazioni più che adeguate Buona autonomia e ricarica veloce Longevità del software Supporta la MicroSD per l'espansione di memoria Niente eSIM Speaker Mono Mind Space inutilizzabile in italiano Niente Plus Button o sliderVOTO: 7.2
7.6 Hardware