Recensione OPPO Watch X2: come il OnePlus ma con con colorazioni esclusive

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 16 mins read
Recensione OPPO Watch X2: come il OnePlus ma con con colorazioni esclusive
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Lo smartwatch che ho al polso da una settimana e mezzo è l'OPPO Watch X2, che per molti però potrebbe essere un OnePlus Watch 3, che abbiamo già recensito. Non è la prima volta che le due aziende mettono in vendita praticamente lo stesso modello, ma con colorazioni, tagli di memoria e prezzi differenti.

Qui come con i precedenti orologi, o come i tablet alla OPPO Pad 3 Pro e OnePlus Pad 2, ci ritroviamo di fronte a praticamente lo stesso modello. Qualche differenza c'è: la colorazione blu esclusiva di questo OPPO Watch X2, bellissima poiché ha lo stesso cinturino che amo e utilizzo ancora spesso sul OnePlus Watch 2 Nordic Edition.

Sì, seppur sia uscito da tempo il OnePlus Watch 3, io continuo spesso a preferire il precedente modello, anche soltanto per quel bellissimo design e per quel cinturino in pelle ibrida, mix tra gomma fluorurata e vera pelle. Non solo risulta elegante ma anche per nulla irritante, fattore che spesso è impattante per me con i classici cinturinini in fluoroelastomero.

Ad oggi quindi avete due strade sbloccate: se preferite il nuovo design, che richiama il OnePlus Watch 2 Nordic Edition, acquistate l'OPPO Watch X2 Summit Blue, se invece badate soltanto al prezzo acquistate quello che in offerta vi conviene di più: tra OnePlus Watch 3 e OPPO Watch X2 cambia veramente poco.

Noi abbiamo sfruttato questa "recensione" a mo' di riprova, sia per farvi sapere come procede lo sviluppo di WearOS, il sistema operativo di Google che troviamo su questo smartwatch, sia per informarvi proprio sulle non-differenze fra questi due modelli.

RECENSIONE IN BREVE ED ENCO BUDS

I Punti di Forza

  • Design e Materiali Premium: L'OPPO Watch X2 si distingue per la sua colorazione esclusiva, Summit Blue, con il cinturino in pelle ibrida che combina eleganza e comfort. La finitura è curata nei dettagli e richiama il design del OnePlus Watch 2 Nordic Edition, risultando meno irritante rispetto ai classici cinturini in fluoroelastomero.
  • Autonomia Eccellente: Con circa 4 giorni di autonomia reale, l'OPPO Watch X2 si posiziona tra i migliori della categoria per durata della batteria, permettendo un utilizzo intensivo senza l'ansia di dover ricaricare quotidianamente.
  • Display AMOLED di Qualità: Il display da 1.5" offre colori vividi, ottima luminosità anche sotto la luce diretta del sole e una buona leggibilità in ogni condizione d'uso.
  • Wear OS 5 Maturo: Il sistema operativo Google Wear OS ha raggiunto un buon livello di maturità, offrendo un ecosistema di app consolidato e un'integrazione fluida con i servizi Google.
  • Rapporto Qualità-Prezzo Competitivo: Considerando le specifiche tecniche e la qualità costruttiva, il prezzo risulta allineato o addirittura vantaggioso rispetto alla concorrenza diretta, per chi sfrutta l'intero sistema WearOS.

Le Criticità

  • Mancanza di Originalità: Sostanzialmente identico al OnePlus Watch 3, con differenze minime che si limitano principalmente alla colorazione e al cinturino. Chi cerca innovazione potrebbe rimanere deluso.
  • Funzionalità Salute Limitate in Italia: Come il "gemello" OnePlus, anche l'OPPO Watch X2 potrebbe non disponere di ECG e monitoraggio della salute vascolare nel mercato italiano, limitando le funzionalità wellness rispetto alle versioni internazionali.
  • Wear OS ancora Imperfetto: Nonostante i miglioramenti, Wear OS presenta ancora alcune lacune in termini di fluidità e ottimizzazione delle app di terze parti. Sistemi più chiusi come quello di Amazfit o Huawei a volte hanno alcuni vantaggi.
  • Batteria in uso stress: Seppur il coprocessore permetta di avere una autonomia nel quotidiano vicina ai 5 giorni, sotto uso stress la differenza da un Pixel Watch o Galaxy Watch non è così marcata, anche e soprattutto per le app non ottimizzate.

OPPO ENCO BUDS 3 PRO E BUDS 3

Assieme a questo OPPO Watch X2 abbiamo avuto modo di provare le Enco Buds 3 Pro e Enco Buds 3. Non fatevi ingannare dal "PRO", poiché l'unica reale differenza fra le due soluzioni sono la tipologia di auricolare: in-ear le PRO, semi in-ear le base.

Per chi preferisce il classico design delle AirPods di Apple e non avere gommini fastidiosi nelle orecchie, le Enco Buds 3 sono probabilmente la soluzione migliore, e si risparmiano addirittura 10€, considerando i 49.99€ di listino delle Enco Buds 3 Pro e i 39.99€ delle Enco Buds 3.

Cambia anche l'autonomia: fino a 55 ore con le Enco Buds 3 Pro e 42 ore con le Enco Buds 3. Non c'è alcun ANC, l'unica cancellazione dei rumori è quella dovuta all'indossare gli auricolari. La custodia delle Enco Buds 3, più piccolina, contiene 530mAh di batteria, le Enco Buds 3 Pro invece 650mAh. Gli auricolari delle Enco Buds 3 Pro hanno una batteria integrata pari a 58mAh, quelli delle Enco Buds 3 soltanto 43mAh.

Cosa significa in soldoni? Beh, semplice, che si scaricheranno prima delle PRO. Questo anche perché il driver è lo stesso da 12.4mm. La qualità di ascolto è identica tra la variante PRO e la base: buona, con bassi convincenti nell'ascolto generico hip-hop o r&b, già andando su alcuni pezzi reggaeton o hyperpop potremmo avvertire come non siano dei migliori.

In chiamata entrambi gli auricolari non si difendono male. Tramite smartphone OPPO/OnePlus potrete anche impostare in maniera fine la cancellazione dei rumori in chiamata (da non confondere con l'ANC generico). Il Bluetooth è 5.4, non male, seppur OPPO riporti anche un Bluetooth 6.0 nella pagina prodotto delle Enco Buds 3 base.

Le gesture sono completissime: si va dal play/pausa allo skip della traccia all'abbassare o alzare il volume. C'è un Game Mode per ridurre la latenza e Dual Connection per avere il multipoint. C'è anche una funzione "Find My" per ritrovare gli auricolari: essi suoneranno a volume sempre più alto, oltre gli standard di ascolto, per essere ritrovati.

Come le Enco Buds 3 Pro ce ne sono molte, spendere 50€ per loro può aver senso ma onestamente vireremmo su qualcosa come le CMF Buds Pro 2 o Realme Buds Air 7. Le Enco Buds 3, più economiche ma con stessa qualità, sono decisamente più uniche con il loro formato semi-in-ear. Hanno pochi competitor e per una spesa di 30-40€ le consiglieremmo a mani basse.

ESTETICA E DESIGN

L'OPPO Watch X2 Summit Blue rappresenta l'evoluzione perfetta del OnePlus Watch 2 Nordic Edition. Come da tradizione OPPO le colorazioni più esclusive e ben fatte arrivano sempre e solo sui loro device. La colorazione, con un cinturino differente come detto poco sopra, si sposa benissimo anche con le nuove watch face "terrestri": c'è il vulcano, adatto al nostro "Lava Black", Peak Blue adatto al "Summit Blue" e una generica "Infinite Brown" che sembra fare il paio con una futura colorazione oro/sabbia, magari sulla variante da 43mm!

Il nostro "Black Lava" è molto simile al modello nero già provato di OnePlus Watch 3 e anche le caratteristiche essenziali sono le stesse: 46.6 x 47.6 x 11.75 mm con un peso di 81 grammi (49.7 grammi senza cinturino).

La cassa e la struttura interna sono in acciaio, la lunetta è in titanio con un coating PVD. Sono una persona leggermente sbadata, dopo qualche giorno con l'Apple Watch SE lo avevo già riempito di graffi, dopo una settimana ho crepato il vetro di un casio classic e rotto il cinturino di un ulteriore casio linea vintage nel giro di un mese.

Anche questo OPPO Watch X2 l'ho un po' sbattuto ovunque ma senza danni: la lunetta in titanio fa egregiamente il suo lavoro ed il vetro zaffiro sembra effettivamente più resistente del classico vetro o di quello particolare che trovavamo sugli Apple Watch di qualche generazione fa. Anche il non avere vetro curvato alle estremità sicuramente aiuta a non avere danni strutturali anche con qualche botta di troppo.

Il trattamento del cristallo tra l'altro aiuta a trattenere meno riflessi, aiutando la lettura, rispetto alla precedente generazione. Le cornici attorno al display sono nettamente ridotte, tra l'altro, così da avere un display più ampio ma senza aumentare le dimensioni dell'orologio.

Rimane anche la certificazione IP68, la resistenza a 5ATM e lo standard militare MIL-STD-810H. I due pulsanti laterali sono identici alla precedente generazione, ma ora la corona superiore ruota davvero, non per finta! C'è anche un buon feedback della vibrazione ad accompagnare il tutto, tra l'altro.

DISPLAY ED INTERFACCIA

Il display AMOLED LTPO dell'OPPO Watch X2, come per il resto, ha la stessa qualità del gemello OnePlus: luminosità elevata per l'uso all'aperto, colori vividi e ottima leggibilità. Essendo LTPO abbiamo un refresh rate variabile da 1 a 120Hz che contribuisce all'ottimizzazione energetica, mentre le dimensioni da 1.5" del display permettono di avere spazio sufficente per interagire decentemente con il touch e avere le giuste informazioni a schermo.

Avendo a disposizione la corona effettivamente rotante e funzionante, a differenza di quella della precedente generazione, qui molte azioni possono essere svolte senza mettere le dita sul display, così da guadagnare in leggibilità e fruibilità dei contenuti.

Il refresh rate variabile è sicuramente un plus per chi utilizza l'AOD.. ma chi lo utilizza? C'è già l'attivazione automatica del display quando si ruota il polso e si vede il display, ha senso tenerlo attivo quando non osserviamo il pannello? Si consuma batteria per nulla.. ma per chi vuole far splendere il proprio smartwatch c'è la possibilità di farlo con watchface studiate ad hoc per l'AOD.

La luminosità di picco si assesta attorno ai 1600 Nit, lontano dai 2400 dichiarati, che possono essere raggiunti soltanto per pochissimi secondi e con del bianco mostrato a schermo. In ogni caso parliamo di valori eccellenti nella vita quotidiana! Ah, sì, ora si possono mettere video animati come sfondo, al posto delle watchface!

Interagendo con l'orologio, cosa abbiamo a portata rapida? Con uno swipe verso il basso abbiamo i toggle rapidi, con uno verso l'alto le notifiche. Queste due aree possiamo raggiungerle anche ruotando la corona in un verso o nell'altro. Scorrendo a sinistra o a destra abbiamo invece i widget, delle schermate con delle grafiche interattive di determinate applicazioni. Io ad esempio ho inserito quello di Google Maps con i rimandi rapidi a "Casa" e "Lavoro", così da far partire la navigazione per l'uno o l'altro prima di salire in automobile e far partire Android Auto Wireless in automatico.

Con un click del pulsante inferiore, se non cambiamo le impostazioni, si accede agli allenamenti. Con un click della corona entriamo nel menù delle app. Con un doppio click della corona entriamo sempre negli allenamenti, quindi vi consiglio di cambiare questa gesture, mentre con due click del tasto inferiore accediamo a Google Wallet. Sì, anche qui c'è l'NFC.

SPORT, SENSORI ED AUTONOMIA

OPPO Watch X2 si arricchisce di nuovi sensori e ne migliora altri, proprio come il OnePlus Watch 3. C'è il nuovo sensore della temperatura cutanea, il lettore ottico del battito cardiaco a 8 canali e un pulsossimetro, sempre ottico, a sedici canali. C'è sempre il sensore di luminosità, il barometro, l'accelerometro, il giroscopio e magnetometro. La bussola funziona molto bene!

Il sensore per l'ECG c'è, ed è inserito nel tasto inferiore, quello che ci fa accedere agli allenamenti o al Wallet. In Italia funziona? Nelle nostre unità sì, nelle vostre non è ancora certo, per ora. Abbiamo chiesto lumi all'azienda, vi faremo sapere il prima possibile aggiornando questa recensione. Allo stato attuale l'ECG funziona solo con una SIM locale rilevata, senza SIM non si può sfruttare. Così viene messo il "region lock".

Quello che ad oggi potete fare è il Check-In in 60S, dentro il quale c'è anche l'ECG.. ironico? Con esso potete fare una analisi molto approfondita del vostro stato fisico e mentale, come ad esempio misurare l'irrigidimento arterioso. Possiamo misurare il sonno, l'HRV e il russare.

Presente ovviamente il GPS, un Dual GPS per dirla tutta, uno dei migliori provati per rapidità di aggancio anche in interna!

AGGIORNAMENTI E APPLICAZIONE

Allo stato attuale questo Watch X2 si aggiornera come il OnePlus Watch 3, ovvero per due major e poi un ulteriore anno di patch trimestrali. WearOS 6 è ormai alle porte, ma da come abbiato potuto intravedere con la Beta non ci sono novità: c'è un reskin parziale grafico e un leggero risparmio d'autonomia. Il software ad oggi sembra piuttosto stabile ma anche privo di grandi novità e stravolgimenti in programma per il prossimo futuro.

L'applicazione è sempre OHealth, che addirittura su OPPO Find X8 Ultra, con ROM cinese, l'abbiamo trovata preinstallata. Come vi avevamo già raccontato in passato è arrivata la sincronizzazione dei dati via cloud, ma va attivata a mano. Le metriche sono ben mostrate e narrate, ma non abbiamo la stessa ricchezza di approfondimenti che troviamo su FitBit ad esempio.

L'app è leggermente più spartana, anche rispetto a quella di Huawei o Samsung.

AUTONOMIA TOP MA MANCA UNA VERSIONE LTE

L'autonomia di OPPO Watch X2 è favolosa se paragonata agli altri smartwatch con WearOS o agli Apple Watch con watchOS. Con utilizzo blando si arriva anche a cinque giorni di utilizzo, mentre con le grafiche 3D ottimizzate, effetti live nella watchface, calcolo del sonno e del battito approfondito e qualche attività sportiva stiamo tra i due ed i tre giorni, dove un Pixel Watch farebbe fatica ad arrivare a sera.

Questo risultato è ottenuto grazie al chip Snapdragon W5 Gen 1, potentissimo, affiancato dal BES2800, un co-processore che in questo caso viene sfruttato per i carichi di lavoro più leggeri. Immaginate di avere un notebook con una scheda video dedicata, potentissima ed energivora, per quando videogiocate, ma anche con una iGPU che consuma pochissimo, in grado comunque di far funzionare il notebook al suo meglio.

IL LATO "NEGATIVO" DI WEAROS E DELL'AUTONOMIA

Se da una parte quindi abbiamo una autonomia eccelsa rispetto agli altri device simili e soprattutto se facciamo un utilizzo blando dello smartwatch, così da sfruttare al meglio il co-processore, sotto sforzo e con alcune app notiamo i limiti di WearOS.

Ad oggi, paradossalmente, alcune soluzioni con OS proprietario, tipo Amazfit o Huawei, hanno alcune scelte molto più valide e "battery friendly". Volete fare una escursione? Con Amazfit o Huawei potete importare le indicazioni e le mappe da Komoot e averle a disposizione offline e con navigazione turn-by-turn con mappa attiva, così da avere il percorso a vista d'occhio e anche funzioni utili come il "ritorno al punto di partenza".

In questi miei primi mesi a Milano mi è capitato più volte di uscire con uno di quei due smartwatch al polso, correre verso qualche zona sconosciuta e poi usare la funzione di "ritorno a casa". Così facendo ho potuto lasciare lo smartphone a casa, ed inoltre i percorsi di Komoot e le mappe erano integrate negli allenamenti dello smartwatch.

Con WearOS, seppur abbiamo molta più potenza a disposizione e tantissime app, sviluppate proprio da chi ha inventato quell'app, troviamo molti più limiti. Komoot ad esempio funziona soltanto con una connessione tra smartwatch e smartphone, e in ogni caso non offre una mappa fruibile.

Per compensare a ciò abbiamo sfruttato Outdooractive che permette di scaricare una mappa, seppur un po' mal fatta, e avere indicazioni offline. Il limite di tutto ciò? Le due applicazioni, Komoot e Outdooractive, non si vanno ad integrare negli allenamenti dello smartwatch. Cosa significa questo? Che durante una escursione, per avere tutti i dati salvati in maniera fine, ho dovuto attivare sia una di quelle app esterne sia l'allenamento interno, consumando tantissima batteria.

Durante una escursione al Lago di Ledro, durata circa 10km, ovvero due ore di camminata e circa un'oretta di tempo perso tra pranzo ed altro, ho consumato più del 40% di batteria sull'OPPO Watch X2, mentre con la Xiaomi Smart Band giusto il 5%, con un Amazfit Active 2 o Huawei Watch Fit 4 Pro non avrei consumato più del 10%, con le mappe e il monitoraggio di ogni paramentro.

Insomma è vero che WearOS permette di scaricare tantissime applicazioni, ma ne avete davvero bisogno? Se sono funzioni chiave che ormai si trovano integrate, e meglio, in soluzioni proprietarie, è molto probabile che su queste il tutto funzioni meglio e senza anormali drain batteria.

Se invece vi piace smanettare scaricando un browser web, dei giochini o simili sul vostro smartwatch qui avete pane per i vostri denti, ed uno dei migliori display per fruire di tali contenuti. In ogni caso la mancanza di una versione LTE si fa sentire, anche ad esempio per sopperire a quella problematica di Koomot sollevata in precedenza.

PREZZO E CONCLUSIONI

Alla fine della fiera cosa ci troviamo quindi al polso? Uno smartwatch costruito benissimo, con uno dei migliori display in questa categoria di prodotti, con una delle migliori soluzioni, lato SoC, disponibili in commercio e con una ottima autonomia, sempre rispetto ai competitor diretti.

La verità è però che le soluzioni proprietarie sono sempre più agguerrite: un Amazfit o Huawei ormai ti permettono di rispondere ai messaggi con una tastiera, a volte anche con la voce o con l'IA, ti permettono di rispondere chiamate o comporre proprio numeri da chiamare, hanno integrazioni con app fondamentali come Komoot e più di tutto hanno una autonomia incredibile.

Se utilizzate lo smartwatch tanto quanto utilizzate lo smartphone vi troverete comunque ancora a preferire soluzioni WearOS o WatchOS, ma considerando anche i prezzi dovete fare molti ragionamenti. Anche funzioni come l'ECG, che qui è ancora in dubbio se arriverà o meno in Italia, sono ormai presenti su prodotti come il Huawei Watch Fit 4 Pro.

OPPO Watch X2 arriva in commercio con un prezzo di 399,99€ che diventano 400,99€ con in bundle delle OnePlus Nord Buds 3 Pro, dal valore commerciale di 79,99€.

Anche questo bundle evidenzia ormai il collegamento diretto tra OPPO e OnePlus, dal momento che la prima propone in bundle sul proprio sito ufficiale dei prodotti di OnePlus.

Ma a questo punto, a meno che voi proprio non vogliate la nuova colorazione blu con cinturino in pelle, perché non acquistare proprio un OnePlus Watch 3 che esce di listino a 349€, 50 in meno dell'OPPO, e ad oggi costa circa 260€ tramite siti non ufficiali e 300€ tramite sito ufficiale?

Una strategia molto caotica quella di OPPO e OnePlus che rischia di sovra-caricare il mercato di prodotti identici anziché dividersi i compiti, come lasciare a OnePlus il modello da 46mm e lasciare ad OPPO il più esclusivo ed aggrazziato Watch da 43mm che uscirà a breve, stando ai rumors. Che ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!

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