Recensione Panasonic Lumix S1 II: l'ennesima conferma | Video

https://www.hdblog.it/fotografia/recensioni/n622454/panasonic-lumix-s1-ii--test-prova-prezzo/

HDblog.it Jun 21, 2025 · 18 mins read
Recensione Panasonic Lumix S1 II: l'ennesima conferma | Video
Share this

Nell'ultimo mese ho messo da parte la mia amatissima Lumix GH7 per tornare a provare una full frame. Da quando mi sono trasferito a Milano, circa quattro mesi fa, ho iniziato a sfruttare la Sony A7s III che abbiamo in studio, ma essendo ormai abituato a Lumix da anni volevo tornare a provare qualcosa di questo brand.

L'uscita della Lumix S1 II è cascata a fagiolo, assieme tra l'altro al compatto 24-60mm f/2.8 rilasciato assieme alla fotocamera. Ho sfruttato questa combinazione per avere una soluzione da viaggio non troppo più ingombrante e pesante della mia GH7 assieme all'Olympus Pro 45mm f/1.2 e il PanaLeica 15mm F/1.7.

Le due fotocamere hanno molte somiglianze ad una prima vista, come ci sono anche con la Lumix S5 II che avevamo testato circa un'annetto fa. Migliore è qui la gestione delle ghiere, ottimali sia per scattare foto che per la registrazione di video. Ed in effetti notiamo subito come c'è anche un selettore proprio per la modalità Foto e Video.

Panasonic non si nasconde dietro ad un dito, come ormai molti suoi competitor: l'obiettivo è continuare a proporre fotocamere ibride, con un occhio di riguardo alle foto ma soprattutto una grandissima attenzione ai video. Questa S1-II è l'esempio lampante per eccellenza, più della precedente S1R-II che pur focalizzandosi sul mercato fotografico non rinunciava ad ottime novità lato videografia.

SCARICA DA QUI I FILE RAW DELLA RECENSIONE

Ho sfruttato questa nuova S1 II per realizzare alcuni video YouTube che trovate sul nostro canale, così da valutare la qualità rispetto ai soliti che registriamo con la A7s III o FX-30. Parliamo della recensione del Huawei Watch Fit 4 Pro, dell'esoscheletro di HyperShell, il riepilogo del Computex, la recensione dell'Honor 400 Pro, il video degli smartphone più venduti del mese di Maggio, l'anteprima di Mario Kart World ed alcuni video futuri come quello del ROG Flow Z13.

La maggior parte di questi video sono stati realizzati in 6K OpenGate, 30fps, 4:2:0, 10bit, LONGGOP 200MPBS, ma anche in 5.8K con risoluzione 5760 x 3040, dove possiamo spingerci anche a 60fps, o in Cine4K dove si arriva fino ai 120FPS in 4:2:0 10bit, LONGGOP, 300Mbps. Scendendo sotto i 60fps in Cine4K si può registrare anche a 800Mbps in 4:2:2 ALL-I.

Parliamo di specifiche fotoniche, soprattutto se unite alla possibilità di registrare su SSD esterno, poter applicare le LUT già in camera, registrare in Apple ProRES RAW/HQ in 5.8K 30fpps o 60fps Cine4K e c'è anche il supporto sbloccabile, dietro pagamento, all'Arri LOG C3. Parliamo di tutto e ciò e concentriamoci anche sulle foto che troverete a corredo di questo articolo, scattate a Taipei.

Design e costruzione: robustezza senza compromessi

L'aspetto essenziale per il mio utilizzo era il peso: dovevo ridurlo al minimo. Non amo particolarmente viaggiare con troppo peso dietro, soprattutto quando le mete sono proibitive come Taiwan a Giugno. Parliamo di circa 40000 passi al giorno con un clima un  po' ostile: 33°C, 70-80% di umidità e diluvi improvvisi con la pioggia che evapora prima di toccare il suolo, creando un effetto sauna poco gradevole.

Come vedrete in un futuro video, o forse precedente, in base alla pubblicazione, ho portato in viaggio un ROG Flow Z13, anche lui compattissimo e potentissimo, proprio per massimizzare il tutto e viaggiare il più comodo possibile, senza però rinunciare alla prestazioni considerando che avrei dovuto poi montare ore e ore di girato 6K di questa Lumix S1-II.

La Lumix S1-II in accoppiata con il Lumix S 24-60 f/2.8, è stata un degno alleato: non troppo pesante al collo, soprattutto andando a cambiare la tracolla con una morbida, tondeggiante. Rispetto all'1.2KG della mia GH-7 con lente fissa da 45mm f/1.2 montata sopra, qui ho raggiunto l'1.3KG, un peso tutto sommato onesto considerando che qui sopra avevo un tuttofare con buona apertura focale.

Il Lumix S Pro 24-70mm pesa 400 grammi in più del Lumix S 24-60, è molto più ingrombrante, circa 1/3 più lungo ed anche il costo è un aspetto da considerare: l'S Pro costa il doppio dell'S base.Il Sigma 24-70mm f/2.8 è chiaramente il vero rivale, per prezzo, di questo nuovo Lumix S 24-60 f/2.8, ma io onestamente rinuncerei a quei 10mm per avere un supporto migliore ed un autofocus più affidabile, grazie al nuovo motore DualPhase collegato ad un encoder ottico. Ma la qualità di immagine? Ne parliamo tra poco.

LUMIX S1 II: IL CORPO MACCHINA

La Lumix S1 II mantiene la stessa filosofia che ha reso celebre la serie S1 e S5: qui troviamo un corpo in lega di magnesio, tropicalizzato IP54, dimensioni generose ma qui giustificate dalla presenza di un sensore full frame. Non abbiamo lo stesso sistema di dissipazione mastodontico di una Lumix GH-7 ma ci siamo comunque vicini.

Alcune persone online hanno menzionato qualche surriscaldamento dopo ore di registrazione continua. Il riepilogo del Computex 2025, che abbiamo girato con questa Lumix S1II, è interamente girato in 6K e con qualche secondo di interruzione tra una clip e l'altra, in quel clima torrido descritto nell'introduzione. Mettete in cantiere che in 6K OpenGate, dopo oltre 45 minuti di registrazione, potreste avere qualche noia (seppur il problema in quel caso sarà la batteria che dovrete sostituire o ricaricare).

Il peso comunque di 1.3KG, che sale a 1.5KG con microfoni e accessori vari, si fa sentire dopo lunghe sessioni di utilizzo, ma nulla che non sia in regola con le altre fotocamere che rivaleggiano con questa. La presa del grip è profonda e sicura, con una sezione destra dedicata alla mano decisamente ampia. Il bilanciamento tra fotocamera e lente, nel caso del 24-60, è quasi perfetto.

Il selettore per passare dalla modalità foto a quella video è sicuramente una delle novità più apprezzate, per me, così da non dover giocare ogni volta a fare intere rotazioni della ghiera delle modalità: qui basta un semplice switch. Sopra al selettore ce n'è un secondo, questo dedicato allo scatto singolo, raffica silenziosa, raffica, scatto ad alta risoluzione o scatto con timer.

A destra invece troviamo la classica ghiera multi--funzione, quella attorno al pulsante di scatto, i tre pulsanti dedicati al WB, ISO ed esposizione ed il tasto rosso dedicato alla registrazione video. Frontalmente abbiamo in basso a destra un secondo tasto rosso dedicato alla registrazione video, mentre il tasto extra funzione è soltanto uno sul frontale. Al centro il classico innesto L-Mount.

Il retro è decisamente in linea con la precedente S1, la S5-II e la GH-7: se provenite dal mondo Panasonic vi sentirete subito a casa. Oltre ai tasti dedicati al focus, il joystick ed i vari back/galleria/display, troviamo il tasto Q per il menù rapido, uno dei migliori per semplicità.

Entrare poi nei menù e navigarci è semplicissimo considerando che si fa tutto con il pollice tra il click del bottone al centro della ghiera posteriore ed uno scorrimento o click di essa. I menù tra l'altro non sono al livello di una Leica, per fruibilità e semplicità, ma sono tra i più fruibili, sicuramente più della Sony A7s III che abbiamo in ufficio, un vero cubo di Rubik da risolvere ogni volta che si vuole cambiare qualcosa.

Migliorerei solo il tasto di scatto che restituisce un feedback un po' troppo gommoso, povero, ma mai come quello della GH-7 che è completamente vuoto. Per fortuna compensiamo con il suono dell'otturatore meccanico, un vero "clack" croccante e appagante.

IL NUOVO LUMIX S 24-60MM f/2.8

Tornando sul Lumix S 24-60mm f/2.8 è obbligatorio parlare di qualità. Fino ad oggi Sony è stata la regina delle "miniaturizzazioni", portare obiettivi compatti con qualità simile agli originali più ingombranti, con giusto qualche minimo limite. Qui sembra ripetersi la stessa cosa, ma per Panasonic. Il 24-60mm, dai test di alcuni colleghi ed utenti, risulta essere qualitativamente identico al 24-70mm, paradossalmente a volte anche più nitido.

Avere quindi la stessa qualità in dimensioni e peso ridotte è sicuramente tanta roba, soprattutto se il prezzo di ingresso è dimezzato! Chiaramente qui non si ha la ghiera personalizzabile che, tirandola verso il basso, sblocca il fuoco manuale con un inizio e fine corsa, ma per il resto abbiamo la ghiera personalizzabile, il tasto per passare da AF a MF ed un ulteriore tasto personalizzabile.

Comment
byu/flatirony from discussion
inLumix

Su Reddit iniziano ad esserci molte persone che stanno pensando addirittura di cambiare il loro 24-70mm S Pro con questo, considerando che l'unico compromesso sono quei 10mm che si perdono. Se non ne avete bisogno, in pratica ci si guadagna soltanto da questo passaggio, brava Panasonic!

Purtroppo su Micro Quattro Terzi manca un tuttofare così di qualità e che non costi una esagerazione, una lente del genere potrebbe essere "game changing" per molte persone, compreso proprio io che sto meditando il passaggio dopo aver provato questa accoppiata. Ci troviamo di fronte ad una di quelle lenti che ti fa rinunciare anche a qualche prime lens di qualità, come quelle in mio possesso.

Piccolo extra: con questa lente, rispetto al Sigma citato prima, il 24-70 f/2.8 ART, potete avere la stabilizzazione Cropless, senza crop per l'appunto, quella che noi abbiamo utilizzato più spesso. La fotocamera sembra essere su un gimbal e senza movimenti bruschi ci evita di dover ritagliare il nostro video a favore di una stabilizzazione più efficace.

SCHERMO E MIRINO: PASSI AVANTI

La Lumix S1-II cambia decisamente forma soltanto quando parliamo di display poiché diventa più piccolo della Lumix S1 originale e prende in prestito quello da 3" della Lumix S5 II. Attenzione però poiché il meccanismo per articolare il display è completamente differente da tutte le altre soluzioni sul mercato ed è la migliore proposta che abbiamo visto su una Lumix grazie al tilt-free-angle: il display può essere allontanato dalla scocca per essere ruotato in verticale ma può anche essere roteato e rigirato "stile vlog", il tutto senza mai dare fastidio alle porte che abbiamo a disposizione.

Già che ci siamo ve le cito poiché abbiamo il classico ingresso da 3.5mm per microfoni, quello da 3.5mm per le cuffie, una HDMI full size, una USB-C con PowerDelivery e una slitta hot-shoe compatibile con gli adattatori XLR Panasonic. L'USB è una 3.2 Gen 2 per completezza.

Una funzione che ho apprezzato del display, come su altre Lumix, è la possibilità di avere la luminosità automatica, così da non perdere tempo dietro ai menù dei sotto-menù. La luminosità è buona, siamo sui 1000-1200 Nit, ottimo anche per l'utilizzo in esterna.

Il mirino è chiaramente la scelta migliore, in ogni caso, quando ci troviamo in esterna, ma questo è identico a quello di precedente generazione quindi non ci perderemo molto tempo. In realtà una novità c'è, poiché ora con il nuovo sensore partially stacked abbiamo una eventuale raffica visualizzabile senza blackout.

Bene il trattamento oleofobico del display ma il touch non è dei migliori. Va bene per selezionare il punto di messa a fuoco ma per altri comandi più elaborati meglio affidarsi ai classici pulsanti e joystick.

Ciò che però ho apprezzato è la nuova app Lumix Flow, un bel passo in avanti rispetto a Lumix Sync per quando ad esempio si è da soli e si deve osservare cosa sta registrando la camera. C'è la solita funzione tramite bluetooth ma anche tramite HDMI, comodissimo! Se il display da 3" non è abbastanza ora ci vuole davvero poco per rimpiazzarlo e senza uscire fuori di testa per delle app che funzionano male.

IL NUOVO SENSORE PARTIALLY STACKED

La Lumix S1-II introduce una "quasi" novità nel panorama fotografico mirrorless: il sensore partially stacked. Si è già visto a bordo della Niko Z6 III, un sensore non veloce come quello completamente stacked di Z8 e Z9 ma che permetteva un readout comunque rapidissimo.

Con il sensore da 24.2MP di Lumix S1-II possiamo scattare raffiche da 70fps, con otturatore elettronico. Con quello meccanico si scende a 10fps ma con un rolling shutter comunque ridottissimo il che lo rende accettabile. Il readout è più veloce di 2.5 volte quello della S5 II. Così facendo possiamo registrare anche video 6K e 4K oversampled fino a 60fps senza crop.

Il sensore è sviluppato internamente da Panasonic, con questa circuiteria stampata superiormente ed inferiormente, così da generare questo sensore parzialmente stacked. In RAW abbiamo circa 13 stop di gamma dinamica, permettendo un recupero netto di alte luci ed ombre. 

Per le strade di Taipei abbiamo potuto testare situazioni di forte contrasto ma con i file RAW e Lightroom siamo riusciti a bilanciare ogni scena, anche la più aggressiva o con settaggi manuali errati in partenza.

La gestione del rumore è convincente nelle foto, fino a ISO 6400, valore attorno al quale compare una grana visibile ma accettabile, mentre oltre ISO 12800 si deve accettare qualche compromesso o fare una elaborazione manuale un poco più mirata alla riduzione del rumore. Possiamo arrivare fino a 51200 ISO, ma quel valore lo abbiamo testato solo nella registrazione video.

Ora sì può anche scattare in .HEIF tra l'altro, sfruttando tutti i vantaggi di questo formato e le informazioni HDR. Si scatta infatti in 10-bit utilizzando la curva tonale HLG, ma si può scattare anche con delle LUT personalizzate applicate. Si può quindi ora scattare in HEIF + RAW così da avere sia foto HDR in-camera che file nativi.

La stabilizzazione a 5 assi IBIS funziona egregiamente, garantendo scatti nitidi fino a tempi sorprendentemente lunghi. Con il 24-60mm f/2.8 sono riuscito a ottenere immagini nitide anche a 1/8 di secondo a 60mm, prestazione notevole per una full frame. L'efficacia diminuisce ovviamente con focali più lunghe, ma resta uno strumento prezioso per chi scatta spesso a mano libera. 

Nelle nostre sessioni di street photography non ci è praticamente mai capitato di buttare qualche scatto per colpa della stabilizzazione non idonea, anzi, anche in notturna non abbiamo mai avuto noie!

AUTOFOCUS: SONY INARRIVABILE MA CI STIAMO AVVICINANDO

L'autofocus di Panasonic diventa ogni anno più affidabile da quando si è abbandonato lo sviluppo del DFD a favore del PDAF più comune e moderno. Grazie all'AI poi si sono fatti grandi passi avanti e ora vengono riconosciuti e tracciati soggetti come animali, treni, persone (corpo o occhi/volto) ed ora possiamo tracciare anche sport "cittadini", come può essere una maratona per le strade di Roma.

Abbiamo la stessa base della S5 II, con 779 aree di autofocus che coprono praticamente tutto il sensore. Sony rimane inarrivabile poiché in alcuni contesti il tracciamento non è efficace allo stesso modo e più che altro capita ancora, abbastanza spesso, che la fotocamera riconosca falsi volti nell'inquadratura, come può essere una finestra con qualche riflesso.

Per i nostri video Youtube è tutto più che accettabile, quasi eccellente, ma se siete abituati all'autofocus Sony potreste ogni tanto sentire la differenza. Chiaramente si può aggiustare la sensibilità del tracking e la velocità di transizione così da rendere l'autofocus più adeguato alle nostre esigente e gusti.

Al buio e in situazioni di basso contrasto c'è qualche noia in più del normale ma, come testimonia il video di Mario Kart World, anche in quei contesti si può salire ad ISO 51200, avere ancora un qualità decorosa e un autofocus ben funzionante. Questo chiaramente anche grazie al 24-60 che evita il focus breathing.

REGISTRAZIONE VIDEO: SI FA SUL SERIO

Dai tempi della GH4, divenuta famosissima per essere utilizzata in tantissime serie tv e show, come The Grand Tour, Narcos, Better Call Saul, Panasonic ha fatto innamorare molti videomaker, soprattutto in ambito consumer. Dalle micro quattro terzi poi ci si è spostati alle Full Frame, mossa saggia, con l'alleanza L-Mount tra Leica, Panasonic e Sigma.

Questa Lumix S1-II è il perfezionamento di quanto visto con la Lumix S5-II, anch'essa vendutissima e apprezzatissima. L'aspetto chiave di questa nuova mirrorless è la sua capacità di registrare nei formati più apprezzati e famosi senza crop particolari, spesso anche a 60fps, come il 5.8K proprio a 60fps o addirittura il Cine4K a 120fps, tutto in 10-bit interno con codec Long GOP o ALL-Intra.

La possibilità di registrare direttamente su SSD esterno tramite USB-C è una gran comodità ed elimina la noia di essere limitati allo slot per SD o quello per CF Express B. Ci sono poi anche le registrazioni proxy, che generano una seconda clip di qualità inferiore. C'è anche la possibilità di registrare una seconda clip di backup su un sistema di archiviazione differente da quello originario.

Il supporto ai profili LOG è completo: V-Log interno, si può sbloccare l'ARRI Log C3 dietro pagamento, c'è l'Apple ProRes RAW/HQ e le LUT si possono applicare anche in tempo reale per valutare l'esposizione ed il colore.

Ho utilizzato personalmente il 6K OpenGate per la maggior parte dei video YouTube, a 30fps, sfruttando il crop in post-produzione per ottenere inquadrature dinamiche senza perdita di qualità. La risoluzione extra si nota nella definizione dei dettagli e nella pulizia totale dell'immagine, anche quando si scala in 4K per la fruizione finale (nel nostro caso YouTube). Il codec LongGOP a 200 Mpbs è un buon compromesso, anche se i risultati migliori li abbiamo ottenuti con l'ALL-I.

Esclusi i video per testare al meglio questa fotocamera, normalmente registro in Cine4K 25fps. Qui c'è la possibilità di registrare a 120fps, possibilità che apre a dei rallenty sensazionali. Si può anche registrare in 6K con un nuovo formato particolare, direi cinematografico, con rapporto 2.4:1. 

La stabilizzazione, che abbiamo già citato prima, può andare da OFF a Cropless (con lenti Lumix) a "HIGH", dove non solo abbiamo attiva quella del sensore ma anche una digitale piuttosto aggressiva. Io onestamente ho preferito sfruttare quella Cropless senza tagliare troppo l'inquadratura, così da sfruttare appieno il potenziale della S1-II. I risultati in un video vlog sono quelli osservabili durante il riepilogo del Computex.

Per qualche carrellata di b-roll prodotti abbiamo impostato la stabilizzazione digitale su "normale", così da avere un minimo crop extra ma comunque una stabilizzazione quasi da gimbal.

Panasonic Lumix S1 II

Formati Video Massimi per Necessità

Formato Video Massima Qualità Storage Necessario RAW Interno Pro ProRes RAW HQ 6K (3:2) 30fps
≈2.5Gbps CFexpress / SSD Interno Compresso ProRes 422 HQ 6K (16:9) 30fps
≈1.2Gbps
ProRes 422 HQ 4K (16:9) 60fps
≈800Mbps CFexpress / SSD H.264/H.265 All-Intra H.265 6K DCI (17:9) 30fps 4:2:2 10-bit
≈400Mbps CFexpress / SSD Risoluzione Più Alta New H.265 6K Open-Gate (3:2) 30fps 4:2:0 10-bit
≈200Mbps SD / CFexpress Risoluzione Alta 60fps H.265 5.1K (4:3) 60fps 4:2:0 10-bit
≈200Mbps
H.264 4K DCI (17:9) 60fps 4:2:0 10-bit
≈150Mbps SD / CFexpress Qualità Migliore 120fps Slow-Mo H.264 4K DCI (17:9) 120fps 4:2:0 10-bit
≈300Mbps (crop 1.3x)
H.264 C4K (17:9) 120fps 4:2:0 10-bit
≈300Mbps (crop 1.3x) CFexpress / SSD Qualità Standard H.264 FullHD (16:9) 4:2:0 8-bit All-Intra
≈200Mbps SD / CFexpress CONCLUSIONI E ALTERNATIVE

La Panasonic Lumix S1 mark II è insomma una gran fotocamera ibrida, forse la migliore per completezza, se diamo più peso all'aspetto video che quello fotografico. La Nikon Z6iii uscita nel 2024 è forse la sua più acerrima rivale e simile, per target. La Nikon Z6iii tra l'altro ad oggi si trova anche per circa 2600 in offerta con un 24-70 f/4 in bundle. La Lumix S1ii è appena uscita ma ha già una offerta di 300€ se acquistata con qualche lente.

In breve si acquista per 3400€ solo corpo fotocamera e 4200€ con il nuovo 24-60 f/2.8, tanti, tantissimi soldi, che fanno fuori una bella fetta di amatori interessati a questa fotocamera, perlomeno ad oggi. Il prezzo è chiaramente destinato a calare, come è calato quello della Nikon Z6iii, ai tempi di circa 3000€ per solo il corpo macchina.

Al netto dei prezzi c'è poi da considerare qui un corpo più massiccio ma anche più comodo per lunghe sessioni, soprattutto con alcuni obiettivi Lumix studiati un po' meglio dal punto di vista dell'ergonomia. 

Anche il formato OpenGate può fare la differenza, per chi come noi ne giova, coprendo con una sola clip sia l'orizzontale che il verticale. Anche il "crop" è un aspetto da evidenziare: qui al più in 4K/120fps c'è un leggero crop di X1.17, dove sulla Nikon Z6iii ci spingiamo al X1.5 APS-C.

Insomma davvero un prodotto ben realizzato, sia fuori che dentro, coadiuvato da una nuova lente tuttofare che può tranquillamente rimpiazzare lenti il doppio più costose, senza perder qualità.

Al momento ci teniamo strette le nostre Sony in studio e la mia GH-7 per la mobilità, ma in futuro l'idea di avere un completo set up composto da una S1ii ed una futura ed eventuale S1H-ii ci alletta e non poco.

VIDEO