Recensione Samsung Galaxy S25 Edge, sottile è sottile ma quanto è leggero?!

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HDblog.it Jun 14, 2025 · 14 mins read
Recensione Samsung Galaxy S25 Edge, sottile è sottile ma quanto è leggero?!
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Il mercato degli smartphone di fascia alta è da anni caratterizzato da una sostanziale uniformità estetica e funzionale. Se togliamo le novità introdotte con i pieghevoli, i top di gamma si sono evoluti seguendo traiettorie prevedibili: schermi sempre più grandi, materiali pregiati, fotocamere sempre più avanzate, ma anche dispositivi sempre più pesanti e ingombranti. Da un lato l’evoluzione tecnologica ha portato così benefici tangibili, dall’altro ha inevitabilmente sacrificato la sensazione di leggerezza e compattezza. In questo scenario, Samsung, che sembra aver fatto solo da apripista, ha deciso rovesciare un po’ gli schemi lanciando il Galaxy S25 Edge, uno smartphone che punta su un design ultra-sottile e leggero, pur mantenendo un’identità da vero flagship. Una scelta coraggiosa, che potrebbe anticipare un trend destinato a prendere piede nel prossimo futuro, come suggeriscono anche i rumor sull’iPhone 17 Air previsto per l’autunno. Ma come va questo Edge? Ve lo racconto subito.

INDICEERGONOMIA E MATERIALI

Quando si parla di Galaxy S25 Edge, il design non è un dettaglio ma il cuore del progetto. In un mercato dove la maggior parte degli smartphone premium supera abbondantemente i 200 grammi e spesso i 7-8 mm di spessore, Samsung è riuscita a proporre un dispositivo che pesa solo 163 grammi e ha uno spessore di appena 5,8 mm. Sono numeri che, presi singolarmente, potrebbero sembrare solo marketing, ma che nella pratica trasformano realmente l’esperienza d’uso.

La prima volta che si prende in mano l’S25 Edge, l’effetto è straniante: ci si aspetta un peso decisamente diverso, più simile a quello a cui ci hanno abituato i flagship recenti. Invece, l’Edge sembra quasi “vuoto”, eppure non trasmette affatto una sensazione di fragilità. Al contrario, l’ergonomia è sorprendente: il bilanciamento è ottimo, e il grip è buono nonostante la sottigliezza. Merito anche della scelta di Samsung di ridurre le curvature laterali rispetto all’S25+, optando per bordi più squadrati ma comunque non taglienti.

75.6 x 158.2 x 5.8 mm
6.7 pollici - 3120x1440 px 77.6 x 162.8 x 8.2 mm
6.9 pollici - 3120x1440 px 75.8 x 158.4 x 7.3 mm
6.7 pollici - 3120x1440 px

Il vetro posteriore è Gorilla Glass Victus 2, mentre sul fronte troviamo il nuovo Gorilla Glass Ceramic 2: resistente, ma purtroppo privo del trattamento antiriflesso presente su S25 Ultra che ho amato al punto da volerlo idealmente su tutti gli smartphone. Peccato, ma capisco la volontà di Samsung di riservare alcune caratteristiche rilevanti per i suoi prodotti di punta.

La scocca è in titanio, come quella dell’S25 Ultra, e conferisce al dispositivo una rigidità strutturale impressionante, quasi inaspettata. Non ci sono scricchiolii o cedimenti strutturali: nonostante lo spessore ridottissimo, il dispositivo dà una sensazione di solidità totale. L’ho anche “messo alla prova” con un paio di cadute accidentali ma per fortuna nessun danno, nemmeno un graffio. In più, rimane la resistenza a polvere e acqua definita dalla certificazione IP68, una caratteristica tutt’altro che scontata su un prodotto così compatto, dove ogni millimetro conta.

Il sensore per il riconoscimento delle impronte è posizionato sotto al display ad una altezza comoda da raggiungere, almeno per il mio tipo di impugnatura. È preciso e rapido nello svolgere il suo compito e rimane il metodo di sblocco più sicuro a disposizione. C’è infatti anche il riconoscimento del volto, ma come al solito è soltanto a due dimensioni e quindi meno sicuro e non validato per l’utilizzo con app bancarie e pagamenti.

E restando in tema ergonomia vi lascio una considerazione anche a proposito della vibrazione che è discretamente netta e forte senza però arrivare al livello di S25 Ultra e di altri top. La causa? Molto probabilmente la necessità di ottimizzare gli spazi e quindi il probabile utilizzo di un motorino della vibrazione più piccolo di quelli che troviamo invece nelle soluzioni standard.

DISPLAY

Quando si parla di display, Samsung ha davvero poco da imparare dalla concorrenza, anzi, è spesso al vertice della categoria. Anche sul Galaxy S25 Edge, nonostante il design estremamente sottile, non ci sono compromessi per quello che è, a tutti gli effetti, uno dei migliori pannelli in circolazione. Parliamo di un Dynamic AMOLED da 6,7 pollici, con risoluzione QHD+ (3120x1440 pixel), refresh rate variabile fino a 120Hz (è un LTPO) e luminosità di picco di 2600 nit. Si tratta probabilmente dello stesso pannello montato su Galaxy S25+, e questa è già una garanzia. La densità di pixel e la resa cromatica sono semplicemente ottimi: ogni contenuto, dai video in HDR alle semplici interfacce di sistema, appare nitido e immersivo.

La luminosità massima supera tranquillamente i 1000 nit in contesti classici, con picchi sopra i 2000 per l’HDR. Questi valori, combinati con una buona gestione automatica, rendono il display perfettamente leggibile anche sotto il sole diretto. L’unico piccolo neo, rispetto all’S25 Ultra, è l’assenza dell’antiriflesso applicato sul vetro frontale. Nulla di drammatico, ma la differenza si percepisce in certe situazioni estreme, come in auto o con luce diretta molto forte.

Video su YouTube, Netflix, scroll sui social, editing foto, gaming, lettura di documenti e navigazione web: il display è sempre risultato all’altezza. I colori sono saturi ma non esagerati, c’è la possibilità di calibrare la tonalità nelle impostazioni e i neri sono profondissimi, come ci si aspetta da un AMOLED. Grazie al supporto HDR10+ e alla fluidità dei 120Hz, guardare contenuti in streaming o giocare è un piacere.

Ma spendo due parole anche per la componente audio. S25 Edge adotta una configurazione stereo: audio multimediale e in vivavoce vengono riprodotti tramite capsula auricolare e speaker inferiore. Questi due componenti lavorano in sinergia per restituire un suono piuttosto potente, con un buon picco di volume massimo, sufficiente per ambienti rumorosi o per un’esperienza video discretamente immersiva.

La qualità del suono è buona: le frequenze medio-alte sono ben definite, la chiarezza vocale è ottima e la distorsione è minima anche ad alto volume. Dove si avverte maggiormente il limite fisico è sui bassi: la profondità è limitata ma è ovviamente condizionata dalla dimensione degli speaker. Non è una sorpresa, considerando lo spazio interno molto ridotto che limita il la risonanza necessaria per suoni pieni. Buona invece la qualità dell’audio in capsula e dei microfoni per le chiamate, sia in termini di volume che di chiarezza.

SCHEDA TECNICA
  • Display: 6,7" QHD+ Dynamic AMOLED 2X, refresh rate adattivo 1~120Hz, Vision Booster, Adaptive Color Tone
  • Processore: Snapdragon 8 Elite per Galaxy
  • Fotocamere posteriori:
    • • 200 MP grandangolare, F1.7, OIS, zoom 2x qualità ottica
    • • 12 MP ultra-grandangolare, F2.2, AF
  • Fotocamera frontale: 12 MP, F2.2
  • Memoria e archiviazione: 12 GB RAM + 256 GB / 512 GB di storage (parte dello spazio occupato dal sistema)
  • Batteria: 3.900 mAh (tipica), 3.786 mAh (minima)
  • Ricarica:
    • • Fino al 55% in ~30 min con adattatore da 25W (venduto separatamente)
    • • Ricarica rapida wireless (WPC)
    • • Wireless PowerShare (con dispositivi compatibili, efficienza variabile)
  • AI e multimedia: ProVisual Engine, ProScaler (+40% qualità upscaling), mDNIe, Galaxy AI, Regola Audio, Assistente al Disegno
  • Sistema operativo: Android 15 con One UI 7
  • Connettività: 5G, LTE, Wi-Fi 7, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.4
  • Dimensioni e peso: 75,6 × 158,2 × 5,8 mm; 163 g
  • Materiali: Telaio in titanio, vetro anteriore Gorilla Glass Ceramic 2
  • Resistenza: Certificazione IP68 (immersione fino a 1,5 m per max 30 min in acqua dolce)
HARDWARE E PRESTAZIONI

Ovviamente nell’approcciarsi ad una soluzione così sottile il dubbio sulle prestazioni e sull’hardware al suo interno è più che lecito. La risposta, nel caso del Galaxy S25 Edge, è invece assolutamente positiva, grazie ad una scheda tecnica che non ha nulla da invidiare agli altri top di gamma odierni, e anzi, in alcuni casi è anche superiore. Sotto la scocca troviamo infatti un Qualcomm Snapdragon 8 Elite “for Galaxy”, lo stesso montato su Galaxy S25 Ultra e Plus. Si tratta di una variante customizzata per Samsung, con frequenze leggermente più alte rispetto alla versione standard. È affiancato da 12 GB di RAM LPDDR5X e da 256 o 512 GB di storage UFS 4.0, non espandibile ma estremamente veloce.

Nei benchmark sintetici, Galaxy S25 Edge fa segnare numeri paragonabili a quelli dei più diretti concorrenti; ma al di là dei numeri, è l’esperienza d’uso reale a confermare l’eccellente ottimizzazione: tutto è fluido, reattivo, istantaneo. Che si tratti di multitasking spinto, giochi pesanti o editing fotografico, non ho mai notato impuntamenti né rallentamenti.

L’elemento che permette a questo Edge di muoversi così bene, considerando la scocca sottile, è sicuramente l’adozione di una camera di vapore molto grande; stando a quanto dichiara l’azienda è addirittura il 15%  più grande rispetto all’S25 Plus. Questo accorgimento si è rivelato cruciale per mantenere temperature sotto controllo, anche durante sessioni di gaming o benchmark prolungati. Ora, non lo definirei comunque uno smartphone freddo, semmai direi tiepido, ma ci sta viste le dimensioni.

Durante l’uso intenso, come giocando a Genshin Impact a 60 fps e massimo dettaglio, lo smartphone si scalda leggermente, in particolare sulla parte posteriore centrale, ma senza mai diventare scomodo. Non c’è un vero thermal throttling, e nemmeno un reale surriscaldamento.

La velocità nell’apertura delle app, nella gestione della RAM, nella fluidità generale è davvero ottima. È uno smartphone che non va praticamente mai in affanno, anche con Android Auto wireless, navigazione GPS attiva, Spotify, messaggistica e social in background. Inoltre, grazie alla compatibilità con Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e supporto eSIM, l’S25 Edge è pronto per la connettività dei prossimi anni e anche già ora permette di avere un’esperienza ottimale in tutte le situazioni se parliamo di ricezione del segnale.

FOTOCAMERE

Il comparto fotografico è forse l’elemento che più divide chi guarda al Galaxy S25 Edge: da un lato troviamo un sensore principale di ottimo livello, dall’altro una configurazione a due fotocamere che potrebbe far storcere il naso a chi è abituato ai moduli completi con teleobiettivi dedicati dei top di gamma più recenti e più spinti lato foto.

Il sensore principale è un 200 MP f/1.7 con stabilizzazione ottica (OIS), autofocus a rilevamento di fase (PDAF) e possibilità di scattare a risoluzione piena. È un modulo simile, anzi praticamente identico, a quello dell’S25 Ultra, e quindi anche i risultati sono più meno in linea con quelli del top di gamma Samsung attuale, uno step sopra a quanto si ottiene con S25 Plus.

Di default, scatta a 12 MP tramite pixel binning, con risultati eccellenti in condizioni di buona luce: dettaglio elevato, colori vivaci (la firma Samsung è riconoscibilissima), ottima gestione dell’HDR e dei contrasti. Anche in modalità 200 MP, i risultati sono convincenti, con un incremento notevole del dettaglio su soggetti statici. In condizioni notturne, il sensore lavora molto bene, grazie all’OIS e a una modalità notte efficace. Gli scatti restano puliti, con un rumore contenuto e una gamma dinamica più che soddisfacente, specialmente con la lunghezza focale standard.

Il secondo sensore è invece dotato di un’ottica ultra-wide f/2.2 e di una risoluzione di 12 MP, lo stesso montato su S25 e S25+ per intenderci. La qualità degli scatti è buona per uso social e visualizzazione sul display dello smartphone stesso, ma è evidentemente meno performante del sensore principale. Di giorno la qualità è comunque buona ma cala notevolmente la notte, con meno dettaglio e maggiore rumorosità. In controluce si nota un po’ di flare e una gestione della luce meno sofisticata rispetto alla principale. È una camera “di supporto”, valida ma senza particolari ambizioni.

Il compromesso più evidente è nella mancanza completa di un teleobiettivo, e ciò significa che tutti gli zoom oltre il 2x sono gestiti tramite crop digitale. Fino al 2x, l’in-sensor zoom fa un buon lavoro, ma oltre i 4x la qualità degrada visibilmente, con immagini meno dettagliate e talvolta “acquarellate”. Samsung promette fino a 10x digital zoom, ma è più marketing che realtà pratica. Chi usa spesso la fotocamera per scatti a distanza sentirà questa mancanza rispetto ad un Ultra.

La camera anteriore è una 12 MP f/2.2 con autofocus, la stessa presente sugli altri S25. Offre selfie dettagliati, ben esposti e con una piacevole saturazione. Ottima anche la modalità ritratto, che riesce a separare bene soggetto e sfondo anche in presenza di occhiali, capelli scompigliati o accessori.

Sul fronte video, l’S25 Edge è molto completo: registra fino a 8K a 30 fps sul posteriore e 4K a 60 fps sulla camera frontale. La qualità è buona, con una stabilizzazione video sorprendentemente efficace anche a risoluzioni elevate. L’autofocus è veloce, la gestione dei cambi di esposizione è fluida e l’audio registrato è pulito. Insomma quello che ci si aspetterebbe da uno smartphone di questa fascia.

SOFTWARE E AUTONOMIA

Galaxy S25 Edge arriva con Android 15 personalizzato da One UI 7, la più recente evoluzione dell’interfaccia Samsung, che continua a migliorare in pulizia, funzionalità e integrazione AI. In questo contesto, l’S25 Edge non è solo un telefono Android moderno ma un concentrato di funzioni e strumenti extra che punta a semplificare l’esperienza quotidiana.

Chi ha già usato uno smartphone Samsung degli ultimi anni ritroverà molte certezze: interfaccia pulita, personalizzazione profonda, animazioni fluide, buona gestione della RAM. Ma con One UI 7, Samsung ha introdotto numerose ottimizzazioni, anche grafiche, che portano maggiore uniformità estetica e una navigazione ancora più snella. Ma come tutta la gamma Galaxy S, anche il nuovo S25 Edge integra pienamente la Galaxy AI, la suite di intelligenza artificiale di Samsung, che lavora fianco a fianco con Google Gemini.

Tra gli strumenti più interessanti abbiamo quello che riassume automaticamente le telefonate registrate. L’ottimizzazione audio dei video, che separa voce, rumore e musica, permettendo di modificare il mix in tempo reale. La ricerca universale con linguaggio naturale, che permette di cercare nelle impostazioni o nella galleria con frasi del tipo “mostrami le foto dei miei gatti” o “questo display è troppo luminoso”. Le azioni cross applicazione, grazie a cui comandi complessi, come “trovami un ristorante vegano aperto la domenica a Como e invia l’informazione a Marta”, vengono elaborati da Gemini e trasformati in azioni reali. Senza dimenticare tutta la suite legata all’elaborazione delle immagini in post produzione o la parte di traduzione delle conversazioni in tempo reale, ormai caratteristiche assodate dalla Galaxy AI.

Guardando invece all'autonomia è lecito essere spaventati dalla presenza di un modulo dotato di una capacità bassa per gli standard attuali. Parliamo di solo 3900 mAh, addirittura 100 mAh in meno rispetto alla già piccola batteria di S25. Anche in termini di durata, quindi, sarebbe lecito aspettarsi compromessi importanti, anche se la realtà dei fatti non è così tragica come potrebbe sembrare, anzi. In uno scenario d’uso misto — metà giornata in Wi-Fi e metà in rete mobile, con social, YouTube, qualche chiamata, navigazione GPS e messaggistica continua — sono sempre arrivato a sera, anche con 5/5,5 ore di schermo attivo. Certo, se la giornata si fa un pochino più impegnativa, magari con un paio d’ore di Carplay Wireless e qualche foto o video in più, ecco che è molto facile aver bisogno di una ricarica nel pomeriggio.

E qui arrivano le note dolenti perché purtroppo Samsung ha deciso di fermarsi a 25W via cavo, 15W wireless e 4,5W in reverse wireless charging. Un limite, specialmente se consideriamo che S25+ arriva a 45W. La ricarica completa richiede circa 1 ora e 20 minuti, con il 50% raggiunto in 30 minuti.

CONSIDERAZIONI

Galaxy S25 Edge è uno smartphone che non lascia indifferenti. Non è un semplice “fratello minore” dell’S25 Ultra, ma una proposta a sé stante, con una precisa filosofia: ridurre ingombri e peso senza rinunciare alla qualità e alle prestazioni. Una scommessa ambiziosa che, nella maggior parte dei casi, Samsung ha vinto. Rispetto a un classico flagship è più maneggevole, meno stancante da usare a una mano, più comodo da portare in tasca, eppure non fa sentire, quasi mai, il bisogno di “qualcosa in più”.

Certo, i compromessi ci sono: la mancanza del teleobiettivo è reale, e la ricarica lenta stona con un listino da oltre 1.200 euro. Ma questi limiti sono bilanciati da un design che ha davvero pochi rivali. La mia conclusione è: allo stesso prezzo di S25+ o Ultra, se la comodità e l’ergonomia sono molto importanti per voi fateci più di un pensiero.

PRO E CONTRO DESIGN ULTRA SOTTILE E LEGGERO DISPLAY OTTIMO PRESTAZIONI DA TOP CONNETTIVITÀ COMPLETA PREZZO ALTO SENZA PROMO RICARICA LENTA NIENTE FOTOCAMERA TELE

VOTO: 8

9.3 Hardware 6.9 Qualità Prezzo

Samsung Galaxy S25 Edge

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