Qualcomm dovrebbe decidere di mantenere in circolazione lo Snapdragon 8 Elite di prima generazione anche dopo l’uscita del diretto successore, prevista per questo settembre. Lo racconta la testata MyDrivers: questo potrebbe portare il chip su dispositivi con prezzi decisamente abbordabili e mainstream, scendendo anche intorno all’equivalente di 300-350 euro (le previsioni sono relative al mercato cinese, bisogna precisare). Tra i primi protagonisti di questa “nuova vita” di S8E dovrebbe esserci Redmi K90, il cui prezzo potrebbe essere di 2.500 renminbi, pari appunto a 300 euro tondi tondi al cambio attuale.
Non è una novità assoluta per quanto riguarda il mondo Android: ancora quest’estate abbiamo visto uscire smartphone e tablet basati su Snapdragon 8 Gen 3, il chip top di gamma di precedente generazione. Ma il report lascia intendere che quest’anno l’iniziativa di Qualcomm sia più strutturata e intenzionale. C’è da dire che Snapdragon 8 Elite, con i suoi nuovi core custom Oryon, ha rappresentato un balzo in avanti davvero importante per il settore, tanto che pare che i chip top di prossima generazione della concorrenza riusciranno a malapena ad agguantarlo. Insomma, pare che l’alternativa migliore all’ultimissimo chip top di Qualcomm sarà... Il precedente chip top di Qualcomm.
Per quanto riguarda Redmi K90, al momento le informazioni sul dispositivo sono piuttosto scarse. Sappiamo che avrà sigla 2510DRK44C e il nome in codice sarà Annibale. È emerso qualche dettaglio in più sulla variante Pro, che dovrebbe comunque essere molto simile: in base a come sono andate le cose l’anno scorso (in apertura vedete il Redmi K80 Pro, appunto), il Pro dovrebbe includere semplicemente una fotocamera in più (con ogni probabilità una tele), laddove il K90 avrà solo la principale e la ultrawide, e appunto un chip di nuova generazione, quindi Snapdragon 8 Elite 2.
È ormai praticamente certo che Qualcomm anticiperà ancora i tempi rispetto al ciclo di presentazione annuale che è la tradizione. Appena qualche anno fa lo Snapdragon Summit alle Hawaii, la passerella per antonomasia per il lancio del nuovo super chip mobile, avveniva a dicembre, ora si prevede la fine di settembre. Del resto anche Google si è mossa di pari passo, spostando l’uscita di Android 16 dal terzo trimestre tradizionale al secondo. Si vociferava che Qualcomm avrebbe potuto rimettere in carreggiata le fonderie di Samsung, ordinando parte della produzione del nuovo chip sul nodo a 2 nm, ma pare che ancora una volta sarà tutta un’esclusiva TSMC (nodo a 3 nm).
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