Parlando con Gamesradar, Nakanishi ha spiegato che, a differenza dei più recenti Resident Evil 4 Remake e Village che si sono spostati maggiormente sul fronte action, Resident Evil Requiem segna un ritorno alle origini. Il titolo sarà più simile a classici come Resident Evil 7 o il remake di Resident Evil 2, con un focus su esplorazione, backtracking e una tensione più costante.
Il gioco manterrà ovviamente tutti i pilastri fondamentali della serie, come il combattimento, la risoluzione di enigmi e la gestione limitata delle risorse, ma li reinterpreterà in chiave moderna, facendo leva su un'atmsofera assieme familiare e inedita, straniante. Nakanishi ha descritto l'esperienza come una vera e propria "montagna russa", con una dialettica interna fatta di scarti estremi, marcati tra orrore, tensione, azione e momenti in cui viene concesso al giocatore di rilassarsi e raccogliere le emozioni.
'alternanza tra momenti di terrore e fasi più tranquille è una pratica standard per la serie, che Nakanishi ha paragonato a una "curva di pacing dinamica". Con Resident Evil Requiem, però, l'intento è portare questa tecnica a un livello superiore. Il game director ha accennato a un nuovo sistema, ancora segreto, che renderà la distanza tra i picchi di tensione e i momenti di calma più netta che mai. L'obiettivo è creare un'esperienza ancora più intensa e viscerale per i giocatori.
Resident Evil Requiem uscirà il 27 febbraio 2026 per PC, PlayStation 5 e Xbox Series S|X. La versione per PC, in particolare, supporterà tecnologie all'avanguardia come il path tracing e NVIDIA DLSS 4 Multi Frame Generation, diventando il primo titolo a sfruttare pienamente il motore RE Engine in questo modo.
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