Un recente studio condotto da Ing Kong, Akesh Babu Kakarla e William Ritchie, e pubblicato su Recycling, ha messo a punto una soluzione pratica ed efficiente, realizzata in collaborazione con l’impresa australiana Ritchie Technology (Rtec). Al centro del progetto vi è un macchinario compatto, economicamente sostenibile e pensato per l’utilizzo direttamente in azienda. Questo sistema consente di lavorare il baling twine sul posto, abbattendo i costi di trasporto e smaltimento e trasformando il materiale in nuovi prodotti come panchine, vasi, elementi per l’edilizia e filamenti per la stampa 3D. Il processo avviene a circa 200 °C, attraverso una fase di compattazione e omogeneizzazione che assicura una buona qualità del prodotto riciclato.
L’efficacia del sistema è stata verificata tramite test condotti presso la La Trobe University. Le analisi FTIR hanno confermato che il materiale è composto prevalentemente da polipropilene, facilmente riciclabile. Il materiale trattato (PrBT, Processed Bale Twine) presenta una temperatura di fusione di 164 °C, simile a quella del polimero vergine. Le prove meccaniche hanno rilevato una resistenza a trazione di 13 MPa, un modulo di Young di 434 MPa e una durezza di 98 MPa, valori idonei a svariati impieghi.
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