Ring ha una nuova funzione per ritrovare i cani smarriti

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HDblog.it Oct 03, 2025 · 2 mins read
Ring ha una nuova funzione per ritrovare i cani smarriti
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Si chiama Search Party la nuova funzionalità in arrivo su tutte le telecamere e i videocitofoni di Ring, marchio di proprietà di Amazon. L'idea è semplice: usare l'intelligenza artificiale per ritrovare gli animali domestici smarriti, sfruttando il numero crescente di occhi dell'ecosistema Ring. Si inizia con i cani, mentre il riconoscimento dei gatti arriverà in un secondo momento.

COME FUNZIONA 'SEARCH PARTY'

Attraverso l’app Neighbors, i proprietari potranno avviare una “ricerca” caricando la foto del loro animale. A quel punto, l’intelligenza artificiale di Ring analizzerà in automatico i filmati provenienti dalle videocamere e dai videocitofoni della rete locale, nel tentativo di individuare l’animale.

Se un cane viene rilevato, il proprietario della videocamera riceverà una notifica e potrà decidere se condividere il video o semplicemente segnalare l’avvistamento. L’idea, spiega il fondatore Jamie Siminoff, è di “tagliare i passaggi intermedi” rispetto agli appelli sui social, automatizzando la ricerca grazie all’AI.

Il tuo assistente Ring AI cercherà il cane e ti dirà: attento, questo cane che ho appena visto assomiglia proprio a quello che è stato smarrito,

spiega a The Verge Jamie Siminoff, fondatore di Ring.

La tecnologia alla base di questa innovazione è la stessa che alimenta il sistema in grado di riconoscere persone, veicoli e pacchi dei corrieri, avvertendo l'utente ogni volta che si verifica un evento di potenziale interesse.

QUALCHE DUBBIO SULLA PRIVACY

Di per sé la funzione è una trovata intelligente e potenzialmente molto utile, ma non mancano delle perplessità. A quanto pare, Ring ha deciso di abilitare la nuova funzione di default per tutti gli utenti. Alcuni di loro hanno accolto la decisione con fastidio.

Jennifer Pattison Tuohy di The Verge ha spiegato che si tratta di una questione di "consenso, più che di privacy", suggerendo che Amazon avrebbe dovuto chiedere il permesso agli utenti, prima di cooptarli all'interno di questa nuova iniziativa: "Ho dato il consenso all'app per riconoscere i pacchi, non per cercare i cani (anche se sì, ovviamente voglio aiutare i miei vicini a trovare i loro animali)".

A questo si aggiunge un altro elemento, cioè il fatto che, sempre negli USA, Ring ha presentato anche Familiar Faces, cioè una nuova funzione che consente di registrare le foto di amici e parenti, in modo da permettere al sistema di riconoscerli e mandare notifiche personalizzate. Il rischio, spiega la giornalista, è che un domani le due tecnologie vengano combinate per poter cercare e identificare persone specifiche, in uno scenario distopico da sorveglianza di massa.

Per il momento non ci sono motivi per crederlo: Siminoff specifica che è vero che la funzione è abilitata di default, ma è comunque possibile disattivarla in qualsiasi momento dalle impostazioni; inoltre, l'utente deve revisionare i filmati e può scegliere se condividerli o meno con il proprietario del cane. Quanto all'ipotesi più oscura, Sminoff mette le mani in avanti spiegando che la funzione è stata progettata per riconoscere solo gli animali e che non è in grado di processare i dati biometrici delle persone. E non solo: tutti i filmati registrati per cercare gli animali domestici non possono nemmeno essere condivisi con le forze dell'ordine.