Rinnovabili in Italia, servono scelte coraggiose per raggiungere gli obiettivi

https://www.hdblog.it/green/articoli/n619975/rinnovabili-italia-servono-scelte-coraggiose/

HDblog.it May 28, 2025 · 2 mins read
Rinnovabili in Italia, servono scelte coraggiose per raggiungere gli obiettivi
Share this

Dal 2004 al 2024, la potenza rinnovabile installata è passata da 20.222 MW a 74.303 MW (+267%), con una media annua di 2.704 MW. Impressionante anche l’aumento degli impianti. Siamo passati da 2.452 a oltre 1,89 milioni. Come si può immaginare, a guidare la crescita è il fotovoltaico, con +37.085 MW, seguito dall’eolico (+11.890 MW) e dall’idroelettrico (+1.937 MW). Più contenuti ma rilevanti gli incrementi di geotermia e bioenergie.

Crescono anche i “Comuni del solare”, passati da 74 a 7.873, mentre quelli con impianti eolici sono oggi oltre 6.000. Il settore occupa attualmente 212mila persone, collocando l’Italia al secondo posto in Europa. Ben 135mila lavorano nel comparto delle pompe di calore, dove il Paese detiene il primato UE.

Nonostante questi numeri, l’Italia è lontana dall’obiettivo di decarbonizzazione del 2030. Infatti, mancano ancora 60.704 MW di nuova potenza da installare entro 5,5 anni, con una media annua da raggiungere di oltre 11.000 MW. Per esempio, nel 2024 ne sono stati installati solo 7.480.

A testimonianza della svolta green locale sono le oltre 350 buone pratiche censite da Legambiente e le cinque vincitrici del Premio Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali 2025, premiate a Roma. Tra queste spiccano la Fondazione CER ITALIA di Montevarchi, la comunità Illuminati Sabina (RI) e la cooperativa solare tra Lodi, Piacenza e Milano. Menzioni speciali a progetti a Roma e in Calabria.

Legambiente lancia un appello al Governo, ossia di rivedere il Decreto Aree Idonee alla luce della sentenza del TAR Lazio, accelerare gli iter autorizzativi e permettere impianti su terreni agricoli degradati. Servono anche politiche concrete per lo sviluppo dell’eolico offshore e il rafforzamento degli uffici tecnici. Fondamentale infine un’ampia campagna informativa per superare le resistenze locali.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato:

Nel 2024, a livello mondiale il mercato delle fonti pulite ha fatto registrare maggiori investimenti di quelli delle fossili. Un dato importante che, insieme a quello di Comuni Rinnovabili, indica chiaramente quale sia la strada da seguire. Per contrastare la crisi climatica e ridurre il costo delle bollette, è fondamentale che l’Italia acceleri la realizzazione di impianti a fonti pulite, ma anche di reti, accumuli, efficienza energetica, elettrificazione dei consumi termici e di quelli legati alla mobilità. Servono, inoltre, politiche nazionali, regionali e comunali in grado di accogliere la trasformazione in corso, lavorando anche sull’accettabilità sociale e su una maggiore partecipazione dei territori, snellendo gli iter autorizzativi e rimuovendo quegli ostacoli burocratici e i decreti sbagliati che ad oggi ne frenano lo sviluppo, come quello sulle Aree idonee che la recente sentenza del TAR del Lazio ha sostanzialmente smontato. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica non faccia ricorso al Consiglio di Stato e corregga speditamente il decreto per recuperare il tempo perso nell’ultimo anno.