Rinviato il lancio della missione Ax-4: una perdita di propellente vanifica tutto

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HDblog.it Jun 11, 2025 · 2 mins read
Rinviato il lancio della missione Ax-4: una perdita di propellente vanifica tutto
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La partenza della missione privata Ax-4 verso la Stazione Spaziale Internazionale ha subito uno stop inaspettato a causa di una perdita di ossigeno liquido (LOx), uno dei propellenti utilizzati dal razzo Falcon 9 di SpaceX. La missione, operata dalla compagnia Axiom Space in collaborazione con l’azienda di Elon Musk, avrebbe dovuto partire mercoledì 11 giugno dal Kennedy Space Center della NASA in Florida. Tuttavia, a meno di 24 ore dalla finestra di lancio, SpaceX ha annunciato la necessità di posticipare l’operazione, senza fornire per ora una nuova data.

La decisione è arrivata dopo l'ispezione di routine seguita al test statico effettuato domenica 8 giugno, durante il quale i motori del primo stadio del Falcon 9 vengono brevemente accesi con il razzo ancora ancorato alla piattaforma. In quell’occasione, i tecnici hanno individuato la perdita di LOx, un problema non nuovo: lo stesso difetto si era manifestato nel precedente volo di quel primo stadio, durante il rientro in atmosfera.

Bill Gerstenmaier, vicepresidente SpaceX per la sicurezza e l’affidabilità dei voli, ha spiegato in conferenza stampa che la perdita non era stata completamente riparata nel processo di revisione post-volo. "O non avevamo scoperto la perdita, oppure non l'avevamo correttamente risolta", ha dichiarato. Nonostante l’inconveniente, l’azienda aveva inizialmente manifestato ottimismo, prevedendo l’installazione di un sistema di spurgo per mitigare l’effetto del guasto in caso di persistenza durante il lancio. Tuttavia, la prudenza ha infine prevalso.

Il ritardo coinvolge quattro astronauti selezionati da Axiom Space per questa missione, la quarta organizzata dalla compagnia texana verso l’orbita terrestre. A guidare l’equipaggio c’è Peggy Whitson, veterana della NASA e detentrice del record per il maggior numero di giorni trascorsi nello spazio da un astronauta statunitense. Con lei ci sono Shubhanshu Shukla, pilota indiano; Sławosz Uznański-Wiśniewski, specialista di missione polacco dell’Agenzia Spaziale Europea; e Tibor Kapu, ricercatore ungherese. Se il lancio andrà a buon fine, sarà la prima volta che astronauti provenienti da India, Polonia e Ungheria raggiungono la ISS.

Durante le due settimane previste in orbita, il gruppo condurrà circa 60 esperimenti scientifici su biotecnologie, microgravità, e materiali avanzati, contribuendo alla crescente partecipazione del settore privato nella ricerca spaziale. Al termine della permanenza, il rientro sulla Terra avverrà con un ammaraggio nell'Oceano Pacifico. Intanto, l’azienda resta in attesa della nuova finestra di lancio, subordinata non solo al completamento delle riparazioni ma anche alla disponibilità dell’area di lancio.