A Pechino è andato in scena uno spettacolo sportivo che ha offerto uno sguardo sul futuro dell'intrattenimento e della tecnologia. Invece dei soliti atleti in carne e ossa, i protagonisti indiscussi del campo da calcio sono stati dei robot umanoidi, che si sono sfidati nella finale della RoBoLeague World Robot Soccer League. L'evento, tenutosi nella Yizhuang Development Zone della capitale cinese, ha rappresentato la prima partita di calcio 3 contro 3 completamente autonoma del paese, un banco di prova in vista di appuntamenti ancora più ambiziosi. Ma se sperate di vedere tanta azione e capacità tecniche degne dei miglio fenomeni della storia, ridimensionate le vostre aspettative.
Il torneo ha visto prevalere la squadra THU Robotics dell'Università di Tsinghua, che ha sconfitto per 5 a 3 il team Mountain Sea dell'Università dell'Agricoltura della Cina. Al di là del risultato, a stupire è stata la tecnologia messa in campo. I piccoli calciatori meccanici, senza alcun intervento umano, hanno dato vita a una partita combattuta, divisa in due tempi da dieci minuti. Le loro decisioni, dalla scelta di passare il pallone, al dribbling, fino al tiro in porta, erano interamente gestite da complessi algoritmi di intelligenza artificiale. Grazie a un sofisticato sistema di telecamere e sensori, i robot sono stati in grado di localizzare il pallone con una precisione del 90% fino a una distanza di 20 metri, riconoscendo al contempo le linee del campo, le porte, i compagni di squadra e gli avversari. Nonostante le movenze goffe, il risultato è comunque impressionante se pensiamo alla tecnologia alle spallle. Guardate voi stessi.
Alla base di questa autonomia c'è una branca dell'AI nota come "deep reinforcement learning" (apprendimento per rinforzo profondo). Attraverso innumerevoli simulazioni e un processo di tentativi ed errori, i robot imparano a perfezionare le proprie azioni per raggiungere l'obiettivo, proprio come farebbe un essere umano che impara una nuova abilità. Certo, i movimenti non sono ancora fluidi come quelli di un calciatore professionista; l'andatura è a tratti incerta e le cadute non sono mancate, tanto che in alcuni casi si è reso necessario l'intervento di "barellieri" per trasportare fuori dal campo i giocatori in avaria. Tuttavia, i progressi rispetto a solo un anno fa sono stati definiti notevoli dagli stessi sviluppatori.