Una singola e invisibile fuga di gas in un impianto industriale può trasformarsi in un problema enorme, sia in termini economici che di sicurezza per il personale. Basti pensare che una perdita non rilevata può arrivare a costare a un'azienda oltre 53.000 euro all'anno, senza contare i rischi di esplosioni o l'esposizione a sostanze tossiche. Proprio per affrontare questa sfida, l'azienda svizzera ANYbotics ha sviluppato una soluzione tecnologica avanzata che conferisce al suo robot quadrupede, ANYmal, una sorta di "super-olfatto" elettronico.
Questo sistema non si limita a segnalare un generico allarme, ma agisce con una precisione quasi chirurgica. Il cuore della tecnologia è una telecamera a immagine acustica a 360 gradi, un dispositivo che, in pratica, "ascolta" i suoni ad alta frequenza generati da una fuga di gas, invisibili e impercettibili all'orecchio umano. Questo permette di localizzare con esattezza la fonte della perdita. Insieme a questa "vista" acustica, il robot è equipaggiato con sensori di gas modulari, che possono essere sostituiti e calibrati sul campo per rilevare una vasta gamma di sostanze, dall'aria compressa e vapore fino a idrocarburi e gas tossici.
La vera svolta sta nel modo in cui le informazioni vengono gestite. ANYmal non si limita a dire "c'è una perdita qui". Il sistema è in grado di quantificare il tasso di dispersione e, di conseguenza, il costo economico che essa comporta. Tutti questi dati vengono poi inviati direttamente alla piattaforma di gestione e ispezione di ANYbotics, chiamata Data Navigator. In questo modo, i team di manutenzione dispongono di informazioni concrete per decidere quali interventi prioritizzare, trasformando un problema invisibile in un dato misurabile.
L'impiego di un robot mobile e autonomo come ANYmal offre una copertura e una flessibilità che i tradizionali sensori statici non possono garantire. Il robot può raggiungere aree difficili, pericolose o troppo costose da ispezionare regolarmente con personale umano. Questo non solo aumenta drasticamente la probabilità di individuare più perdite, ma permette anche di identificare in modo proattivo le vulnerabilità nelle tubature critiche, prevenendo guasti futuri.