Robotica e AI unite per combattere il problema dei rifiuti elettronici

https://www.hdblog.it/green/articoli/n632759/e-waste-robotica-ai-riparazione-laptop/

HDblog.it Sep 25, 2025 · 2 mins read
Robotica e AI unite per combattere il problema dei rifiuti elettronici
Share this

Non ci vuole molto per rendersi conto che, a livello collettivo, abbiamo preso il termine “elettronica di consumo” un po’ troppo alla lettera: ne produciamo troppi e ne gettiamo via ancora più troppi, peraltro nella stragrande maggioranza dei casi in modo sbagliato. Secondo l’OMS, il 78% dei dispositivi elettronici non viene riciclato correttamente; e il volume è destinato a crescere ancora. Solo nel 2024 sono stati prodotti 1,22 miliardi di smartphone, ai quali si aggiungono TV, laptop e computer che alimentano un ciclo di consumo e smaltimento insostenibile. Le stime ONU dicono che entro il 2030 i rifiuti elettronici potrebbero raggiungere quota di 80 milioni di tonnellate.

Ma c’è per fortuna chi vede ciò come un’opportunità. Il DTI, o Danish Technological Institute, sta sviluppando una tecnologia che combina robotica e intelligenza artificiale per automatizzare la rigenerazione dei laptop. L’obiettivo è dare nuova vita ai dispositivi, riducendo i rifiuti e generando valore economico.

Il prototipo, parte del progetto RoboSAPIENS: si tratta sostanzialmente di un braccio robotico, una videocamera e un set di strumenti specializzati per sostituire gli schermi dei laptop, un’operazione che da svolgere manualmente è piuttosto lunga e che quindi viene spesso trascurata per la sua scarsa redditività (il classico “mi costa meno comprarne uno nuovo che ripararlo”, insomma).

Il problema è che ogni computer è diverso, dal punto di vista componenti, layout e tecniche di assemblaggio. Il sistema sfrutta AI e riconoscimento visivo per adattarsi a vari modelli, ma resta vulnerabile a imprevisti non contemplati nel dataset di addestramento: anche dettagli come viti di colori diversi possono creare problemi. Fa anche molta fatica con la colla, impiegata soprattutto nei dispositivi più sottili e compatti. Per questo è essenziale la presenza di operatori umani a supporto. Allo stato attuale, il robot è già in grado di riparare in autonomia due modelli di laptop, e il team sta lavorando sodo per ampliare la compatibilità.

Il vantaggio è evidente: un laptop rigenerato può essere rivenduto a circa 200 euro, contro i 10 euro che si ricavano dal riciclo dei materiali grezzi. Più in generale, il potenziale economico dell’e-waste è enorme. Secondo l’Astute Group, una tonnellata di smartphone contiene più oro di una tonnellata di minerale estratto. A ciò si aggiungono metalli cruciali come rame, argento, palladio e terre rare, fondamentali per l’industria tecnologica, che allo stato attuale non vengono quasi mai recuperati perché è troppo difficile farlo.