Maria Grazia Chiuri torna a Fendi come Chief Creative Officer: la nuova era romana del lusso
La stilista italiana è la nuova chief creative officer di Fendi, e con lei la maison romana entra in una nuova era: una donna al comando, un’unica visione per tutte le collezioni e la promessa di riportare al centro la cultura del fare italiano.
Un ritorno alle origini per guardare al futuro
Dopo l’addio a Dior, Chiuri riporta la sua visione nella casa dove iniziò la carriera nel 1989, lavorando agli accessori sotto la guida delle sorelle Fendi. “Torno a Fendi con onore e gioia”, ha dichiarato la designer, ricordando quel periodo come “una fucina di talenti e di donne straordinarie”. La nomina, annunciata da LVMH, segna l’inizio di un nuovo capitolo per la maison, reduce dal centenario e da un anno di transizione dopo l’uscita di Kim Jones.
Una sola guida per tutte le collezioni: quando saranno le prime sfilate di Chiuri?
Per la prima volta Fendi avrà una sola direzione creativa per donna, uomo e couture. Il debutto di Chiuri è previsto per febbraio 2026 a Milano, con la collezione donna autunno-inverno 2026-27, seguita da uomo e couture nei mesi successivi. Il ceo Ramon Ros ha spiegato la scelta: “In un momento di incertezza, serve una visione totale. Maria Grazia non disegna solo abiti, ma cultura”. L’obiettivo è portare coerenza tra i diversi linguaggi della maison, unendo sartoria, accessori e pelletteria in un’unica narrativa.
L’alleanza con Silvia Venturini Fendi
Il nuovo corso si fonda su una collaborazione tutta al femminile. Silvia Venturini Fendi, appena nominata presidente onoraria, continuerà a custodire l’eredità di famiglia, mentre la figlia Delfina Delettrez Fendi guiderà la gioielleria. Tra Chiuri e Venturini Fendi c’è stima reciproca: entrambe credono nel valore dell’artigianato e nel ruolo delle donne come custodi di creatività e tradizione. Non a caso, Silvia era presente all’ultima sfilata Dior firmata da Chiuri a Roma, un passaggio di testimone simbolico tra due generazioni di designer.
Chi è Maria Grazia Chiuri e qual è la sua eredità?
Dal femminismo couture alla cultura del prodotto
A Dior, Chiuri ha unito impegno e successo commerciale. È stata la prima donna alla guida della maison francese e ha portato sulla passerella temi politici, femministi e sociali, rendendo la moda un luogo di pensiero. Oggi promette di trasferire quella stessa forza intellettuale a Fendi, ma con un nuovo obiettivo: riportare al centro il prodotto, la manualità e la lentezza del saper fare romano. Il suo stile, fondato su un linguaggio culturale e simbolico, si prepara a fondersi con la classicità materica della maison.
L’eredità di Chiuri in numeri e idee
Sotto la sua direzione, Dior ha quadruplicato i ricavi, passando da 2,2 miliardi nel 2017 a oltre 8 miliardi nel 2024, ma soprattutto ha ridefinito la figura della direttrice creativa come autrice e intellettuale. Le sue sfilate itineranti, da Mumbai ad Atene, da Città del Messico a Marrakech, hanno fatto dialogare la couture europea con le culture artigiane del mondo.