Rotoli del Mar Morto: la loro datazione è stata rivista grazie all'AI

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HDblog.it Jun 16, 2025 · 2 mins read
Rotoli del Mar Morto: la loro datazione è stata rivista grazie all'AI
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Un’iniziativa scientifica innovativa ha permesso di riscrivere la cronologia dei celebri Rotoli del Mar Morto. Grazie a una combinazione di tecnologie avanzate e saperi tradizionali, un gruppo di ricercatori ha impiegato un sistema di intelligenza artificiale per analizzare le caratteristiche della scrittura e fornire nuove stime temporali di questi antichi manoscritti ebraici.

Il progetto è stato guidato dall’Università di Groningen e ha unito la datazione al radiocarbonio, l’analisi paleografica e l’apprendimento automatico. Al centro dello studio c’è Enoch, un sistema AI capace di dedurre con precisione le date probabili dei testi antichi esclusivamente in base allo stile grafico della scrittura ebraica e aramaica. Il modello è stato addestrato su immagini digitali dei manoscritti, riconoscendo dettagli come la curvatura dei tratti d’inchiostro e la morfologia delle lettere.

Per garantire l’affidabilità del modello, gli studiosi hanno integrato i dati di 24 frammenti già datati con il metodo del radiocarbonio, ottenendo così una base temporale concreta. Il risultato è una precisione temporale con margini di errore ridotti a circa ±30 anni, più contenuti rispetto ai metodi tradizionali utilizzati per testi risalenti al periodo tra il 300 e il 50 a.C.

Il sistema è stato poi applicato a 135 manoscritti. In molti casi, le stime ottenute hanno confermato quanto già ipotizzato dalla comunità accademica. Tuttavia, non sono mancate sorprese. Due frammenti di rotoli biblici sono stati datati in corrispondenza delle epoche tradizionalmente associate ai loro presunti autori, un fatto inedito negli studi sui Rotoli del Mar Morto. Inoltre, è emerso che due stili di scrittura – uno attribuito alla dinastia asmonea e l’altro di epoca erodiana – coesistevano già a partire dalla fine del II secolo a.C., anticipando di decenni le precedenti ipotesi.

Queste nuove datazioni offrono un quadro temporale più nitido che può aiutare gli studiosi a collegare i testi con eventi storici significativi, come la nascita della dinastia degli Asmonei o l’evoluzione dei primi movimenti religiosi in Giudea. La possibilità di allineare meglio le fonti testuali con la cronologia storica arricchisce il panorama degli studi biblici e dell’ebraismo antico.

Il valore del progetto non si limita alla scoperta in sé, ma risiede anche nella metodologia. L’intelligenza artificiale non sostituisce l’occhio esperto del paleografo, ma offre uno strumento complementare e trasparente, capace di fornire stime quantitative e oggettive, preziose soprattutto per manoscritti frammentari o di origine incerta.

La buona notizia è che un simile approccio potrebbe aprire nuove possibilità anche per la datazione di altre collezioni di testi antichi sparse per il mondo. Concludiamo ricordando che, a dar ancora più valore alla ricerca, è la natura del progetto, ossia il frutto di un lavoro interdisciplinare che ha coinvolto studiosi di teologia, informatica, fisica e storia antica.