L'esplorazione del polo sud lunare prosegue a ritmo serrato, con la NASA che continua a puntare sulle competenze del settore privato per accelerare i tempi e ottimizzare le risorse. In questo scenario, l'azienda texana Firefly Aerospace si è affermata come un partner di fiducia, forte del successo della sua prima missione Blue Ghost, che ha già fatto parlare di sé per aver completato tutti gli obiettivi scientifici prefissati. Ora, l'asticella si alza ulteriormente con un nuovo contratto siglato con l'agenzia spaziale statunitense.
L'accordo, dal valore di circa 164 milioni di euro, affida a Firefly il compito di trasportare e operare un nuovo carico di strumenti scientifici sulla superficie del nostro satellite nel 2029. Come ha sottolineato Jason Kim, CEO di Firefly Aerospace, il team ha già dimostrato di possedere "la giusta miscela di grinta, innovazione e dedizione", stabilendo un precedente importante per le future missioni.
Al centro di questa nuova avventura, inserita nel programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services), ci sarà un carico tecnologico di prim'ordine.
La missione prevede la consegna di ben cinque payload, tra cui spiccano due rover: il MoonRanger e un secondo veicolo sviluppato dall'Agenzia Spaziale Canadese. A questi si aggiungeranno tre strumenti scientifici: uno spettrometro di massa (LIMS) per analizzare la chimica della regolite lunare, un retroriflettore laser (LRA) e un sistema di telecamere (SCALPSS) per studiare l'interazione tra i motori del lander e la superficie. L'obiettivo è ambizioso: valutare la presenza di risorse potenziali come acqua e idrogeno, analizzare la composizione del suolo e comprendere meglio i rischi ambientali in vista di future missioni con equipaggio.
Per portare a termine questo compito, Firefly impiegherà una soluzione tecnologica a due stadi. Il lancio vedrà protagonista il veicolo orbitale Elytra, una sorta di "nave madre" che trasporterà il lander Blue Ghost fino all'orbita lunare. Una volta rilasciato il lander, che scenderà sulla superficie per una missione operativa di oltre 12 giorni, Elytra non concluderà il suo lavoro. Anzi, rimarrà in orbita per più di cinque anni, trasformandosi in una piattaforma di servizi essenziale. Funzionerà come un ponte per le comunicazioni e offrirà servizi di imaging a lungo termine tramite la piattaforma Ocula, creando una vera e propria infrastruttura di supporto. Chris Clark, vicepresidente della divisione veicoli spaziali di Firefly, ha descritto i veicoli Elytra come "compagni ideali per Blue Ghost", sottolineando come siano costruiti con gli stessi componenti che hanno già garantito il successo del primo allunaggio. Questa strategia posiziona l'azienda in modo strategico per offrire servizi completi per la futura esplorazione lunare, in linea con gli obiettivi della NASA e dell'intera industria spaziale.