Le chiacchiere al bar con le amiche sono realmente benefiche: alcune ricerche scientifiche nell'ambito della psicologia dimostrano che esprimere le proprie emozioni in spazi sicuri non ha solo un beneficio psicologico ma provoca effetti fisiologici concreti e misurabili. Esprimersi, dire ciò che si sente, perfino piangere insomma condividere le emozioni riduce il cortisolo, migliora la respirazione e abbassa la frequenza cardiaca.
Matteo Lancini sui femminicidi compiuti dai giovani: "Le emozioni inespresse esplodono violentemente; questo contribuisce alla violenza"si chiama "emotional approach coping"
La “emotional approach coping” è una strategia attiva di regolazione emotiva che, in specifici contesti, apporta vantaggi immensi alla salute mentale e pure a quella fisica. Diversi studi indicano che condividere emozioni in ambienti percepiti come sicuri e di supporto porta a una diminuzione del cortisolo, ormone tipicamente associato alla risposta allo stress. Questo calo ha implicazioni non solo sull’umore, ma sulle risposte fisiologiche dello stress, come suggerito dalla ricerca sul "tocco consolatorio" (citata nello stesso paper): un abbraccio o anche tenere la mano di qualcuno può stimolare il rilascio di ossitocina, dopamina e serotonina, abbassando contestualmente i livelli di cortisolo.
L’espressione emotiva favorisce ancche un respiro più consapevole e rilassato, influenzando positivamente la profondità e il ritmo respiratorio. E anche se queste risultanze sono spesso ricavate indirettamente, le tecniche di regolazione del respiro vengono riconosciute per i loro effetti calmanti sul sistema nervoso.
Parlarsi, condividere, esporre le emozioni in un contesto emotivamente sicuro riduce la reattività del sistema nervoso simpatico, favorendo una diminuzione della frequenza cardiaca. Al contrario, la soppressione emotiva tende ad aumentarla con degli impatti negativi - e pericolosi - sulla salute fisica.
la salute emotiva collettiva è legata alla salute mentale e a quella fisica
Ma perché tutto ciò è importante? Dare valore e quindi favorire spazi di ascolto empatico, dove l’emotività può fluire liberamente, è essenziale per sostenere il benessere mentale di ciascuno, ciascuna, e indirettamente la salute pubblica. A causa di fattori prettamente culturali e sociali sono le donne in particolare a trarre i reali benefici e vantaggi dalla pratica dell'’espressione emotiva.
Le reazioni fisiologiche – riduzione del cortisolo, ritmo respiratorio rallentato, battito cardiaco diminuito – dimostrano che aprirsi e condividere le proprie emozioni, permettendo che vengano validate da chi ci circonda, agisce su più livelli, non solo su quello psicologico. Di fatto, migliora la qualità e con essa la quantità della vita: si vive meglio e più a lungo.