All'evento sono esposti i dispositivi di molti partner di Qualcomm, per far notare come i chip dell'azienda con sede a San Diego alimenteranno le tecnologie del futuro: non a caso sta spingendo molto sulla realtà aumentata e mista applicata all'ambiente business, argomento di cui si parla da anni, soprattutto dai tempi del 5G. Samsung Galaxy XR è quindi lì per un motivo ben preciso, quello di ribadire quanto Qualcomm e Samsung lavorino a stretto contatto. Non è una grande novità, sia chiaro, anche perché il capo del ramo mobile Samsung MX, TM Roh, è intervenuto durante il keynote del summit dello scorso anno.
Insomma, come già accaduto nelle edizioni precedenti, anche quest’anno il visore XR di Samsung era sì, presente, ma è rimasto inaccessibile al pubblico, custodito all’interno di una teca di vetro. La scelta ci ricorda molto i tempi in cui i primi smartphone pieghevoli facevano la loro comparsa al Mobile World Congress, perché anche allora erano spesso esposti senza poter essere toccati, un approccio che alimentava la curiosità, ma al tempo stesso anche e soprattutto la frustrazione. Del resto, sul visore di Samsung se ne sono dette tante, dunque non resta altro che provarlo con mano per capire di che pasta è fatto.
Detto ciò, il dispositivo nasce dalla collaborazione di tre giganti tecnologici, poiché Qualcomm ha fornito il chip che alimenta il visore, Google ha contribuito con la piattaforma software e Samsung ha curato il design e lo sviluppo complessivo. Al momento non è stata comunicata una data precisa per l’arrivo sul mercato, né un prezzo, eppure le indiscrezioni parlano di un debutto nelle prossime settimane, seppur inizialmente limitato a mercati selezionati.
Disney sure picked a terrible time to raise prices