È stato un percorso di ricerca e sperimentazione quello che ha portato Samsung a realizzare il Galaxy Z Fold 7, uno smartphone pieghevole che, con uno spessore di 8,9 millimetri da chiuso e 4,2 millimetri da aperto, segna una riduzione del 48% rispetto al primo Galaxy Fold del 2019. Numeri che raccontano più di una semplice corsa alla sottigliezza. Come raccontato dalla società coreana, dietro questa progressiva limatura di millimetri si intrecciano ingegneria meccanica, studio dei materiali e ripensamento delle cerniere, cuore funzionale di un prodotto pieghevole.
117.9 x 160.9 x 7.5 mm7.3 pollici - 2048x1536 px 128.2 x 159.2 x 6.9 mm
7.6 pollici - 2208x1768 px 128.1 x 158.2 x 6.4 mm
7.6 pollici - 2208x1768 px 130.1 x 155.1 x 6.3 mm
7.6 pollici - 2176x1812 px 129.9 x 154.9 x 6.1 mm
7.6 pollici - 2176x1812 px 132.6 x 153.5 x 5.6 mm
7.6 pollici - 2160x1856 px 143.2 x 158.4 x 4.2 mm
8 pollici - 2184x1968 px DAL PRIMO ESPERIMENTO A UN SEGMENTO DI MERCATO
Quando Samsung portò sul mercato il primo Galaxy Fold, la categoria dei pieghevoli era ancora un esperimento, più vicino a un banco di prova per tecnologie di display flessibili che a un segmento maturo. Con uno spessore massimo da chiuso di 17,1 mm e una diagonale interna di 7,6 mm da aperto, quel modello introduceva un concetto nuovo: due dispositivi in uno, uno smartphone compatto che all'occorrenza diventava un piccolo tablet.
Già l'anno successivo, nel 2020, la seconda generazione — Galaxy Z Fold2 — mostrava i primi aggiustamenti: la cerniera Hideaway, con oltre 60 elementi interni, segnava un passo avanti in fluidità e resistenza. Grazie a questo intervento strutturale, lo spessore massimo scendeva a 16,8 mm da chiuso e 6,9 mm da aperto. Una riduzione modesta, ma significativa per un prodotto ancora in cerca di un pubblico.
TECNOLOGIA DELLE CERNIERE, IL VERO CAMPO DI SFIDACol tempo, è diventato chiaro che la cerniera fosse il vero ago della bilancia tra funzionalità, robustezza e dimensioni. Con Galaxy Z Fold 3 nel 2021, Samsung introduce la resistenza all'acqua (IPX8) e il supporto per la S Pen, portando in dote anche un'ulteriore riduzione di spessore (16,0 mm da chiuso, 6,4 mm da aperto). Si tratta di piccoli scarti in termini numerici, ma ogni decimo di millimetro guadagnato comporta sfide di durabilità, dissipazione del calore e protezione delle parti mobili.
Il Galaxy Z Fold 4 del 2022 sostituisce la cerniera a ingranaggi con un meccanismo a movimento lineare, snellendo la componentistica interna e raggiungendo 15,8 mm da chiuso e 6,3 mm da aperto. Il passo successivo,Galaxy Z Fold 5 nel 2023, introduce Flex Hinge: una struttura a quattro assi che permette una chiusura più uniforme grazie alla piegatura a forma di goccia, riducendo lo spazio tra le due metà. Qui lo spessore scende a 13,4 mm da chiuso e 6,1 mm da aperto.
Nel 2024 arriva la doppia cerniera simmetrica del Galaxy Z Fold 6, con uno spessore di 12,1 mm da chiuso e 5,6 mm da aperto. La possibilità di aprirlo a diversi angoli (tra 75° e 115°) testimonia come l'evoluzione non sia solo questione di dimensioni, ma anche di versatilità d'uso.
IL FOLD7 E LA LOGICA DEL SOTTILECon il Galaxy Z Fold 7, Samsung mostra fino a che punto può spingersi questa direzione. Armor FlexHinge, la nuova cerniera, combina un design più essenziale con materiali più resistenti, con l'obiettivo di contenere ingombro e peso. Parallelamente, cresce anche l'area visiva: il display esterno passa da 6,3 pollici del Fold6 a 6,5 pollici, mentre quello interno raggiunge 8,0 pollici, l'11% in più rispetto alla generazione precedente.
Più schermo, meno spessore: un equilibrio delicato che però non cancella le criticità insite nella categoria. Restano sul tavolo i nodi legati alla durabilità nel lungo periodo e alla percezione di fragilità che accompagna ancora molti dispositivi pieghevoli. Ciononostante, la traiettoria dal 2019 al 2025 dimostra che la ricerca ingegneristica sul form factor continua a produrre soluzioni via via più mature.
OLTRE I NUMERI, IL SEGNO DI UN PROCESSO IN EVOLUZIONEDal primo Galaxy Fold a oggi, la riduzione dello spessore non è stata un semplice esercizio stilistico, ma il riflesso di un obiettivo industriale: rendere i pieghevoli una proposta stabile all'interno di una gamma smartphone sempre più ampia. Non è solo questione di schede tecniche: dietro ogni millimetro in meno si nascondono mesi di test sulla meccanica, l'affidabilità della cerniera, la gestione delle pieghe sul display.
Il Galaxy Z Fold 7, con i suoi 8,9 mm da chiuso, riassume questa tensione tra ingombro e funzionalità. Per Samsung — e per il settore — rappresenta una tappa di un percorso aperto, che oggi punta su display più grandi, cerniere più sottili e nuove soluzioni di chiusura. La sfida, però, rimane quella di convincere il pubblico che questa evoluzione, più che una corsa alla scheda tecnica, possa rispondere a un'esigenza concreta di usabilità quotidiana.